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«Dovremmo tornare», dico controllando i messaggi. «Dean mi ha scritto più o meno<br />
cinque minuti fa per dirmi che la cena è tra un’ora. Immagino che mio padre sia già lì, e tua<br />
madre e il suo ragazzo arriveranno a minuti».<br />
«Sembri un po’ triste che ci sia anche tuo padre», dice scrutandomi attentamente.<br />
nervosa».<br />
Fisso il cielo nuvoloso e i fiocchi di neve che cadono a terra. «Non sono triste, solo<br />
«Pensavo che la lettera avesse migliorato le cose», continua. «Ti ha detto che non è<br />
stata colpa tua».<br />
Il mio respiro si fa irregolare. «Micha, me lo porterò sempre con me, qualsiasi cosa<br />
dica mio padre».<br />
«Ella, non è stata colpa tua». Nei suoi occhi balena il panico, è preoccupato che<br />
possa avere una ricaduta. «Devi cominciare a crederci».<br />
«Micha, sto bene». Metto una mano sulla sua per confortarlo. «Il problema è quando<br />
non parlo di queste cose e mi tengo tutto dentro».<br />
Il suo pomo d’adamo fa su e giù mentre deglutisce a fatica. «Ok».<br />
Restiamo seduti in silenzio, osservando i fiocchi di neve che cadono sul cofano e<br />
passano davanti al fascio di luce proiettato dai fari.<br />
Quando torna a guardarmi, il desiderio che leggo nei suoi occhi mi induce a<br />
prendere un respiro secco. «Okay, basta affogare nella tristezza. È di nuovo il momento delle<br />
confessioni».<br />
«Non lo stiamo facendo un po’ troppo spesso negli ultimi giorni?». Intreccio le dita<br />
alle sue. «Forse ho confessato tutto ciò che dovevo».<br />
«Io faccio questo sogno», dice, ignorando la mia osservazione. «Be’, è più una<br />
fantasia… Comunque, ci siamo io e te che facciamo sesso nella mia macchina. Siamo sul sedile<br />
del guidatore e tu sei sopra di me».<br />
«Assomiglia davvero tanto al sogno che ho fatto io».<br />
«Perché le grandi menti pensano allo stesso modo. Ma credo che fare sesso sul<br />
cofano con questo clima potrebbe non funzionare, perciò ripiego sull’interno».<br />
Do un’occhiata alla strada alle mie spalle. «Vuoi fare sesso in macchina? Adesso? E<br />
se arriva qualcuno?»<br />
«Nessuno viene mai qui con un tempo del genere. Lo sai». Mi guarda fisso,<br />
mordendosi quel maledetto piercing, e il mio corpo brucia di desiderio. Senza pensare, passo<br />
sopra il cruscotto e mi metto a cavalcioni su di lui.<br />
Le sue labbra guizzano. «Credevo che ci sarebbe voluta un po’ di capacità di<br />
persuasione in più».