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habitat rupestre.pdf - Società Friulana di Archeologia

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R. CapraraCLASSIFICATION OF RUPESTRIAN SETTLEMENTS1. Cavità naturaliLe grotte della preistoria si possono considerare come i più antichiluoghi d’arte. Le prime tracce comunitativo-espressive vanno rintracciatein un lento e continuo processo <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione ambientaleche avviene nel Paleolitico tra il 650.000 e il 170.000 per operadelle prime piccole comunità umane, inse<strong>di</strong>ate in caverne, grotte erifugi rupestri.Abitare in una grotta, e trascorrerci gli inverni rigi<strong>di</strong>ssimi dei perio<strong>di</strong>glaciali, non vuol <strong>di</strong>re solo proteggersi da una natura piena <strong>di</strong> insi<strong>di</strong>e,pericolosa ed ostile. Vuol <strong>di</strong>re anche fare delle mo<strong>di</strong>fiche, adattarel’involucro naturale della grotta alle esigenze primarie dell’esistenzaumana. Questi interni bui, ma molto protettivi, informi, sono statischeggiati, <strong>di</strong>pinti, incisi, riempiti <strong>di</strong> cose portate da fuori, ”addomesticati”in un certo qual modo dalla presenza umana. Le grotte abitatedagli uomini hanno perso la loro naturalità, sono state artificializzatedagli interventi umani, rappresentano una “pre-architettura”’.Le grotte paleolitiche sono luoghi speciali, perchè sono luoghi segnatidalle prime presenze dell’uomo, testimoniano le prime manifestazionid’arte e <strong>di</strong> cultura che sono arrivate fino a noi. Sono l’archetipodell’architettura, cioè l’inizio, l’origine. Hanno un gran<strong>di</strong>ssimovalore storico e scientifico e spesso anche artistico. Le più numerosesi trovano in Europa, soprattutto nella regione franco-cantabrica. InSpagna sono famosissime le grotte <strong>di</strong> El Castillo e <strong>di</strong> Altamira, inFrancia, quelle <strong>di</strong> Lascaux. Anche in Italia esistono numerose grottepreistoriche, con caratteristiche <strong>di</strong>verse e appartenenti a <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong>,collocate in tutta la penisola. Nel nord le troviamo nelle Alpicarsiche dell’area <strong>di</strong> Trieste; in Liguria nei Balzi Rossi (tra fine Paleoliticoe Mesolitico). Nel centro, nel Lazio attorno al Monte Circeoe sulla costa tirrenica in provincia <strong>di</strong> Latina. Nel sud, in Abruzzonel Fucino, vicino ad Avezzano, in Campania, vicino a Salerno, inBasilicata nella zona <strong>di</strong> Matera, in Puglia nel Gargano e nella Murgia.Nelle isole, in Sicilia presso Palermo, Siracusa e nelle Ega<strong>di</strong>, inSardegna, dove lo scavo <strong>di</strong> due grotte presso Mara ha consentito <strong>di</strong>verificare che alcune grotte erano usate esclusivamente come santuario,altre come abitazione. Le due grotte si aprono presso il santuario<strong>di</strong> N.S. <strong>di</strong> Bonu Ighinu, dove, 1 km. ad est della chiesa, sulmonte, si apre la grotta detta “Sa ucca ‘e su tintirriolu” (La boccadel pipistrello).La Cultura <strong>di</strong> “Bonu Ighinu” collocabile tra il 4000 e il 3500 a.C.,deve il suo nome al ritrovamento <strong>di</strong> innumerevoli reperti ceramici<strong>di</strong> grande pregio artistico, utensili <strong>di</strong> osso e idoli, durante le primericerche nel 1969. Durante questi primi scavi, nella parte anterioredella grotta (che è lunga più <strong>di</strong> 2 km.) si trovarono anche ossa umane.Dagli stu<strong>di</strong> successivi, si capì che la grotta veniva usata solo comesantuario e necropoli. Più a valle, 350 m. più in basso, si apre la grotta“Filiestru”, che fu scavata nel 1979, si trovarono degli strati ancorapiù antichi, databili dal 4750 al 4500 a.C., i reperti sono oggetti <strong>di</strong>uso quoti<strong>di</strong>ano, utensili, e avanzi <strong>di</strong> cibo, da cui si può dedurre chequesta grotta fosse usata come abitazione e per molte generazioni.In età classica molte <strong>di</strong> queste grotte furono sede <strong>di</strong> culto per <strong>di</strong>vinitàsalutari e, cristianizzate nella Tarda antichità, furono de<strong>di</strong>categeneralmente all’Arcangelo Michele, soprattutto in Campania e<strong>di</strong>n Puglia, sull’esempio della Grotta dell’Apparizione sul Gargano,<strong>di</strong>venuta santuario nazionale per i Longobar<strong>di</strong> della Langobar<strong>di</strong>aMinore ed uno dei terminali dei quattro gran<strong>di</strong> pellegrinaggi cui ilfedele cristiano me<strong>di</strong>oevale era tenuto.2. Ripari sottorocciaI ripari sotto roccia sono cavità naturali dall’ampia apertura ma<strong>di</strong> modesta profon<strong>di</strong>tà, dovuti a sfaldamento della roccia <strong>di</strong> costemontuose a cause <strong>di</strong> frane o dell’erosione eolica. I ripari conservanoovunque antichissime tracce <strong>di</strong> antropizzazione, come il riparoManisi, nella Gravina <strong>di</strong> Palagianello (Taranto) dove si è rinvenutaindustria litica del Paleolitico Me<strong>di</strong>o, costante che, con stratificazioniimponenti fino all’età del Bronzo o del