Arti e mestieri: il gusto dell'artigianato - The Venice International ...
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Autunno a Palazzo FortunyMuseo Fortuny, fino al 9 gennaioS<strong>il</strong>enzi, natura, meditazione, tempo: intorno a queste suggestionisi articola la vasta offerta di Palazzo Fortuny per la stagioneespositiva d’autunno. Come sempre <strong>il</strong> genius loci e lospirito di Mariano aleggiano su interventi di artisti di oggi, che lavoranonel museo rendendogli omaggio e riprendendone l’attitudinesperimentale.Gli spazi al pianoterra ospitano Nuala Goodman con i suoiGardens. Al primo piano nob<strong>il</strong>e, nello spazio dedicato alle collezioni,ai tessuti, ai dipinti e all’ineguagliab<strong>il</strong>e atmosfera fortuniana,convivono diverse proposte: la grande vetrina-armadio del saloneospita Unicum. Gioielli e argenti 2000-2010 di Alberto Zorzi mentredue sale laterali sono la sede espositiva preziosa e autonoma, interamentededicata ai S<strong>il</strong>enzi di Giorgio Morandi.Lungo tutto <strong>il</strong> piano, inoltre,continua la mostra Mariano Fortunyla seta e <strong>il</strong> velluto che presenta unapreziosa serie di Delphos, i leggendariabiti plissé di Fortuny, completatada cappe, mantelli, costumi e accessori,provenienti dalle collezioni privateamericane di Keith H. Mc Coye della famiglia Riad che tornano “acasa” nel laboratorio in cui furonorealizzate.Il secondo piano è dedicato alle opere di Marco Tirelli mentre alterzo piano trovano spazio due proposte: Altre nature di Giorgio Vigna,nello spazio w a b i - s a b i, e My W<strong>il</strong>d Places di Luca Campigotto.Nuala Goodman. GardensCombinando pittura, design e moda, Nuala Goodman reinterpretamob<strong>il</strong>i, oggetti, tappeti con le sue stoffe floccate erifinite a mano. La floccatura è una lavorazione che consentedi ottenere un effetto velluto su superfici diverse, mediante l’applicazionedi altre fibre, con particolari esiti e disegni. I tessuti diNuala, lavorati con uno straordinario senso del colore, abbinanomateriali diversi in un insieme armonioso di vere e proprie installazionicreate per <strong>il</strong> museo, in cui sedersi, osservare e scoprire.Gardens si svolge lungo un percorso che inizia “attraverso degliarmadi” che espongono vestiti, cappotti e scarpe dipinti a mano. Èun omaggio alla Mostra del Cinema con un riferimento esplicito aun f<strong>il</strong>m nel quale un armadio porta in un mondo pieno di suggestione,meraviglia e fantasia. Negli ambienti si sv<strong>il</strong>uppano vari con -cept idea e ognuno racconta una storia legata a un tessuto, svelandol’emozione della materia e mostrandola tecnica usata per l’effettotatt<strong>il</strong>e che si vuole raggiungereattraverso i tessuti.[9] Nuala Goodman mentre realizzala floccatura.[8] La mostra La seta e <strong>il</strong>velluto ospitata al primo piano.Un percorso espositivo diverso e intrigante per <strong>il</strong> visitatore chepuò ammirare anche i celebri Portraits from M<strong>il</strong>an, la serie di ritratti di grandi creativi, icone del mondo dell’arte, del design, della fotografiae della moda, come <strong>il</strong> designer Ettore Sottsass, lo st<strong>il</strong>istaPaul Smith, l’architetto Luca Scacchetti, <strong>il</strong> fotografo Santi Caleca.La particolarità di queste opere è lo sv<strong>il</strong>uppo di una tridimensionalitàottenuta mediante interventi di floccatura.BREVE PROFILO BIOGRAFICONata a Dublino nel 1962, si è diplomata nella sua città natale alNational College of Art and Design. Nel 1984 si trasferisce in Italia,inizialmente per collaborare con lo studio di Ettore Sottsass, eda allora vive a M<strong>il</strong>ano. I suoi lavori e progetti combinano pittura,design e disegno tess<strong>il</strong>e; fra essi si ricordano <strong>The</strong> Irish Chair (1988-1990), Painted Boxes (1993), entrambi realizzati insieme all’ebanistalondinese James Howett, e l’orologio Eve Watch (1995) ancoraoggi ricercato pezzo da collezione. Tra <strong>il</strong> 1984 e <strong>il</strong> 1990 disegna anchenumerosi tessuti per le aziendepiù prestigiose e allestisce diversemostre: nel 1988 partecipa a unacollettiva alla Kerlin Gallery di Dublinomentre nel 1995 è protagonistadi due personali: una a Dublino,l’altra a M<strong>il</strong>ano.Alla ricerca di nuovi sbocchicreativi, nel 1996 interrompe <strong>il</strong> suopercorso di pittrice per fondare insiemea Paolo Giordano I+I, aziendache progetta oggetti e tessuti prevalentementerealizzati in India e Ne-[10] Dettaglio di floccatura.pal ut<strong>il</strong>izzando tecniche artigianali tradizionali. Del 2008 è la seriePortraits from M<strong>il</strong>an e la collettiva alla Royal Hibernian Accademydi Dublin dove viene richiamata anche l’anno dopo.Alberto Zorzi. UnicumGioielli e argenti 2000-2010Settantaquattro opere uniche: gioielli-scultura – creati conoro, argento, pietre preziose, pittura a olio – di cui sei grandiargenti che, a prima vista, sembrano opere solo da osservarementre invece nascondono una funzione “rivelandosi” quali vasi,portafrutta, centrotavola. Sono lavori dell’ultimo decennio, sceltiespressamente dall’artista per porsi in relazione con <strong>il</strong> luogo, lo spazio,gli oggetti, gli abiti e i tessuti del Museo Fortuny.Alberto Zorzi è uno scultore che ha convertito la propria vocazioned’inventività plastica entro la dimensione del gioiello. Comeafferma Enrico Crispolti nel catalogo, le sue sono sculture da indossareentro <strong>il</strong> cui patrimonio iconicole suggestioni sono molteplici,sempre meno formali e sempre piùcomportamentali, cercando di connettere<strong>il</strong> flettersi strutturale e <strong>il</strong> di-[11] Dettaglio di collana con pendente.