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Con la mano cerca la mia vita, ma io mi tiro indietro. «Dobbiamo parlare».<br />

Ethan mi guarda, ha i capelli neri che gli ricadono sugli occhi e il suo viso mi lancia<br />

un chiaro messaggio. «Ella lascia perdere».<br />

«Non sai cosa ho intenzione di dirgli», gli rispondo. «Perciò stanne fuori».<br />

«Va bene, ma dal tuo tono credo che tu stia per tirare fuori qualcosa di personale e<br />

lui non ce la può fare adesso». Tira su le maniche della maglietta verde e si stende sul cofano,<br />

con le mani dietro la testa.<br />

Micha mi guarda confuso. «Aspetta, che succede?».<br />

Ethan mi ha innervosita, perciò faccio qualche passo indietro e mi avvicino alla<br />

borsa frigo. «Non è niente. Non mi ricordo nemmeno cosa volevo dirti».<br />

Mi afferra per un gomito e mi tira a sé. «Facciamo qualcosa di davvero divertente».<br />

Provo a divincolarmi. «Non mi va».<br />

Aggrotta la fronte e si gratta dietro al collo. «Perché sei così strana?»<br />

«Non sono strana». Libero il braccio. «È solo che non mi piace che tu sia ubriaco».<br />

«Perché? Mi sono ubriacato un sacco di altre volte».<br />

«Lo so ed è proprio questo il problema». Mi mordo la lingua. «Mi dispiace. Non era<br />

mia intenzione».<br />

I suoi occhi ardono di rabbia. «Tu ti ubriachi quanto me».<br />

Scuoto la testa. «Non è vero».<br />

«È verissimo», sbotta lui e il volume della sua voce mi fa trasalire. «Tu bevi quanto<br />

me, per divertimento o per dimenticare. Tutti noi lo facciamo, da quando avevamo quattordici<br />

anni».<br />

«Ehi, non tirarmi in mezzo», ribatte Ethan, scendendo dal cofano. «Io i miei<br />

problemi li ho risolti».<br />

«No, non è vero». Micha inciampa sui lacci degli stivali e sbatte contro uno scaffale,<br />

gettando a terra attrezzi e pezzi della macchina. Lila strabuzza gli occhi e chiude la<br />

conversazione al telefono. «Anche tu bevi quando vuoi darci un taglio, lo facciamo tutti».<br />

Tutto intorno cala il silenzio, il nostro respiro si condensa davanti a noi e<br />

realizziamo che ha ragione. Abbiamo tutti iniziato a bere intorno ai quattordici anni. Abbiamo<br />

cominciato per curiosità, ma più crescevamo, più tendevamo a usare l’alcol per fuggire dalla<br />

realtà delle nostre vite.<br />

«Okay, ma per me finisce qui», dico infine e mi avvio verso la porta con le mani<br />

alzate in segno di resa.<br />

«È finita anche per me!», urla Micha con il viso paonazzo. «I tuoi cazzo di giochetti

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