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che un sacco di gente non vede, hanno una mente più aperta».<br />

Gli angoli della bocca le si incurvarono verso l’alto e mi regalò uno dei suoi rari<br />

sorrisi. «Sei una ragazza intelligente, Ella May, e credo che un giorno, quando sarai adulta, farai<br />

grandi cose… Lo spero davvero».<br />

I nodi che sentivo nello stomaco cominciarono a sciogliersi. Avevo detto la cosa<br />

giusta e lei era rilassata e felice. Era ciò che volevo. Pensavo di aver avuto un qualche effetto<br />

positivo su di lei, ma alla fine uscì fuori che mi ero<br />

sbagliata.<br />

«Mi dispiace, mamma», sussurro sulla sua tomba. «Mi dispiace veramente… A<br />

volte penso di dover essere felice, per te».<br />

Il vento fruscia intorno a me, sibilandomi tra i capelli. Mi siedo davanti alla lapide e<br />

resto là in silenzio, promettendo a me stessa di tornare a trovarla più spesso, giurando di non<br />

dimenticarla.<br />

Non vedo Micha per il resto della nottata. Dormo in camera con Lila e sgattaiolo<br />

fuori di casa prima che Micha si risvegli dal suo torpore alcolico. Non sono più tanto arrabbiata<br />

con lui perché beve. Quello che ha detto è vero. Tutti noi usiamo l’alcol per nascondere i nostri<br />

sentimenti e tutti dobbiamo smettere di farlo. Ma le sue parole amare mi perseguitano.<br />

Lila e io andiamo nel mio garage e accendo la Firebird di mio padre, così possiamo<br />

andare a prendere qualcosa per pranzo. Mio padre tiene una chiave di riserva sotto il parasole,<br />

ma la macchina è rimasta ferma per così tanto tempo che ci vuole un’eternità perché si avvii.<br />

Finalmente riesco a far rombare il motore e lo lascio a riscaldarsi un po’, mentre mi incammino<br />

in mezzo alla neve cercando un modo per entrare in casa.<br />

Lila mi segue, intanto si tira su la lampo della giacca e si infila i guanti. «Fa davvero<br />

freddo qui».<br />

«Lo so». Sbircio in cucina attraverso i vetri ghiacciati della finestra e noto che non è<br />

chiusa del tutto. «Be’, penso di aver trovato il modo per entrare, anche se farà freddo là dentro,<br />

visto che la finestra probabilmente è rimasta aperta per mesi».<br />

Faccio un passo indietro e il cellulare squilla dentro la tasca per avvisarmi che ho<br />

ricevuto un messaggio.<br />

Blake: Che fai?<br />

Ho un momento di esitazione prima di rispondere.<br />

Io: Cerco di entrare a casa mia.<br />

Blake: Sembra divertente.<br />

Io: Non proprio.<br />

Blake: Sto scherzando. E che altro fai? Qualcosa di bello? Stavo pensando di<br />

squagliarmela da casa di mio padre con un paio di giorni di anticipo e tornare al campus. Tu

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