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habitat rupestre.pdf - Società Friulana di Archeologia

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CLASSIFICATION OF RUPESTRIAN SETTLEMENTSCRHIMA-CINP projectÈ tuttora rilevante poi la presenza <strong>di</strong> affreschi stesi sulle pareti invarie epoche, spesso a strati sovrapposti ma per lo più ridotti a lacerticon grave rischio <strong>di</strong> totale cancellazione, a grave detrimento delle futureconoscenze e del relativo <strong>di</strong>battito sulla pittura me<strong>di</strong>evale, nellaquale la produzione <strong>rupestre</strong> gioca un ruolo fondamentale.Alla stessa area si può collegare, sul versante orientale adriatico, lazona nord della Puglia comprendente il sub Appennino dauno e ilGargano, la Montagna Sacra che ospita la grotta della ‘Apparizione’sell’Arcangelo Michele, oltre a una quantità <strong>di</strong> altri anfratti naturalinon <strong>di</strong> rado assimilati a quella, come la grotta <strong>di</strong> Cagnano Varano,i cosiddetti eremi <strong>di</strong> Pulsano a poca <strong>di</strong>stanza da Monte Sant’Angeloe via <strong>di</strong>cendo. Ben <strong>di</strong>versa e altrimenti rilevante la situazione dellaPuglia centro meri<strong>di</strong>onale, il Sud barese, il Salento e la Terra Jonicastrettamente collegata a parte della Basilicata, entrambe compresesino al XVII secolo nel grande contenitore della Terra d’Otranto.Qui il popolamento <strong>rupestre</strong> è concentrato in profon<strong>di</strong> valloni scavatida corsi d’acqua ormai quasi scomparsi, le gravine, o sulle pareti <strong>di</strong>meno profonde spaccature del terreno, spesso ubicate presso la costae con andamento perpen<strong>di</strong>colare rispetto ad essa, dette lame. Ciòche accomuna in una sorta <strong>di</strong> macro territorio queste <strong>di</strong>verse zone,è il banco <strong>di</strong> roccia calcarenitica sul quale insistono: un materialecompatto ma relativamente tenero che ha permesso nel tempo lo scavo<strong>di</strong> numerosissime cavità spesso tra loro collegate, alcune dellequali, ma non la maggioranza, attrezzate come luoghi <strong>di</strong> culto, dotate<strong>di</strong> strutture liturgiche e decorate <strong>di</strong> affreschi in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> varialeggibilità. Popolate e frequentate a vario livello sino al XV-XVIIsecolo, sono state in seguito, con pochissime eccezioni, abbandonatee <strong>di</strong>menticate. Riscoperte nei primi decenni del secolo scorso, sonostate inizialmente ritenute romitori, quin<strong>di</strong> classificate come complessicenobitici abitati da monaci greci, accostabili a quelli scoperticontemporaneamente nella Cappadocia, secondo una concezionepan monastica del fenomeno. In ogni caso, il massimo dell’interesseda parte degli storici dell’arte si è concentrato prevalentemente sulledecorazioni parietali. In seguito, grazie ad un approfon<strong>di</strong>mentodegli stu<strong>di</strong> da parte <strong>di</strong> archeologi ed architetti sulla pur scarsissimadocumentazione relativa ad alcuni inse<strong>di</strong>amenti e sui contesti storicoambientali che andavano emergendo, si è allargata l’ottica adabbracciare l’intero <strong>habitat</strong> <strong>rupestre</strong>, ponendo una nuova messe <strong>di</strong>quesiti sulle ragioni <strong>di</strong> una scelta per alcuni versi incomprensibilequale il vivere in grotta 13. Tutto ciò ha comportato un innegabilepasso avanti nella comprensione del fenomeno <strong>rupestre</strong> e aperta lastrada ad una serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> decisamente innovativi su aspetti ad essocorrelati, quali la viabilità, i mo<strong>di</strong> e i tempi dello scavo, la tipologiadelle strutture architettoniche in negativo e i loro rapporti con le architetturecostruite.4. IpogeoIpogeo è aggettivo che usiamo riferendoci ad abitazioni o complessiscavati sotto il livello del suolo. Spesso la voce è usata come sinonimo<strong>di</strong> ‘<strong>rupestre</strong>’, ma esigenze <strong>di</strong> chiarezza inpongono la <strong>di</strong>stinzione.Ipogei sono molte tombe neo-eneolitiche in Sardegna, ipogei sonospesso le tombe a camera <strong>di</strong> età classica, ipogei sono le catacombecristiane, ipogei sono le città sotterranee della Cappadocia, ipogeisono le abitazioni <strong>di</strong> Matmata, ipogei sono le ‘vicinanze’ <strong>di</strong> Massafra,cavità artificiali scavate intorno ad un pozzo aperto in terrenopianeggiante, secondo modelli importati dall’Africa settentrionaleda profughi Afri immigrati all’epoca dell’invasione vandala nel Vsecolo, che dettero vita all’antropizzazione dell’area pianeggiante frale due gravine <strong>di</strong> Madonna della Scala e <strong>di</strong> San Marco e dettero ilnome, Massa Afra, al centro demico che successivamente si sviluppò.Recentemente sono stati scoperti interessantissimi ipogei in Emilia,Romagna e Marche, dall’icnografia varia, ricca e complessa, la cuidestinazione d’uso rimane a tutt’oggi ignota. Cavità ipogee numerosee <strong>di</strong> varia <strong>di</strong>mensione sono conosciute in centri anche