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Anno XIII - n. 2 - Giugno 2009 - Società Friulana di Archeologia

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sezione isontinai castellieri del monfalconeseIn epoca preromana, la presenzaumana sul Carso gorizianoè abbondantementetestimoniata a partire dalla me<strong>di</strong>aEtà del Bronzo e fino a tuttal’Età del Ferro, fino a sfumareall’interno del mondo romano.Sono stati identificati ben quattor<strong>di</strong>cicastellieri tra Gorizia e ilCarso monfalconese e altri ancoragiacciono al<strong>di</strong>là del Vallonein territorio sloveno. La datazioneassoluta <strong>di</strong> questi antichicentri abitati è <strong>di</strong>fficoltosa e sibasa essenzialmente sulle informazionidesunte dallo scavodel castelliere <strong>di</strong> Slivia (Duino-Aurisina). Grazie alla comparazionedei reperti si può fissare lafase iniziale della cultura dei castellieri,detta anche castricola,verso il 1400 a.C. (me<strong>di</strong>a età delbronzo) ed una seconda fase chea partire dalla prima età del ferrosi protrae fino all’epoca romana,pur mostrando una scarsità <strong>di</strong> traccearcheologiche a partire dal IV a.C.. Ladatazione relativa degli abitati e dellenecropoli si basa sulla tipologia dei manufattifittili (ad es. anse e orli delle ceramiche)e ancor <strong>di</strong> più sull’evoluzione<strong>di</strong> quelli metallici (ad es. fibule).Quanto all’appartenenza etnico-linguisticadella civiltà castricola possiamoavanzare poche e vaghe ipotesi. Mentrela prima fase (bronzo) si denota per unapeculiare tipologia <strong>di</strong> ceramiche, <strong>di</strong>versaad esempio da quelle del Carso triestinoo istriano, la prima età del ferro è caratterizzatada una penetrazione della civiltàhalstattiana sudestalpina e istro-giapi<strong>di</strong>ca,mentre in un secondo momentoavviene la penetrazione della componentepaleoveneta che caratterizza fortementel’ultima fase dei castellieri.Un percorsoPartenza: Monfalcone, via Salita TommasoMocenigo - parcheggio oltre ilsottopassaggio ferroviario (parcheggioincusto<strong>di</strong>to).Sentieri: sentieri minori e <strong>di</strong>ramazionidel n.84Tempo <strong>di</strong> percorrenza: 90 minuti (solaandata / con due automobili)Arrivo: Monfalcone, via dei CastellieriIl Castelliere della Rocca - Q.88Imboccato il sentiero (non numerato) sirisale tenendo il colle della Rocca sullaCastelliere <strong>di</strong> Monfalcone.Castelliere delle Gra<strong>di</strong>scate.propria sinistra fino a giungere all’incrociocon uno stretto sentiero che si <strong>di</strong>rigeverso sinistra (ovest) in mezzo a unboschetto misto <strong>di</strong> roverella e pino nero.Il sentiero costeggia i resti <strong>di</strong> una trinceae risale fino a intersecare la maceriadel vallo settentrionale del castelliere.Si seguono le evidenti macerie versosinistra in modo da percorrere in sensoorario un tratto della cinta preistorica finoall’esaurimento dello stretto sentiero.A questo punto si segue il recente valloche circonda la Rocca fino a sbucaresull’ultimo tratto <strong>di</strong> strada asfaltata chein breve porta alla spianata interna dellaRocca.Le strutture del castelliere originarionon sono ormai riconoscibili senon nel perimetro e nelle abbondantimacerie <strong>di</strong> cui sopra. Lefortificazioni e i valli me<strong>di</strong>oevalie i massicci sconvolgimenti dellaGrande Guerra hanno completamentemo<strong>di</strong>ficato la morfologiaoriginale del posto. Primadella guerra l’archeologo triestinoCarlo de Marchesetti (I castellieri<strong>di</strong> Trieste e della regioneGiulia, 1903), primo stu<strong>di</strong>oso<strong>di</strong> questi castellieri, riconobbeancora un tratto della secondacinta ora del tutto scomparsa.In generale i reperti rinvenutisu questo castelliere sono moltoscarsi e comunque più consistentiper l’età del ferro. Dallacima della Rocca buon panoramasulla città <strong>di</strong> Monfalcone esulla costa. Verso occidente sisusseguono le quote Q.61 e Q.60Forcate e San Polo.Il castelliere delle Forcate - Q.61Alla prima curva scendendo per la stradaasfaltata della Rocca si imbocca unsentiero sulla destra. Dopo aver passatoun boschetto <strong>di</strong> acacie il sentiero sifa strada in zona aperta e si <strong>di</strong>rige versoun’isolata roverella e oltrepassa una trincea.Dopo aver oltrepassato alcuni affioramenti<strong>di</strong> lastre e i resti <strong>di</strong> costruzionidella Grande Guerra, si incontra unastrada forestale e la si percorre per pochimetri in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Monfalcone fino aprendere sulla destra il sentiero n.84 cherisale dal lato settentrionale la Q.61.Da questo castelliere provengono scarsireperti tutti riconducibili all’età del ferroavanzata. Oggi sono riconoscibili lemacerie <strong>di</strong> soli tre lati del vallo originario.È probabile che questo castellieresia stato solamente un ampliamento tardo<strong>di</strong> quello principale <strong>di</strong> San Polo.Il castelliere delle Gra<strong>di</strong>scate o <strong>di</strong>San Polo - Q.60Visitato il castelliere si segue in <strong>di</strong>scesa ilsentiero n.84 che oltrepassando una trinceae passando accanto a quattro massiaffioranti si porta in prossimità <strong>di</strong> unacaratteristica rottura <strong>di</strong> faglia e <strong>di</strong> unadolina. Si giunge quin<strong>di</strong> alla base deglisfasciumi della cinta esterna del castellieredelle Gra<strong>di</strong>scate o <strong>di</strong> San Polo. Sirisalgono le imponenti macerie della primacinta per raggiungere in breve l’intersezionecon il vallo più interno fino4

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