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habitat rupestre.pdf - Società Friulana di Archeologia

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NOTES ON SOME RUPESTRIAN CHURCHES OF ORTAHISARCRHIMA-CINP projectANNOTAZIONI SU ALCUNE CHIESE RUPESTRI DIORTAHISARIntroduzioneNel territorio <strong>di</strong> Ortahisar furono ospitate comunità religiose fin dalV secolo. Fino all’occupazione turca la zona aveva un carattere prevalentementemonastico.Il centro offre ospitalità a strutture <strong>di</strong> culto <strong>di</strong> grande espressioneartistica e architettonica: molto è ancora da stu<strong>di</strong>are e da “scoprire”.Gli e<strong>di</strong>fici sono inglobati in case private, la ristrutturazione seguitaalla <strong>di</strong>aspora e alle migrazioni degli inizi del XX secolo, hanno contribuito<strong>di</strong>struzione e trasformazione <strong>di</strong> gran parte del patrimonio<strong>di</strong> culto.La presenza <strong>di</strong> monasteri, chiese ed eremi nel territorio <strong>di</strong> Ortahisar,come in tutta la Cappadocia, è certamente in alcune localizzazionecentrato sulla localizzazione del culto, ma per avere una giusta visioneoccorre pensare al rapporto spirituale della popolazione. InSantorini vi è una ricchezza <strong>di</strong> chiese e cappelle fuori da ogni rapportologico <strong>di</strong> pensiero laico, e le cappelle corrispondono a singolefamiglie.Il popolo <strong>di</strong> Cappadoce è dello stesso rito <strong>di</strong> quello greco, pertanto lacomparazione e lo stu<strong>di</strong>o andrebbe affrontato non comparando i singolimonumenti, ma stu<strong>di</strong>ando gli impianti urbani e la <strong>di</strong>stribuzionee la tipologiadegli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> culto.Di alcune chiese colpisce la maestosità degli ambienti simili alle cattedralidelle chiese romaniche più che alle chiese rupestri dell’Italiameri<strong>di</strong>onale, con cui è possibile raffrontare solo alcune <strong>di</strong> esse. InEuropa, ad Aubeterre sur Dronne, troviamo la chiesa <strong>di</strong> Saint Jean,che offre lo stesso aspetto imponente. Questa è scavata nella falesialungo la Loira: è lunga 27 metri, larga16 e alta 20.La chiesa originale, V secolo, aveva certamente <strong>di</strong>mensioni minori efu ampliata nel XII secolo per ospitare le reliquie del Santo Sepolcro.Monasteri e Chiese a OrtahisarQuartiere Eski/Atik Mahalle.Chiesa anonima (coord. 38.620052; 34.864001). Percorrendo il primoviottolo ai pie<strong>di</strong> del castello, sul fronte Ovest si trova un complessomonastico <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni.Il fronte è molto compromesso, e ha subito dei notevoli crolli. Laparete modanata è probabilmente quella del vestibolo che <strong>di</strong>simpegnavai vari e<strong>di</strong>fici.É ancora possibile leggere, nel tratto residuo, una partizione dell’ambientesottolineata con lesene poco sporgenti, da cui spiccavano degliarchi partitori della possibile volta a botte. È probabile che lapartizione fosse in cinque parti come quella del vestibolo <strong>di</strong> Allacho <strong>di</strong> Şahinefen<strong>di</strong>. Una cornice marcapiano corre lungo la parete sottolineandole aperture e <strong>di</strong>videndo le lesene in due parti. Nella primapartitura modanata, da sinistre, troviamo l’ingresso lunettato cheimmette in un ambiente voltato a botte. La lunetta ha una ghiera sucui residuano dei <strong>di</strong>segni geometrici in ocra, in essa è stata apertauna finestra non coeva, com’è possibile leggere sulla parete interna;superiormente il piano è marcato da una cornice da cui si alzavanoancora parte <strong>di</strong> parete e la volta. Ai lati sono state ricavate, più tar<strong>di</strong>,delle nicchie. Il secondo ingresso è affiancato da due campate piùstrette con finestre, forse postume, chiuse da archi. La parete è fortementedeteriorata e sono scomparsi i segni per una possibile lettura.Procedendo verso Sud, quasi alla stessa quota troviamo una grandeabside e alla sua destra il <strong>di</strong>aconicon; della chiesa <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioniconsiderevoli, non resta altro, perché il fronte è interamente crollato.Subito prima, nascosto nella profon<strong>di</strong>tà da un vano voltato a botte,con archi ribassati e a sesto acuto, vi è una parete scolpita con grandecura. È possibile vederne soltanto una parte, essendo stata coperta,alla vista, da vani in muratura. La parete era scan<strong>di</strong>ta da lesene,nella partitura più ampia vi è un ingresso sormontato da un arco oltrepassatoa sua volta chiuso da una cornice timpanata, che immettein un ampio vano quadrangolare; sulla sinistra una nicchia cieca èchiusa con un archetto, alla