importantidella Toscana, come Siena e Chiusi, sotto numerose citta<strong>di</strong>ne del Lazioed in alcuni centri della Puglia.5. Città sotterraneeQuando si pensa a ‘città sotteranee’, il pensiero corre a quelle piùnote al mondo, a quelle cappadocesi <strong>di</strong> Kaymakli e Derinkuyu, nelterritorio <strong>di</strong> Nevsehir, tra i più begli esempi <strong>di</strong> villaggi troglo<strong>di</strong>tisparsi in tutta la regione, veri e propri labirinti sotterranei scavatiforse per ragioni <strong>di</strong> sicurezza, con tunnel che finiscono nel nulla peringannare eventuali invasori.Il villaggio <strong>di</strong> Kaymakli, in apparenza simile a molti altri, nascondenel sottosuolo una gigantesca città sotterranea (Yeralti Sehri) scavata,tra il VI e il X sec., nel tenero tufo e articolata su otto livellifino a una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 45 metri. Questa città, le cui strade sono deiveri e propri cunicoli, avevano depositi per il grano, celle, stanzed’abitazione, cappelle, loculi per sepolture, stalle per animali, che siaffacciano su un labirinto <strong>di</strong> scale e stretti corridoi in pendenza. Lecostruzioni sono raggruppate intorno a un camino <strong>di</strong> aerazione. Unaspecie <strong>di</strong> grande alveare umano scavato nelle viscere della terra finoa otto livelli <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà più <strong>di</strong> mille anni fa.La città sotterranea <strong>di</strong> Derinkuyu (pozzo profondo) è ancor più affascinante:è costituita da do<strong>di</strong>ci piani (<strong>di</strong> cui otto accessibili), scavatanelle viscere della terra. Gli abitanti potevano comunicare attraversotubi che servivano anche da condutture per la luce e l’aria.L’interpretazione comune che si dà a questi singolari inse<strong>di</strong>amentiè che in caso <strong>di</strong> guerre queste città potessero costituire delle formeeccezionali <strong>di</strong> rifugio, cioè dei luoghi dove rinchiudersi a protezionedai nemici.Nel VI secolo, quando la notizia dell’imminenza <strong>di</strong> un’invasionepersiana o araba raggiungeva la Cappadocia, i cristiani bizantini sirifugiavano nelle gallerie segrete che conducevano alle città sotterraneedella zona. Derinkuyu era in grado <strong>di</strong> accogliere circa 10.000persone, Kaymakli almeno 3000.Tuttavia questa sola spiegazione non convince molti, perché, se erafacile scavare per chi si voleva nascondere era altrettanto facile scavareper degli assalitori. Certo conquistare la città sarebbe stato comunque<strong>di</strong>fficile visto che negli stretti cunicoli i soldati avrebberopotuto muoversi in fila in<strong>di</strong>ana e con <strong>di</strong>fficoltà, ma gli abitanti sarebberostati costretti alla resa anche solo ostruendo le prese d’aria. C’èoggi chi crede ad un’altra spiegazione <strong>di</strong> convincente motivazioneeconomica: in queste abitazioni a temperatura costante c’era caldod’inverno e fresco d’estate. Ed escavazioni così complesse ed elaboratenon si giustificano come <strong>di</strong>mora provvisoria in circostanzeeccezionali ma pur tutta via transitorie, bensì come sede stabile e<strong>di</strong> lunga durata. Tuttavia città sotterranee, <strong>di</strong> concezione ed estensione<strong>di</strong>versa e forse <strong>di</strong> minor fascino, sono note in tutto il mondonon solo antico ma anche recente e ad<strong>di</strong>rittura contemporaneo, comenella vitalissima Montréal sotto la cui pelle <strong>di</strong> vetro e acciaio palpitaun’anima sotterranea che non è la rete della metropolitana, ma unsistema <strong>di</strong> tunnel esteso per 32 km chiamato Réso che collega musei,stazioni, terminal degli autobus, ma anche alberghi, negozi (oltre2000) e cinema (una quarantina).Questa ville intérieure, come <strong>di</strong>cono gli abitanti del Québec, spiegaperché Montréal abbia il nickname <strong>di</strong> Città su due livelli. La rete sotterraneanon è soltanto un meraviglioso esercizio <strong>di</strong> stile e architetturainiziato non così in là nel tempo (negli anni ‘60, appena mezzosecolo fa), ma è soprattutto un sistema linfatico nel quale si calcolache “scorrano” ogni giorno 500.000 persone.Perfetta sentinella per le incursioni sull’isola fin dall’antichità, Dover,in Inghilterra, è dotata <strong>di</strong> un sorprendente sistema <strong>di</strong> gallerieipogee che non ha nulla da invi<strong>di</strong>are, almeno nell’ingegnosità delprogetto, alla rete sotterranea della grande Londra. La <strong>di</strong>fferenza èche qui a Dover non passa la metropolitana, ma i fantasmi e i ricor<strong>di</strong>della storia, dall’età napoleonica alla seconda guerra mon<strong>di</strong>ale. Unaparte <strong>di</strong> questo pro<strong>di</strong>gioso sistema <strong>di</strong> fortificazioni militari, chiamatoDover Western Heights, risale al 1779, anno in cui Francia e Spagnaminacciarono <strong>di</strong> invadere la Gran Bretagna.Gli ampliamenti sono continuati nei secoli, almeno fino al 1940,quando Dover fu un baluardo nella Battaglia d’Inghilterra.volumeRicerca_OK_2012-11-15.indd 48 16/11/2012 15:01:04

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