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adulto.<br />

Quella notte non è stata colpa tua. Avevi diciassette anni, l’adulto ero io. Avrei<br />

dovuto esserci io a casa con lei, ma il Jack Daniel’s era molto più importante e più facile da<br />

gestire.<br />

Sapevo quanto stava male, più di quanto tu possa immaginare, e dentro di me sapevo<br />

che stavo sbagliando a lasciarti da sola quella notte. Adesso che ho fatto chiarezza, riesco a<br />

immaginare quanto dev’essere stata dura per te. Tutto il dolore che devi aver provato. Continua<br />

a tornarmi in mente la sofferenza che ho visto nei tuoi occhi l’ultima volta che ci siamo<br />

incontrati, e mi distrugge.<br />

Mi dispiace, Ella. Per aver rovinato la tua infanzia, per averti rubato la felicità e per<br />

aver incasinato la tua vita futura.<br />

Ti voglio bene<br />

Papà<br />

«Che cazzo dovrei fare adesso?». Stringo il foglio tra le mani tremanti. Le lacrime<br />

mi scendono giù dagli occhi e devo costringere i polmoni a respirare mentre il muro eretto<br />

intorno a me crolla di schianto.<br />

Capitolo 15<br />

Micha<br />

Non so perché mi sono arrabbiato così tanto con Ella questa mattina, so solo che a<br />

volte le cose tra noi sembrano senza speranza. La amo e lo sa, ma a volte penso che lei non mi<br />

ami allo stesso modo. Se ci rifletto mi fa male.<br />

La sera faccio i bagagli e vado a letto presto, triste perché Ella non verrà con me. È<br />

da quando avevamo cinque anni che facciamo le vacanze insieme. Ed è sempre stato l’unico<br />

modo per festeggiare davvero, perché la sua famiglia non se ne curava molto e mia madre non<br />

poteva permetterselo. Però ci provava. Addobbava la casa e preparava una buona colazione per<br />

me e per Ella. Incartava sempre qualche regalo per noi. Niente di che, ma era bello lo stesso.<br />

Sto già dormendo da un bel po’ quando il telefono mi sveglia. La mano scatta verso<br />

il comodino, rovesciando la lampada, e finalmente afferra il cellulare. Ancora mezzo<br />

addormentato, cerco di mettere a fuoco, e leggo il nome di Ella sullo schermo.<br />

Rispondo subito. «Che succede?».<br />

Lei ha la voce roca. «Potresti farmi entrare? Non voglio suonare il campanello e<br />

svegliare Ethan».

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