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Mi metto sul letto accanto a lei e le appoggio dolcemente una mano sulla schiena.<br />

«Sai, è la cosa più sincera che tu mi abbia mai detto».<br />

Mi guarda attraverso un velo di capelli castani. «Lo so».<br />

Le scosto i capelli dagli occhi. «Ethan oggi mi ha dato uno strano consiglio. Ha<br />

detto che forse tu e io abbiamo bisogno di essere più onesti l’uno con l’altra, invece di provare<br />

in continuazione a proteggerci a vicenda».<br />

«Credo che tu sia stato piuttosto onesto nel garage», replica fredda. «Micha, se vuoi<br />

andartene, fallo adesso, perché se le cose vanno oltre ti giuro che la prossima volta una cosa così<br />

potrebbe uccidermi».<br />

«Non hai idea di quanto tu sia importante per me». Scendo dal letto e le tendo una<br />

mano. Ho capito che è arrivato il momento di rivelarci finalmente cosa c’è nei nostri cuori.<br />

«Verresti con me in un posto?».<br />

Lei fissa la mia mano, sospettosa. «Dove?»<br />

«È un segreto». Ammicco e cerco di mostrarmi calmo, anche se sono terrorizzato al<br />

pensiero che lei rifiuti, al pensiero di aver rovinato tutto ciò in cui mi sono impegnato così tanto.<br />

«Prometto che sarà bello».<br />

Mette la mano nella mia, si fida, e io riprendo a respirare. Prometto in silenzio a me<br />

stesso di non ferirla mai più.<br />

Capitolo 17<br />

Ella<br />

«Okay, a volte davvero non ti capisco». Il mio sguardo vaga nel parco pieno di<br />

sbarre piegate e spezzate, e di sogni vuoti. È il parco giochi in cui siamo cresciuti, anche se<br />

c’erano quasi più spacciatori che bambini. La giostra è tutta storta e al dondolo manca un sedile.<br />

Le catene dell’altalena sono arrugginite e lo scivolo è sepolto nella neve.<br />

Micha mi spinge verso le altalene con un gran sorriso sulla faccia. «Non riesco a<br />

credere che non ti ricordi». Spazza via la neve e si siede. «È uno dei ricordi più belli della mia<br />

infanzia».<br />

Spazzo via la neve dall’altalena accanto alla sua e mi siedo, chiudendo le dita<br />

intorno alle fredde catene di metallo. «Vuoi dire quando abbiamo fatto il patto? Me lo ricordo».<br />

Prende la rincorsa e solleva i piedi, librandosi verso l’alto. «Sì, ma cosa stavamo<br />

facendo prima di stringere il patto?».<br />

Dondolo di lato facendo attorcigliare la catena e la neve cade giù dagli anelli. «Il<br />

gioco della verità».<br />

Frena usando le scarpe, blocca il dondolio e si gira per guardarmi. «Allora ti

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