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sul bancone. «E poi devo fare qualche ammaccatura a quella macchina per farla tornare
com’era». Me ne lancia uno e apro la bocca per prenderlo al volo, ma mi colpisce sulla fronte.
«Ma a me piace la tua macchina». Prendo il marshmallow e lo butto nella
spazzatura. «Non voglio che la rovini».
«Adesso mi fa schifo», dichiara lui. «Mio padre l’ha infettata».
«Se vuoi rovinarla», si intromette Dean, «in garage c’è un martello».
«Va bene così», replica Micha secco, afferrando la busta di marshmallow e
spingendomi verso la porta. Dean non gli è mai stato simpatico. «Ho un’altra idea».
Prendo la giacca dall’attaccapanni e ridacchio, mentre lui mi trascina verso la
recinzione. La scavalca senza sforzo, poi mi prende per la vita e mi solleva facilmente dall’altra
parte.
«Quale sarebbe la tua grande idea?», dico senza fiato mentre mi guida in direzione
del garage e la neve mi riempie le scarpe. «Andare a sbattere contro un muro? Correre finché
non esplode il motore?».
Micha fa la sua risata cattiva e apre la porta del garage. «Facciamo qualche
sgommata in un modo un po’ pericoloso».
Scuoto subito la testa. «Assolutamente no. L’ultima volta ho rischiato una
commozione cerebrale quando sei andato contro quel mucchio di neve».
«Be’, sarà meglio che ti prepari». Apre la portiera del passeggero per me. «Perché
sarà roba forte».
Chino la testa per entrare nell’abitacolo e mi siedo. «Non mi preparo affatto. Sono
una leggiadra donzella».
Grugnisce una risata secca. «Okay, se lo dici tu».
Sbatte la portiera e passa davanti alla macchina. Lancia uno sguardo fugace alla
cassa di birra da dodici che sta sullo scaffale tra la scatola degli attrezzi e l’olio. Quando si
accorge che lo sto guardando, mi sorride ed entra in macchina. Dà gas e sfreccia sul vialetto,
sbandando a destra e a sinistra e slittando quando arriva sulla strada ghiacciata.
«Potresti farmi un favore?», gli chiedo mentre sterza.
«Qualsiasi cosa tu voglia», risponde raddrizzando la macchina.
«Potresti provare a non ammazzarci?», dico alzando il riscaldamento. «Adesso che
abbiamo cominciato a pensare al futuro, mi piacerebbe davvero averne uno».
Ethan e Lila ci seguono fino a Back Road sul camioncino di Ethan. Il cielo è
nuvoloso e la neve scende silenziosa. Più o meno a metà strada dalla vecchia pista per le gare,
Micha deve mettere le catene. Guardarlo chinarsi e montarle è molto divertente, perché i
pantaloni continuano a calargli sui fianchi. Quando si accorge che lo sto osservando, mi fa un