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Arti e mestieri: il gusto dell'artigianato - The Venice International ...

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[211] La collezione di tessutiantichi del padre di Mariano.tutta Europa. O ancora altre sue frag<strong>il</strong>i e delicatelampade di diverse fogge, Cesendello,Sherazade, Saturno, quest’ultima creata per<strong>il</strong>luminare le sale da gioco dell’Hotel Excelsiordel Lido di Venezia negli anni venti. Sonolampade a sospensione in garza di setasostenute da una struttura metallica o in legno,dove la trasparenza della seta permette <strong>il</strong> passaggio di una lucesoffusa e ovattata che proietta nell’ambiente i disegni decorativi,stampati a mano con motivi orientali.Disegna e brevetta personali marchi d’impresa in Italia, Franciae Germania nel 1909, nel 1911, nel 1912, nel 1928 e nel 1933,brevetti che successivamente verranno estesi a molti altri paesi. Trai suoi progetti vi sono anche mob<strong>il</strong>i, librerie e cassettiere con chiusurea scomparsa, che se nascono forse per ricerche più private edesigenze personali, sono anch’esse brevettab<strong>il</strong>i e riproducib<strong>il</strong>i. Neglianni trenta disegna un cavalletto mob<strong>il</strong>e a più ripiani circolari,dotato di una lampada a luce indiretta, diffusa e orientab<strong>il</strong>e daadottarsi per pittori e restauratori, e nel 1945 deposita un brevettoper un “Cavalletto per pittura con telaio porta quadri mob<strong>il</strong>e edequ<strong>il</strong>ibrato”. Senza dubbio però, le idee e le sperimentazioni di Fortunyche offrono maggiori spunti d’interesse e che investono fortementeanche la decorazione legata alle arti applicate, sono quellerelative alla produzione di tessuti e abiti.Agli esordi delle creazioni tess<strong>il</strong>i,siamo nel 1906-1907, <strong>il</strong> “dispositivoteorico” di Mariano funziona per reminiscenzed’immagini, per sovrapposizionedi racconti, ricordi e documentidelle collezioni tess<strong>il</strong>i del padree della madre Cec<strong>il</strong>ia, con i libridi repertazione archeologica (scavi diEvans e Mosso a Creta) e la culturadell’antico. Un esame dei disegni edei motivi tess<strong>il</strong>i, rivela infatti fonti d’ispirazione della cultura greca-minoica,dei motivi decorativicopti, del Medio Oriente – Persia,Turchia, Bisanzio – e dell’arte ispano-morescafino all’Estremo Oriente(Cina, Giappone); le stesse fogge di[210] La lampada Cesendello ideata dopo <strong>il</strong> 1909.[212-213] Due motivi decorativi diFortuny per la stampa su tessuto.[214] L’atelier Fortuny all’Esposizione diParigi del 1911.scialli, abiti e costumi ne rafforzanol’idea. I p a t t e r n decorativi dei K n o s s o se dei D e l p h o s, delle a b a y a s e delled j e l l a b b a, dei b o u r n o u s e delle tuniche,delle casacchine e delle mantelle, dei teli e delle stoffe d’arredoin seta, velluto e cotone, sono concepiti dall’artistain strettissima correlazione con leforme e i colori degli abiti e dei tessuti aiquali sono destinati; a volte arricchiti, per iD e l p h o s, da accessori come cinture, perline inpasta vitrea, cordoncini o per gli scialli K n o s -s o s, da fermagli spiraliformi in metallo.Il successo che lo accompagna è conclamato in molte esposizionidi tutto <strong>il</strong> mondo e numerosi saranno i premi, le medaglie e i riconoscimentiche gli verranno assegnati come, ad esempio, in occasionedell’Esposizione delle <strong>Arti</strong> Decorativeal Pav<strong>il</strong>lon de Marsan delLouvre a Parigi nel 1911, nel 1923 aBarcellona, nel 1925 a Madrid e infineall’Esposizione delle <strong>Arti</strong> Decorativee Industriali Moderne di Parigi,sempre nel 1925.Nella sua fastosa eleganza Fortuny è molto conservatore, ma ènel suo essere d e s i g n e r, piuttosto che rientrare nelle classificazioni dist<strong>il</strong>ista, di creatore di moda, che si riafferma <strong>il</strong> forte ruolo d’innovazioneche egli presenta in questo campo. Nonostante nella creazionedella maggior parte dei motivi decorativi vi sia la tendenza a volgerelo sguardo al passato, nel progettare le sue creazioni egli è anchemolto attento al <strong>gusto</strong> contemporaneodell’epoca. Prova inconfutab<strong>il</strong>esono alcuni disegni per matricida stampa di segno geometrico, alcunidi derivazione Jugendst<strong>il</strong> o altriancora di st<strong>il</strong>izzazione floreale giapponeseo di motivi provenienti dalCentro America e dall’Oceania, tuttoraestremamente moderni. Le ma-[215] Matrice per stampa.trici costituiscono indubbiamente un c o r p u s eccezionale e rappresentanoun autentico “dizionario” del linguaggio artistico di Fortu n y, assolutamente indispensab<strong>il</strong>e per comprendere le modalitàdella sua ricerca e più in generale del suo operare. Altrettanto r<strong>il</strong>evanteè l’impiego della fotografia per gli studi e i progetti. Fortunysi affida a questo mezzo meccanico per costituire un poderoso repertorioiconografico da dove attingere ispirazione per i modelli decorativiche via via elabora e compone in maniera quasi maniacale.Il paradigma della ricerca fortunyana si può ricercare in quattropunti fondamentali: la rivisitazione dell’antico, la st<strong>il</strong>izzazione deimotivi iconografici, l’arte della decorazione a impressione grazie all’impiegodi preziosi tessuti e delle rare materie coloranti, e infine,la sua affascinante concezione d’interazionecromatica del colore. In un’armoniosa intonazionedi tinte e sfumature, accentuatedalla creazione di giochi luminosi e riflessi,artefici di pure emozioni l’artista-artigianoci restituisce i colori della sua tavolozza dipittore trasmigrati sulle sete e sui velluti.Vi è più di una “sensazione”: in queste“narrazioni” Fortuny sembra voler ribadire<strong>il</strong> suo attestarsi su posizioni anteriori almoderno design formulando un ideale di negazione della sintesi hegeliananon contro <strong>il</strong> moderno ma, nello spirito di Schopenhauer,come sua “macchina” fondante, o essere, comeafferma Sergio Polano, “artista più cheprogettista delle arti applicate, nella necessitàdell’ornamento”. E nella lettura dellasua opera vi sono dei segni più che tangib<strong>il</strong>idi tutto ciò.[216-217] Abito Delphos e, in alto, telo di velluto.

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