habitat rupestre.pdf - Società Friulana di Archeologia

RUPESTRIAN CULTURES OF TURKEYCRHIMA-CINP projectFig. 15 The underground shelter of Filiktepe near the village of Göstesin (drawing R. Bixio)circondato su tre lati da pareti di roccia che formano una sorta dicortile, naturale o parzialmente scavato, sul pendio di una collina oin una falesia, aperto sul quarto lato esposto verso la valle (Bixio,2002). Molto spesso si tratta di strutture a carattere religioso (chiese,monasteri) come - per citarne alcuni - nel caso del monastero diHallaç, a Ortahisar, la chiesa di Aynalı a Göreme, i diversi complessia corte conosciuti come Açıksaray, presso Gülşehir (Rodley, 2010,pp. 11-150) e quelli di Çanlı Kilise, nel distretto di Aksaray studiatoda Ousterhout (Ousterhout, 2005, pp. 79-114, 141-155), anche se egliritiene che nella maggior parte dei casi si tratti di insediamenti civilie non religiosi.Meno comuni sono gli insediamenti scavati attorno a una corte racchiusasu tutti i lati, come se fosse un largo pozzo, ottenuto scavandoa cielo aperto iniziando dalla sommità della falesia e scendendoverticalmente; un tunnel conduce all’esterno. Possiamo ricordareEski Gümüş, vicino a Niğde (Bixio, 2002, p. 203; Rodley, 2010, pp.103-118), Dulkadirli Inlimurat (Karşıyaka), in provincia di Kırşehir(Bixio, 2002, pp. 201-202), nonché diversi casi in Güllükkaya e Yaprakhisar,presso Selime allo sbocco settentrionale della valle di Peristrema/Ihlara(Kalas, 2005; 2006).Monasteri rupestriProbabilmente le strutture più diffuse nella regione sono gli insediamentirupestri a carattere religioso, realizzati per un lungo periodo ditempo, certamente dal V al XIII secolo, ma non si esclude che alcunipossano anche essere precedenti.Alcuni complessi sono rimasti in uso sino al XVI secolo (Jolivet-Levy, 1991) o addirittura al XX secolo, come nel caso di Karşı Kilisepresso Gülşehir, abbandonato soltanto all’epoca dello scambio dipopolazione tra greci e turchi (Jolivet, 2001, pp. 163-181) avvenutoa seguito del trattato di Losanna del 1923. Si trovano all’interno deipinnacoli, nelle pareti di anfiteatri naturali, o sotto il livello del suolo(De Jerphanion, 1925- 1942; Thierry, 1971; 1981; Jolivet-Levy, 1991;2001). In genere questi insediamenti sono composti da chiese (vedioltre) e servizi relativi alla vita cenobitica (cucine, refettori, librerie,celle per i monaci, sistemazioni per i pellegrini).Le sepolture possono essere in apposite camere o in fosse scavatesotto il pavimento dei vani sotterranei (vedi oltre ‘tombe’). A voltei monasteri sono integrati con aree interne protette da dispositividifensivi (vedi oltre ‘rifugi sotterranei’), così come molti altri insediamentisotterranei. L’organizzazione generale dei monasteri rupestriè caratterizzata da un’ampia varietà di forme: la maggior parte ècostituita dal tipo a corte.Chiese rupestriChiese e cappelle possono trovarsi sia nei monasteri, sia isolate.Sono spesso associate ai villaggi a parete, ai rifugi sotterranei, allecittà sotterranee.Nelle chiese rupestri sono presenti gli elementi architettonici tipicidelle chiese in muratura, ma si tratta ovviamente di elementi puramenteornamentali e non strutturali, scavati in ‘negativo’.Gli spazi posso essere piuttosto articolati, con colonne, navate, cupole,nartece, iconostasi, e decorati con pitture murali e bassorilievi.Ricordiamo che, in Cappadocia, si trovano anche chiese in muratura,costruite in superficie (Derinkuyu, Viranşehir, ecc.).Dalle fonti risulta che esistessero chiese costruite già nel IV secolo.É probabile che, nello stesso tempo, fossero presenti anche chieserupestri, attualmente non ancora datate. Le chiese costruite sonoquasi tutte scomparse a inizio XX secolo (comunicazione personaleC. Jolivet).volumeRicerca_OK_2012-11-15.indd 200 16/11/2012 15:03:23