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mentali e i tuoi problemi mi hanno rotto. Mi hanno rotto e me ne tiro fuori».
Le mani mi ricadono inerti lungo i fianchi. «Volevo dire che la faccio finita con
l’alcol, ma mi fa piacere sapere come stanno le cose per te».
«Ella, lui non intendeva… È solo ubriaco, smettila di fare la pazza e passaci sopra»,
mi interrompe Ethan, scuotendo la testa rivolto a Micha. «È meglio che ti schiarisci subito le
idee, amico».
Micha lancia un’occhiata torva a Ethan. «Stanne fuori». Mi volta le spalle, ma io
sono già uscita.
Me ne vado di corsa lungo la strada, ma lui non mi segue. Il vento mi soffia tra i
capelli e mi punge le guance mentre cerco di scappare dal dolore e dalla sofferenza, ma l’ansia
mi sta alle calcagna.
Micha non si è mai arrabbiato con me in questo modo. Mai. È come avere un
coltello piantato nel cuore e non sapere come tirarlo fuori. Fa male dappertutto.
Quando arrivo all’angolo rallento e cerco di riprendere il controllo dei pensieri.
Prendo il telefono dalla tasca e compongo il numero di Anna.
«Pronto».
Lei risponde dopo quattro squilli e sento un pianoforte suonare in sottofondo.
«Pronto Anna, sono Ella». Mi sento in colpa per averla chiamata quando è evidente
che è con la sua famiglia.
Qualche secondo più tardi sento il rumore di una porta che si chiude e il baccano in
sottofondo si smorza. «Che succede?».
Tengo lo sguardo fisso sui graffiti tracciati sopra un cartello stradale. «Ho fatto una
cosa che mi aveva detto di non fare… Ho affrontato Micha riguardo al suo problema con il
bere».
«E cosa è successo?»
«Ha detto… delle cose».
Fa una pausa. «Che genere di cose? Cose che ti hanno ferita?»
«Tante cose. E sì, mi sento ferita». Premo una mano sul mio cuore sofferente e
incurvo le spalle. «Davvero tanto».
«E tutto questo dolore cosa ti fa venire voglia di fare?», mi chiede mentre una
macchina mi passa accanto, spruzzando fanghiglia e neve dalla strada. «Ella, dove sei?»
«Sono all’angolo di una strada e tutto quello che voglio fare è correre», ammetto. «E
voglio piangere… e urlare».
«Allora urla», mi incoraggia. «Va’ avanti. Butta tutto fuori».