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«Micha, non sono un premio a cui tutti ambiscono». Mi sposto vicino al finestrino<br />
per aumentare la distanza tra noi due. Le sue accuse mi fanno arrabbiare e anche il fatto che a<br />
quanto pare non si fida di me. «Sono una casinara con problemi mentali che non riesce a<br />
prendere una decisione praticamente su niente».<br />
«Soltanto il fatto che riesci ad ammetterlo ad alta voce», dice scivolando più vicino a<br />
me con un braccio appoggiato allo schienale, «ti rende una persona speciale. Sai quanta gente<br />
non è capace di ammettere i propri difetti e le cose che deve migliorare? Quanta gente non riesce<br />
a vedere se stessa?». Mi infila la mano tra le cosce e i suoi occhi mi attirano di nuovo verso di<br />
lui, mentre il mio cuore fa un balzo nel petto.<br />
«Sei dannatamente speciale e se voglio essere geloso e possessivo quando uno<br />
stupido artista ci prova con te davanti ai miei occhi, lo farò eccome. E se non ti sta bene<br />
chiederò a Ethan di inseguirlo proprio ora, così potrò dargli quel cazzotto in faccia».<br />
Serro la mascella per evitare di sorridere. «Sei divertente quando fai così».<br />
Mi bacia su una tempia. «Bene, sono contento che trovi la mia sofferenza<br />
divertente».<br />
Gli lancio uno sguardo di sottecchi. «Però lasciami dire che ti ho visto flirtare con le<br />
ragazze migliaia di volte, e pomiciare, e portartele a letto».<br />
A quest’ultima affermazione fa una smorfia. «Ma ti ricordi cosa ti ho detto quando<br />
ne abbiamo parlato?».<br />
aspettavi».<br />
Il mio sorriso finalmente emerge. «Che stavi solo ingannando il tempo mentre mi<br />
«Proprio così». Stringe le labbra e tutto quello che voglio adesso è leccarle, sentire il<br />
suo piercing in bocca e passarci sopra la lingua. Vorrei fare un sacco di cose oscene con lui<br />
proprio adesso.<br />
«Stai facendo dei pensieri sconci, non è vero?», mi prende in giro arrogante. «Riesco<br />
a vedere quanta voglia hai, ce l’hai scritta in faccia».<br />
Concentro la mia attenzione sul finestrino, ridendo tra i baffi. «Sai, per uno che è<br />
così sicuro di sé ti preoccupi un sacco di potermi perdere».<br />
«È perché senza di te sarei perso».<br />
«Questa è proprio una battuta da rimorchione, Micha Scott».<br />
Mi mette un dito sotto il mento e mi fa voltare verso di lui, le nostre labbra sono a<br />
pochi centimetri di distanza. «Ricordati il nostro patto. Tra me e te è una cosa seria».<br />
«Che patto?», chiede Lila entrando dal sedile del passeggero, senza fiato dopo<br />
essersi praticamente arrampicata sul camioncino. In mano ha una grossa busta di Skittles e una<br />
bottiglia d’acqua.<br />
«Un patto segreto». Mi illumina con il suo sorriso.