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ANNO X - n. 2 - Giugno 2006 - Società Friulana di Archeologia

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Storia della monetazione regionalea cura <strong>di</strong> Giorgio CerasoliI MEDAGLIONI DELLA ZECCA DI AQUILEIA(Parte prima:Bollettino n. 1 - Anno X - Marzo <strong>2006</strong>)p a r t e s e c o n d aCOSTANTE augusto 337-350Multiplo d’oro <strong>di</strong> grammi 8,85.Anno 337-340Al dritto: busto dell’imperatore drappeggiato;al rovescio: l’imperatore rivolto a sinistracon stendardo incoronato dalla Vittoria.LA STORIAIcinque personaggi destinati asuccedergli non riuscivano adaccordarsi sulla spartizionedell’impero, ma i tre figli <strong>di</strong> CostantinoI (Costanzo II, Costantee Costantino II) erano d’accordosu un punto, ossia sulla necessità<strong>di</strong> escludere dal governo dell’imperoDelmazio ed Annibaliano,nipoti del defunto Costantino I. Idue vennero trucidati durante untumulto militare e così, liberata lascena politica dai due scomo<strong>di</strong> intrusi,i tre fratelli, figli <strong>di</strong> CostantinoI, nel settembre del 337 si feceronominare augusti dal senatoe si sud<strong>di</strong>visero l’impero.Costante II fece la parte del leoneed ottenne, tra l’altro, Costantinopoli,al momento la città piùimportante dell’impero. Costante,<strong>di</strong> soli quin<strong>di</strong>ci anni, oltre aiterritori avuti in ere<strong>di</strong>tà (Italia, Illirio,Africa, Macedonia e Acaia)si appropriò anche dei domini <strong>di</strong>suo fratello Costantino II (Gallie)ucciso per mano dei soldati <strong>di</strong>Costante presso Aquileia.A questo punto i due imperatoriCostante e Costanzo II cominciaronoa rivaleggiare tra loro sia permotivi religiosi, ma anche e soprattuttoeconomici.Nel gennaio 350 una congiura<strong>di</strong> palazzo provvide ad eliminareCostante e venne proclamatoimperatore Magnenzio, un comandante<strong>di</strong> milizie barbariche,il quale entrò subito in rotta <strong>di</strong>collisione con Costanzo II chelo attaccò nell’attuale Ungheriasconfiggendolo ed obbligandolo asuicidarsi assieme al fratello Decenzio,mentre Costanzo II entravain Aquileia da vincitore.Così l’impero fu nuovamente riunitoda un unico imperatore CostanzoII che era privo <strong>di</strong> successorie perciò decise <strong>di</strong> proclamarecesari Gallo e Giuliano, lontaniparenti del defunto Costantino I“il Grande”.Gallo, ancora giovanissimo, s’inse<strong>di</strong>òad Antiochia ma ebbe vitabreve in quanto Costanzo II, accortosi<strong>di</strong> aver eletto un incapace esanguinario, lo convocò a Pola e louccise.Giuliano, pure lui giovanissimocesare, imparò subito l’arte dellaguerra sconfiggendo i Franchi chesi erano spinti oltre il Reno e ristabilìl’autorità imperiale sulla Britannia.Subito dopo Giuliano vennea <strong>di</strong>verbio con Costanzo II, ma nonsi giunse alla guerra in quanto quest’ultimomorì all’improvviso. Giulianorimase così unico imperatoreed ebbe il titolo <strong>di</strong> “Apostata” inquanto si oppose al cristianesimo,che si stava ormai affermando, efavorì gli antichi culti pagani. Eglimorì, trafitto da una freccia, pressole rive del fiume Tigri, durante unaspe<strong>di</strong>zione militare.L’esercito elesse allora imperatoreValentiniano, un generale originariodella Pannonia, che associò alcomando il fratello Valente, al qualenel 364 cedette Costantinopolicon le province orientali. Ambedueebbero subito problemi con generaliche si autoproclamavano imperatorie con gli insorti nelle Gallie.Nel 375 Valentiniano morì improvvisamentee gli successe ValentinianoII, mentre Valente manteneva lametà orientale dell’impero con Costantinopoli.Quest’ultimo dovetteaccorrere ad Adrianopoli dove eraavvenuta un’invasione <strong>di</strong> Goti e quivenne sconfitto e morì.Sembrò allora che tutto dovessecrollare in quanto l’impero avevaperduto oltre all’esercito anche l’im-peratore. Il giovane ValentinianoII, guidato dall’esperto Grazianoin<strong>di</strong>viduò in un generale spagnolo<strong>di</strong> 33 anni, Teodosio, l’uomo chepoteva salvare la situazione edoccupare Adrianopoli.In realtà egli riuscì a salvarel’oriente ma un nuovo pericoloveniva ora da occidente, dove ungenerale <strong>di</strong> nome Massimo ucciseGraziano e senza prendere il titolo<strong>di</strong> imperatore esercitò il poteresulla Britannia, sulle Gallie e laSpagna.Poi si avvicinò all’Italia dove sitrovava il <strong>di</strong>ciottenne ValentinianoII che fuggì oltre l’Adriatico.Tra Massimo e Teodosio, ambeduealla testa <strong>di</strong> truppe <strong>di</strong> originegota e franca, si arrivò benpresto allo scontro e Massimo fubattuto una prima volta a Emona(l’o<strong>di</strong>erna Lubiana) ed in seguitoad Aquileia, dove venne catturatoe decapitato.Valentiniano II fu ricollocato sultrono imperiale ma nel 392, dopoquattro anni <strong>di</strong> relativa pace, venneucciso da generale Arbogaste,il quale fece proclamare imperatoreEugenio, un professore <strong>di</strong>retorica.Teodosio dovette così organizzareuna seconda spe<strong>di</strong>zione in Italia elo scontro ebbe luogo nei pressi<strong>di</strong> Castra (Aidussina), sulle rivedel fiume Frigidus (l’attuale Vipacco).La battaglia ebbe ancheconnotazioni religiose in quantoal cristiano Teodosio si opponevail pagano Arbogaste. La vittoria<strong>di</strong> Teodosio fu schiacciante ed Arbogastesi suicidò. Eugenio, presoprigioniero, né seguì l’esempio.Una leggenda narra che durantela battaglia improvvisamente sialzò la “bora” che abbattè le suefortissime folate sui soldati <strong>di</strong>Arbogaste con una violenza taleche essi non poterono lanciareproficuamente i loro dar<strong>di</strong> e giavellotti.(continua nei prossimi numeri coni capitoli: Il significato dei “Medaglioni”ed i “Ritrovamenti”)

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