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Avevo quasi dimenticato il patto, stretto da due bambini che cercavano qualcosa che
non avrebbero mai potuto avere: la normalità.
Ethan sale sul camioncino e fa stridere le ruote mentre esce dalla stazione di servizio
e sfreccia verso l’autostrada, con Silhouettes degli Smile Empty Soul a tutto volume.
«Direi che ci serve un drink», dichiara Micha tendendo la mano verso il finestrino
scorrevole posteriore per prendere la borsa frigo.
viaggio».
Gli blocco la mano e me la stringo al petto, sopra il cuore. «Non mentre siamo in
Mi fulmina con lo sguardo e fissa torvo la mia mano sopra la sua. «Perché no? Non
sto guidando io».
Apro le labbra e sto per parlargli del suo problema con il bere, ma il consiglio di
Anna mi riecheggia nella testa e non trovo il coraggio. «Non credo che dovremmo cominciare a
bere adesso, sappiamo benissimo che non faremo altro per tutto il weekend».
Lui ritrae la mano e si volta sul sedile. «Hai ragione, anche se sarebbe stato utile per
far passare il tempo».
Scruto fuori dal finestrino e osservo la campagna cambiare dal verde al bianco, persa
nei miei pensieri. Riuscirò mai a trovare l’equilibrio necessario per aiutare gli altri, invece di
causargli problemi?
Micha
Arriviamo tardi a Star Grove. Il cielo è scuro e le stelle sono nascoste dalle nuvole.
Le strade, le case e i cortili sono coperti da una spessa coltre di neve e luci verdi e rosse di
Natale brillano intorno a casa mia.
Lila dorme sul sedile davanti, con la testa appoggiata al finestrino. Ella invece mi si
è addormentata in grembo, con il viso così vicino al pene che la mente mi si è riempita di
immagini oscene per tutto il viaggio. Ma ho contenuto la tensione sessuale, Ethan ci ha già
sentiti andare oltre e non voglio concedergli il bis.
Quando il camioncino si ferma nel vialetto, Lila si sveglia e si stiracchia come un
gatto. «Dove siamo?». Sbatte le palpebre di fronte alla mia casa a due piani e a quella di Ella là
accanto. Sul suo vialetto non ci sono tracce di ruote nella neve, quindi non c’è nessuno in casa.
L’auto di mia madre è parcheggiata davanti al garage aperto, da cui sporge la parte
posteriore della Chevelle. Ethan salta giù lasciando la portiera spalancata e avanza a fatica nella
neve verso il retro del camioncino. Lila lo segue, facendo entrare l’aria fredda nell’abitacolo, e
cominciano a scaricare le valigie congelate.
Ella è rannicchiata su di me, mezza addormentata, e io non riesco a trattenermi.
Mordicchio il piercing del labbro per trattenere le risate e le do un pizzico sulle costole, proprio
sotto il seno. Lei si sveglia di soprassalto con gli occhi verdi furiosi che risplendono alla luce