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habitat rupestre.pdf - Società Friulana di Archeologia

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CENSUS OF ROCKY SITES IN THE MEDITERRANEAN AREACRHIMA-CINP project- temporary shelters and underground defensive systems- hypogea with utilitarian functions (barns, baths, animalshelters, etc.)We have excluded underground structures such as burials, hydraulicworks, mining works, transit routes, as well as undergroundmasonry works and the structures that have been buriedby urban growth. This fact gives an idea of the huge workstill to be performed in order to have a complete cognitive pictureof rocky architecture and of artificial cavities in Europeand in the Me<strong>di</strong>terranean basin. The census project just initiatedforms the first step in that <strong>di</strong>rection, and the CRHIMA-CINP project provides an important occasion for confrontation,motivation and progress toward our ambitious goal.For example, the census made by M. Mainetti reports forItaly (see Table 1) 678 rocky sites: in reality, the number ofall Italian sites where artificial cavities are found (therefore,also those not “rocky” in the strict sense) and that have beenreported in the National Cadastre of Artificial Cavities quotedabove, is larger than 4000 (the Cadastre can be consulted onlineat the address: http://catastoartificiali.speleo.it).Translation by Vittoria CaloiCENSIMENTO DEI SITI RUPESTRI NELL’AREA DELMEDITERRANEOLe cavità <strong>di</strong> origine antropica, altrimenti denominate “cavità artificiali”,sono <strong>di</strong>ffuse in tutto il mondo, ma ancora non esiste un repertoriosistematico globale. Limitatamente ad alcune tipologie funzionalia scopi abitativi in senso lato, definite RUPESTRI o TROGLO-DITICHE, la Commissione Nazionale Cavità Artificiali della SocietàSpeleologica Italiana, attraverso un progetto coor<strong>di</strong>nato da MarioMainetti ha prodotto, dagli anni 2000, un primo censimento sulla<strong>di</strong>stribuzione geografica nell’area del Me<strong>di</strong>terraneo delle strutturescavate dall’uomo. Il censimento, ancora ine<strong>di</strong>to ma depositato pressola Commissione Nazionale Cavità Artificiali e <strong>di</strong> cui una sintesiè stata inserita nei supporti <strong>di</strong>dattici promossi dalla Commissionestessa (Bixio R., Galeazzi C. 2007), è finalizzato alla conoscenza deiterritori interessati, con lo scopo <strong>di</strong> favorire la tutela e la valorizzazionedelle architetture ipogee. Questi ultimi, infatti, sono aspetti <strong>di</strong>primario interesse per la Commissione Nazionale Cavità Artificialiche è un organismo della Società Speleologica Italiana composto daricercatori specializzati nella esplorazione, rilievo e documentazionedelle strutture sotterranee artificiali che abbiano valenza storica earchitettonica, comprese dunque anche le opere rupestri.Il progetto prevede <strong>di</strong> estendersi a tutte le tipologie sotterranee antropiche,non limitandosi soltanto a quelle definite “rupestri” in sensostretto.La loro documentazione permetterà <strong>di</strong> riconoscere appienoil ruolo che l’architettura ipogea ha avuto nella storia antica e recentee nello sviluppo culturale dei popoli.ObiettiviCome illustrato dallo stesso ideatore e curatore del censimento edella carta sull’architettura troglo<strong>di</strong>tica nei paesi me<strong>di</strong>terranei, “loscopo del lavoro è <strong>di</strong> definire il più possibile, e nel modo più preciso,l’entità <strong>di</strong> un fenomeno che interessa <strong>di</strong>verse nazioni nel mondo etutti i paesi dell’area. L’abitare in grotta ha, infatti, caratterizzato, e avolte definisce tuttora, intere regioni nel sud dell’Italia ed in Tunisia,Libia, Turchia, Francia e Spagna. Grazie ai testi <strong>di</strong> chi dagli anni’60 ha iniziato a stu<strong>di</strong>arla ed al rinnovato interesse per le architettureecocompatibili, oggi l’architettura scavata è al centro dell’attenzione<strong>di</strong> molti specialisti e, spora<strong>di</strong>camente, del grande pubblico.Numerosi sono gli esempi <strong>di</strong> architetture riconosciute ormai comepatrimonio culturale: le chiese <strong>di</strong> Matera e della Cappadocia, Petra,le abitazioni <strong>di</strong> Matmatah o Gua<strong>di</strong>x fanno ormai parte del nostrosapere. Tuttavia un tessuto <strong>di</strong> centri minori, luoghi <strong>di</strong> culto, sistemi<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, rimane