24.07.2015 Views

o_19qvq3gvs5s61k901q55156snk9a.pdf

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Mio Dio… cos’è, il tuo libro nero?». Sussulta quando io le salto addosso e le tolgo<br />

il taccuino dalle mani.<br />

«Non è il mio libro nero». Praticamente sto ringhiando. «È solo…».<br />

«Un registro di tutte le ragazze con cui sei andato a letto». Si porta la mano davanti<br />

alla bocca e ride così tanto che diventa tutta rossa. Quando si ricompone si mette in ginocchio<br />

davanti a me. «Sai, pensavo di sapere tutto di te, ma mi sbagliavo».<br />

Butto il taccuino nel cestino. «Dove l’hai trovato?».<br />

Scrolla le spalle, si stende di nuovo sulla pancia e infila la mano sotto al cuscino.<br />

«Era qui sotto».<br />

Con un calcio spedisco la borsa sotto la scrivania e accendo la lampada da tavolo<br />

prima di spegnere la luce principale. Poi mi tolgo la maglietta e mi stendo sul letto accanto a lei.<br />

Sta tremando perché la stanza è gelida, ma mia madre la tiene così per risparmiare<br />

sulla bolletta. «C’erano un sacco di nomi là dentro… più di quelli che immaginavo».<br />

Lascio andare il respiro e mi passo una mano sulla faccia. «Ella, non so cosa vuoi<br />

che ti dica… non volevo che lo vedesse nessuno. Era una cosa personale, solo per me, per…»,<br />

mi irrigidisco, «…conservare una traccia».<br />

Mi guarda inespressiva, l’imbarazzo è alle stelle. «Non c’era il mio nome là dentro».<br />

Mi volto e la guardo negli occhi. «È perché sapevo che non avrei avuto bisogno di<br />

conservare una traccia. Non c’è stata più nessuna dopo di te e non ci sarà mai».<br />

Il suo respiro accelera e lei fa per alzarsi. Allungo una mano per fermarla, perché mi<br />

sembra che stia andando via, ma lei butta semplicemente le scarpe sul pavimento e si sfila i<br />

pantaloncini. La vista del suo sedere che spunta dalle mutandine mi eccita immediatamente.<br />

Tiene addosso la mia giacca e si infila sotto le coperte. «Fa freddo», dichiara con<br />

uno sguardo impenetrabile.<br />

Sbottono i jeans, me li sfilo e la raggiungo sotto le coperte, facendo una smorfia<br />

quando i miei piedi toccano i suoi. «Cazzo, hai i piedi gelati». Le metto una mano sul fianco.<br />

«Dio, sei gelata ovunque».<br />

Strofina i piedi sulle mie caviglie e si rannicchia più vicina a me. «Penso che dovrai<br />

tenermi al caldo tu».<br />

Le appoggio il mento sulla testa. «A volte mi mandi in confusione, bellezza.<br />

Davvero. Un minuto prima sei arrabbiata con me e un minuto dopo mi desideri».<br />

Mi affonda il viso sul petto e il suo fiato ardente mi riscalda la pelle. «Ogni tanto<br />

confondo anche me stessa». Fa una pausa. «Credo che nella mia testa ci sia davvero qualcosa<br />

che non va, perché leggere quella lista mi ha fatto venire voglia di fare sesso con te».<br />

Ogni muscolo del mio corpo si irrigidisce. «Che cosa hai detto?»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!