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habitat rupestre.pdf - Società Friulana di Archeologia

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RUPESTRIAN CHURCHES OF PALAGIANELLOCRHIMA-CINP projectzati come sepolture. Dimensionalmente <strong>di</strong>fferenti ma entrambi basatisull’unità mensoria del piede romano, gli arcosoli sono scavatinella parete Nord e Sud del nartece.Di altre tombe <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni scavate in epoche successivesono visibili le tracce nel pavimento. Nell’intradosso della copertura,voltata a botte, è presente una pseudocupola simbolica rappresentatada un <strong>di</strong>sco con ghiera.L’accesso all’aula è garantito da un’apertura ad arco, successivamenteristretta e probabilmente chiusa con una porta. Alle pareti lateraliè presente un banco per le sedute risparmiato alla roccia. Ancora unavolta è possibile riscontrare la presenza <strong>di</strong> sepolcri nel pavimento,in questo caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni maggiori, e <strong>di</strong> una cupola simbolicarappresentata da una doppia ghiera con croce incisa al centro sulsoffitto.La <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> questo ambiente dal bema biabsidato, avviene attraversouna muratura a blocchetti <strong>di</strong> tufo, <strong>di</strong> spessore assai sottilee <strong>di</strong> più recente e<strong>di</strong>ficazione, in cui una stretta apertura situata inposizione laterale permette il passaggio all’altro vano. Proprio incorrispondenza <strong>di</strong> quest’ultima appaiono i resti <strong>di</strong> una depressione,identificabile come porzione della testata <strong>di</strong> una tomba, cancellatadagli interventi <strong>di</strong> ribassamento del livello pavimentale che interessanol’intero vano. Le tracce nel soffitto mostrano, ad una lettura piùaccurata, un’organizzazione attualmente assai complessa e maggiormentearticolata della chiesa rispetto all’architettura esistente. Nonostantele pesanti mo<strong>di</strong>fiche infatti è ipotizzabile l’esistenza originariadell’iconostasi, suffragata dalla presenza dei resti <strong>di</strong> tre pilastri scalpellati,che davano probabilmente origine a quattro aperture ed alla<strong>di</strong>visione dello spazio absidale.La compresenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse unità <strong>di</strong> misura (piede romano e bizantino),utilizzate per il <strong>di</strong>mensionamento degli elementi architettonici,<strong>di</strong>mostra che anche in questo caso il susseguirsi degli interventi neisecoli. Naturalmente la datazione esatta delle architetture come delleopere decorative risulta <strong>di</strong>fficile, sia per la grande quantità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficheeffettuate per cause naturali (erosione eolica, agenti atmosferici)che dagli interventi antropici per il cambio <strong>di</strong> destinazione d’usodegli e<strong>di</strong>fici (<strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> elementi verticali, costruzione <strong>di</strong> muri<strong>di</strong>visori, escavazione <strong>di</strong> vani sepolcrali, scavo <strong>di</strong> nicchie o alloggi enuove aperture nelle pareti, abbassamento del livello del pavimento).I dettagli e la composizione spaziale, le <strong>di</strong>mensioni ed i particolaridecorativi suggeriscono il carattere prestigioso dell’e<strong>di</strong>ficio.La presenza <strong>di</strong> numerosi riquadri parietali affrescati, ad oggi in parte<strong>di</strong>strutti, costituiscono un’ulteriore testimonianza dell’eccezionaleimportanza della chiesa. Le pitture rappresentanti della Vergine conBambino, i Santi Giorgio, Nicola, Vito e naturalmente il de<strong>di</strong>catarioSant’Andrea, poste rispettivamente sulle pareti dell’aula e del nartece,sono databili in un periodo compreso fra il termine del XII secoloed il tardo Cinquecento.La Chiesa <strong>rupestre</strong> <strong>di</strong> Santa LuciaLa chiesa è ubicata sulla pen<strong>di</strong>ce occidentale della gravina. L’ingressoallo spazio interno è garantito tramite una porta architravatasormontata da lunetta posta nel lato meri<strong>di</strong>onale del primo vano,lateralmente rispetto allo sviluppo della chiesa secondo il consuetoorientamento Est-Ovest.L’organizzazione spaziale attualmente esistente, frutto probabilmente<strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> scavo successivi, come testimonia la compresenza<strong>di</strong> spazi modellati secondo <strong>di</strong>versi moduli metrici, vede la presenza<strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong>stinti per <strong>di</strong>mensioni ma tendenti ad una comune formaplanimetrica quadrangolare.Secondo l’interpretazione degli storici e l’ipotesi ricostruttiva dellaprimigenia organizzazione, ai tre vani presenti potrebbero venir associatele funzioni rispettivamente <strong>di</strong> nartece, aula e bema. Il primospazio, con soffitto piano e fornito <strong>di</strong> due nicchie arcuate che presentano<strong>di</strong>verse iscrizioni graffite ed incise, è <strong>di</strong>viso