nascosto e corre il rischio <strong>di</strong> essere per sempreperduto. L’idea <strong>di</strong> compilare un elenco, rappresentabile in una cartain cui sia evidente la reale <strong>di</strong>stribuzione delle architettura ipogee,nasce dalla volontà <strong>di</strong> fornire una base <strong>di</strong> dati per chi si occupa, atutti i livelli e con l’approccio <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>sciplina, <strong>di</strong> cavità artificiali.Ma soprattutto questo censimento vuole essere lo strumentoper una tutela che sia <strong>di</strong>ffusa nel territorio e non riduca i monumential livello <strong>di</strong> curiosità o bizzarrie architettoniche né le case a quello <strong>di</strong>degenerazioni insalubri dell’abitare, riconoscendo al troglo<strong>di</strong>tismo ilruolo che ha avuto nella nostra storia per capire se, e come, possa farparte anche del nostro futuro” (Mainetti M., 2008).CriteriIl censimento è stato realizzato sia raccogliendo dati presenti nellabibliografia internazionale, sia inserendo informazioni ine<strong>di</strong>te provenientida segnalazioni fornite a seguito <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca sul territoriosvolti <strong>di</strong>rettamente dalla Commissione Nazionale Cavità Artificialio attraverso indagini autonome promosse da équipe affiliate,o raccolte tramite attività coor<strong>di</strong>nate da altri soggetti. Tale lavoro, adoggi, ha permesso <strong>di</strong> raccogliere una rilevante documentazione su1.943 siti rupestri <strong>di</strong>stribuiti in 31 paesi dell’area me<strong>di</strong>terranea (Tab. 1).In questa prima fase del progetto <strong>di</strong> censimento, le <strong>di</strong>fferenze sul numerodei siti segnalati per ciascuna nazione <strong>di</strong>pende non tanto dallaeffettiva consistenza delle opere rupestri realmente esistenti in ognipaese, ma è influenzato dalla <strong>di</strong>sponibilità e dal tipo <strong>di</strong> dati reperiti.Tale fatto implica, ovviamente, che alcune aree dove le indagini sonostate maggiormente sviluppate, o per le quali è stato possibile unmigliore accesso alle fonti documentarie, risultino sovra-rappresentaterispetto ad altre regioni che, certamente, contengono altrettantetestimonianze <strong>di</strong> civiltà <strong>rupestre</strong> se non ad<strong>di</strong>rittura in numero piùelevato. Significativo è il caso <strong>di</strong> Armenia e Georgia, terre ricchissime<strong>di</strong> cavità artificiali che, non essendo state ancora oggetto <strong>di</strong>programmi <strong>di</strong> ricerca specifici, sono al momento scarsamente rappresentate.La mancanza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> per alcune aree e, <strong>di</strong> contro, l’intensaattività svolta in altri territori, pertanto, <strong>di</strong>storce fortementel’insieme dei dati allo stato attuale del censimento. Importante sottolineare,inoltre, quale sia stata la scelta generale adottata nella definizione<strong>di</strong> “sito <strong>rupestre</strong>”, fattore che influisce notevolmente nellaregistrazione dei dati e sulle quantità riportate nel censimento. Ognisito in<strong>di</strong>vidua un inse<strong>di</strong>amento <strong>rupestre</strong>, considerato nell’insieme <strong>di</strong>tutte le cavità ad esso inerenti. Ad esempio, i Sassi <strong>di</strong> Matera sonostati censiti come un solo sito nonostante siano composti da migliaia<strong>di</strong> abitazioni scavate nel tufo sud<strong>di</strong>vise in <strong>di</strong>verse unità e complessi.Naturalmente, un sito può corrispondere anche a una singola struttura<strong>rupestre</strong> quando questa è isolata nel territorio.Le schedeIl progetto <strong>di</strong> censimento ha visto la elaborazione <strong>di</strong> apposite schede,composte da <strong>di</strong>fferenti voci, da compilare per ciascun sito in<strong>di</strong>viduato.Per ogni località inserita è pertanto <strong>di</strong>sponibile una serie <strong>di</strong>informazioni tra cui localizzazione, tipologia delle cavità artificialipresenti nel sito, bibliografia <strong>di</strong> riferimento.Oltre alle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> base utili all’inquadramento delle strutturecensite, le schede presentano pure la possibilità <strong>di</strong> inserire osservazionisulla funzione originaria dell’opera registrata, sul suo even-volumeRicerca_OK_2012-11-15.indd 92 16/11/2012 15:01:43

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