Ferro, o ad<strong>di</strong>rittura delMe<strong>di</strong>oevo, si ritrova nelle centinaia <strong>di</strong> ripari fin ora esplorati in Italia,dalle Alpi, agli Appennini, alle Isole. Il riparo sotto roccia <strong>di</strong> Valtorta(Spagna) è forse il più noto fra i tanti luoghi <strong>di</strong> culto del Mesoliticoin Spagna, dove nei ripari sotto roccia venivano <strong>di</strong>pinte scene conuomini e con uomini e animali e sono presenti importanti graffiti eincisioni. Questi ripari sono circa 120 e sono collocati tra gli 800 e i1000 metri <strong>di</strong> quota e concentrati soprattutto nel Levante, dai Pireneiall’Andalusia.Sovente i ripari sotto roccia sono stati adattati ad abitazione stabile,fino al Me<strong>di</strong>oevo ed al post-me<strong>di</strong>oevo, me<strong>di</strong>ante la sud<strong>di</strong>visionedello spazio secondo esigenze funzionali, con l’erezione <strong>di</strong> muri asecco. Siccome negli ultimi secoli questi ripari sono stati a<strong>di</strong>biti aricovero <strong>di</strong> bestiame, spesso vengono denominati da quest’uso: inToscana, infatti, sono detti ‘caprili’.In Puglia fra gli ultimi ripari sotto roccia esplorati è la Grotta Parcodella Vigna e della Breccia a Martina Franca (Ta). Si tratta <strong>di</strong>due ampi ripari che si aprono in alto sul ripido spalto orientale dellagravina detta “Orimini inferiore” che incide per 3,3 chilometri il terrazzocollinare martinese degradante verso l’arco jonico. Le cavitàsono prossime l’una all’altra ma separate da un prominente costoneroccioso. La presenza in entrambe <strong>di</strong> una breccia ossifera (che affioralungo i bor<strong>di</strong> delle pareti) e <strong>di</strong> un potente paleosuolo internoconfermerebbero l’esistenza, in giacituta primaria, degli orizzontipreistorici <strong>di</strong> epoca neandertaliana. La parte antistante le cavitàscende invece ripidamente verso il fondo della gravina ed è larga70 metri e profonda 63. Su questa superficie, coperta da una coltre<strong>di</strong> terreno vegetale, si è conservato un’altro deposito preistorico, main giacitura secondaria. Là dove più forte è stata comunque l’azioneerosiva delle acque alluvionali, i manufatti litici musteriani e quelliosteologici sono emersi in parte e si sono ammassati in piccole saccherocciose del declivio, dove poi sono stati in<strong>di</strong>viduati a migliaia.Dall’esame della materia prima utilizzata per la fabbricazione deglistrumenti litici, (effettuata su un campione <strong>di</strong> 2.119 reperti consegnatialla Soprintendenza Archeologica <strong>di</strong> Puglia c/o Museo <strong>di</strong> Egnazia),si è stabilito che l’80% è costituita da rocce se<strong>di</strong>mentarie ed eruttiveche si <strong>di</strong>stinguono per la loro grande compattezza e tenacia: ftanitegrigio scura, <strong>di</strong>aspri vari, quarzite, quarzo-areniti, scisto, basaltoolivinico, basalto e ra<strong>di</strong>olarite. Queste abbondano infatti nell’areaCalabro-Lucana. Proveniente dalla Puglia sembra invece la materiaprima calcarea, dove si <strong>di</strong>stingue quella prelevata dall’atelier paleolitico<strong>di</strong> Donna Lucrezia, affiorante tra Ceglie Messapica e Villa Castelli.Il restante 20% è in selce, quasi tutta <strong>di</strong> provenienza garganica.Nelle gravine pugliesi l’esplorazione <strong>di</strong> alcuni ripari, come quello giàcitato Manisi nella Gravina <strong>di</strong> Palagianello, ha consentito <strong>di</strong> stabilireche l’uomo vi si era stabilito già più <strong>di</strong> 70.000 anni fa.3. RupestreRupestre è aggettivo che usiamo riferito ad abitazioni o complessiscavati sui fianchi <strong>di</strong> un monte. Gli inse<strong>di</strong>amenti rupestri sono presentiin tutta l’area circum-me<strong>di</strong>terranea, in Asia minore, in Africa,in Spagna, in Francia, nella penisola balcanica, in Grecia, nell’Italiameri<strong>di</strong>onale continentale e insulare, dove ci troviamo <strong>di</strong> fronte unterritorio vasto, bagnato da tre mari – il Tirreno, lo Jonio, l’Adriatico– occupato nella zona centrale continentale da rilievi <strong>di</strong> limitata elevazione,propaggini degli Appennini. Come è noto agli specialisti,assai meno al grande pubblico, tutta questa ampia porzione <strong>di</strong> territorioè interessata dal fenomeno del popolamento <strong>rupestre</strong>, connessopiù o meno <strong>di</strong>rettamente, ma non esclusivamente, all’ere<strong>di</strong>tà bizantinacon specifiche caratteristiche e varianti regionali. In particolare,sul versante occidentale tirrenico, è rilevante la presenza <strong>di</strong> grotte ocomunque <strong>di</strong> cavità naturali nelle quali l’intervento umano, sempreassai modesto a causa della natura delle rocce, è limitato per lo piùalla sistemazione degli accessi e, quando le grotte sono state usatecome luoghi <strong>di</strong> culto, all’inserimento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>cole, altari o simili attrezzatureliturgiche, e solo in età moderna <strong>di</strong> statue.47volumeRicerca_OK_2012-11-15.indd 47 16/11/2012 15:01:04

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