dall’aula tramite unarcone trasversale, impostato su due semipilastri, che funge da <strong>di</strong>aframmatra i vani contigui. L’aula, <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni inferiori, ha lateralmenteuna seduta in pietra che corre lungo le pareti laterali. Infine laprofonda abside, spazio più piccolo e probabilmente sopraelevata inantico, è provvista <strong>di</strong> nicchia con croci incise nella parete fondale evoltata a botte. Assente qualsiasi evidenza relativa all’altare, sicuramentenon addossato alla parete ed andato <strong>di</strong>strutto nel tempo.La Chiesa <strong>rupestre</strong> <strong>di</strong> San GirolamoLa chiesa de<strong>di</strong>cata a San Girolamo è ubicata nella parete Est dellagravina, in posizione inferiore rispetto alle altre della medesimapen<strong>di</strong>ce. Presenta un impianto con forma trapezoidale che si apre aventaglio, con soffitto piano. L’accesso originale, in parte tamponatocon blocchi <strong>di</strong> tufo, si trova in asse con l’abside.Secondo le interpretazioni degli stu<strong>di</strong>osi, la chiesa sarebbe statamancante <strong>di</strong> nartece e l’ingresso aperto <strong>di</strong>rettamente sull’aula, mentrelo spazio prospiciente all’ingresso avrebbe visto la trasformazionedel pronao in area coltivata. L’ipotesi si basa sulla presenzaall’esterno dei resti <strong>di</strong> due arcosoli parzialmente visibili in facciata.Al lato meri<strong>di</strong>onale dell’aula sono presenti due nicchie affrescate,una delle quali è servita in tempi recenti per l’apertura <strong>di</strong> un ulterioreaccesso e per il collegamento <strong>di</strong> uno spazio contiguo sempre ipogeo.Nel lato settentrionale esiste un paraecclesion composto da due spaziseparati da arcate a tutto sesto, che gli storici giu<strong>di</strong>cano come unintervento leggermente posteriore rispetto allo scavo della chiesa.A sinistra dell’ingresso è presente una profonda cisterna, protetta daun muretto, utilizzata in passato per la raccolta e la conservazionedell’acqua. Sopraelevato <strong>di</strong> un gra<strong>di</strong>no e separato da un setto iconostaticoa tre arcate, il bema è costituito da uno spazio allungato in<strong>di</strong>rezione Nord-Sud provvisto <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse nicchie. La nicchia a nordriporta un affresco, solo parzialmente sopravvissuto, raffigurante laVergine con il Bambino, mentre quella opposta solo una traccia dellasinopia preparatoria al <strong>di</strong>pinto.La parete orientale del bema è scan<strong>di</strong>ta da cinque <strong>di</strong>versi spazi: agliestremi sono ubicati una coppia <strong>di</strong> altari inseriti in arcate con ghiera;un’altra coppia <strong>di</strong> nicchie è decorata con alte mense in pietra; al centroè presente un’abside a cameretta, <strong>di</strong> forma trapezoidale e praticabile,situata ad una quota più elevata rispetto allo spazio a<strong>di</strong>acente.Le tre pareti <strong>di</strong> quest’ultima sono occupate da nicchie <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti<strong>di</strong>mensioni; sul fondo ancora rimane lieve traccia <strong>di</strong> un <strong>di</strong>pinto, ormaiperduto.La Chiesa <strong>rupestre</strong> <strong>di</strong> Jazzo RivoltaLa chiesa è situata sulla pen<strong>di</strong>ce occidentale della gravina. L’accessooriginario risulta crollato, determinando la mancanza del prospetto.L’organizzazione dello spazio è frutto <strong>di</strong> almeno tre fasi <strong>di</strong> interventi,che hanno determinato l’impostazione planimetrica che ci sipresenta oggi.Il nartece <strong>di</strong> forma trapezoidale e l’aula con abside quadrilatero,dove è ubicato un altare in pietra e una nicchia con tre croci incise,dovrebbero essere frutto della prima fase <strong>di</strong> escavazione; successivamentevennero completati il paraecclesion ovest ed in seguito i dueambienti <strong>di</strong> quello posto a meri<strong>di</strong>one.Lo stato <strong>di</strong> conservazione del manufatto risulta <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>ocri,a causa principalmente dell’azione erosiva del vento.La Chiesa <strong>rupestre</strong> <strong>di</strong> San NicolaLa piccola chiesa <strong>rupestre</strong> de<strong>di</strong>cata a San Nicola è situata sulla pen<strong>di</strong>ceorientale della gravina. Completamente ipogea ed accessibiletramite una gra<strong>di</strong>nata, presenta un impianto planimetrico quadrilateroirregolare prossimo al trapezio.Il livello originario del suolo è stato variato, cancellando totalmentele evidenze dei sepolcri eventualmente esistenti. Nelle pareti sonopresenti varie nicchie, <strong>di</strong> cui quella posta a oriente assolve la funzione<strong>di</strong> area absidale. In quest’ultima è ancora parzialmente esistenteun altare prismatico in pietra.Di eccezionale valore storico ed artistico il ciclo pittorico presentesulle pareti della chiesa: la Déesis in cui sono riconoscibili il mezzovolumeRicerca_OK_2012-11-15.indd 172 16/11/2012 15:03:03

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