base è stato aperto, in fase <strong>di</strong> riutilizzo,un ingresso per un vano sottostante. Nel vano antistante, a sinistra,vi è una nicchia che protegge l’ingresso della cisterna.Sempre a<strong>di</strong>acente a questi e<strong>di</strong>fici sacri, probabilmente appartenentea un prelato, o a un ricco signore, troviamo un’abitazione, costituitoda tre vani, con soffitto piano, quadrangolari con scavo <strong>di</strong> ottimafattura, rimaneggiato e con quote pavimentali abbassate. Entrando,sulla sinistra, si trova il “<strong>di</strong>van”, stanza con camino e <strong>di</strong>vani tagliatiin pietra; illuminata da una finestra e con grande apertura <strong>di</strong>rettaall’ampio vano, quasi un moderno soggiorno occidentale. La partebassa del camino ha il bordo modanato similmente ai gra<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> accessodella chiesa a Pankarlik e nell’Emine Bağci Kilise in Ürgüp,mentre i braccioli esterni sono decorate con riquadrature.Sakli Kilise (coord. 38.619419; 34.866077). Percorrendo la strada cheparte dalla piazza prospiciente il castello e che porta al belvedere, edopo la fonte pubblica, a sinistra della strada e prima <strong>di</strong> attraversareil ponte, si trovano, nascoste da muri <strong>di</strong> cinta due bellissimi e<strong>di</strong>ficisacri. Entrambi potrebbero essere datati al periodo iconoclasta e potrebberofar parte <strong>di</strong> un unico monastero.Alla Sakli o Gul Kilise, dopo aver attraversato il piccolo cortile <strong>di</strong>un’abitazione privata, vi si accede da un’apertura aperta in breccianella parete <strong>di</strong> fondo della prothesis, abside a sinistra. La chiesa, acroce greca inscritta, ha un’altezza notevole, rispetto all’ampiezzadelle campate; i bracci della croce sono voltati a botte, la cupola centraleè caratterizzata da mensole che simulano il sostegno; i pilastrihanno una sezione notevole. Sul fronte Ovest, nella campata centrale<strong>di</strong> ragguardevole altezza, si affaccia, con una piccola bifora, un vanoche sovrasta il nartece antistante alla chiesa. Un’ampia porta comunicavai due luoghi.La parete Est del nartece è partita in tre parti, due nicchie cieche affiancavanol’ingresso, riquadrato con cornici geometriche, alla chiesa.La parete Ovest ha sette nicchie cieche; quella a Sud e a Nord nehanno tre; le nicchie si staccano dal pavimento e sono chiuse da archioltrepassati incorniciati. La copertura piana del nartece è scan<strong>di</strong>tada tre riquadri che racchiudono altrettante croci; quelle laterali sono<strong>di</strong> semplice fattura; la croce centrale è scolpita con grande cura, inciascuno dei riquadri superiori della croce è scolpito un calice cheracchiude ancora una croce, nei riquadri bassi troviamo un triangolovisualizzato de tre fori circolari in basso e un quarto segna il vertice.Dalla parete Nord si accedeva ad altri ambienti che comunicano conl’Ali Torun Kilise. I passaggi sono ora murati.Ali Torun Kilise (coord. 38.61953; 34.86604). Fuori dalla Sakli Kilise,nello spiazzo che chiude la stra<strong>di</strong>na a sinistra, un alto muro conun arco d’ingresso molto curato, cinta il cortile da cui si accede allachiesa. Attraversato il cortile che <strong>di</strong>simpegna l’abitazione privata, eattraversando alcuni ambienti in grotta, si entra in chiesa.La chiesa, <strong>di</strong> particolare bellezza, è a navata unica. È aniconica maha un apparato decorativo architettonico notevole; purtroppo è incattive con<strong>di</strong>zioni per il riuso improprio della struttura e per le infiltrazioni<strong>di</strong> acqua. L’altezza è <strong>di</strong>visa su due registri, quello in basso èpartito con nicchie cieche con passo doppio rispetto al registro superiore.Quelle in basso sono molto profonde e chiuse da paraste architravate,una doppia cornice chiude la parete <strong>di</strong> fondo su cui è ricavatauna nicchia con arco. In due <strong>di</strong> queste nicchie, nelle penultime chesi fronteggiano verso la parete <strong>di</strong> fondo, sono collocati i due ingressidella chiesa Le paraste sono sormontate da un capitello geometrico,questo ricorda una croce stilizzata, elementi simili, anche se più dettagliati,si trovano come decorazione nel soffitto della chiesa aniconica<strong>di</strong> Balkan. Un’importante cornice <strong>di</strong> trabeazione <strong>di</strong>vide le dueparti della parete. Ciascun riquadro superiore accoglie due nicchiecieche chiuse con archi; sulle paraste superiori una trabeazione piùsemplice marca il soffitto piano.Paraste, capitelli, trabeazioni e cornici sono <strong>di</strong>pinti con <strong>di</strong>segni geo-volumeRicerca_OK_2012-11-15.indd 268 16/11/2012 15:04:40

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