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Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf

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Lui annuì. Si avviarono lungo le ampie vie quasi deserte. La notte si<br />

stendeva immensa sopra i lampioni stradali, i colossi di Manhattan, intorno<br />

a loro, erano scuri e grandi come montagne nella notte. Si scorgeva solo<br />

qualche automobile e qualche pedone. Corinth pensò che quanto era avvenuto<br />

a New York era il simbolo di quel che era successo al mondo.<br />

«Come va il lavoro di Sheila?» chiese Helga.<br />

Corinth aveva procurato alla moglie un'occupazione al centro di assistenza,<br />

nella speranza che le sollevasse il morale. Si strinse nelle spalle,<br />

senza rispondere. Preferiva esporre il viso alla brezza che soffiava leggera<br />

tra i grattacieli bui. Helga si adeguò al suo silenzio, pronta ad assecondarlo<br />

appena avesse sentito il desiderio di parlare.<br />

La tenue luce di una modesta scritta al neon indicò loro che erano giunti<br />

al Roger. Aprirono la porta e si trovarono immersi in una debole luce azzurrognola<br />

e riposante. "Bell'effetto" pensò Corinth. "Chissà come sono<br />

riusciti a ottenerlo!" In un attimo capì che si basava sul nuovo principio di<br />

fluorescenza. Forse un ingegnere aveva improvvisamente deciso di fare il<br />

ristoratore.<br />

Nella sala, la distanza tra i tavoli era maggiore del consueto. Corinth osservò<br />

anche la strana e insolita disposizione a spirale dei tavolini: serviva<br />

ad abbreviare il percorso dei camerieri, nella media, dalla cucina ai clienti.<br />

Ma quella che li raggiunse era una macchina montata su ruote di gomma;<br />

l'apparecchio tese loro un notes e una penna con cui scrivere gli ordini.<br />

Nel menu non c'erano molti piatti di carne - c'era ancora qualche razionamento<br />

del cibo - ma Helga affermò che la suprème di soia era deliziosa e<br />

Corinth la ordinò per entrambi. Presero anche un aperitivo.<br />

Toccarono tra loro i bicchieri. Lei lo fissava con serietà e attendeva che<br />

parlasse.<br />

«Alla tua» disse Peter.<br />

«Alla tua» rispose lei. E aggiunse, con aria pensosa: «Temo che i nostri<br />

discendenti non comprenderanno i nostri antenati. Tutta la nostra eredità<br />

barbara sarà solo una parola per loro, vero? Quando penso al futuro, a volte<br />

sento freddo.»<br />

«Anch'io.» Sapeva che Helga parlava così per metterlo a suo agio e<br />

permettergli di dare voce alle preoccupazioni.<br />

Una piccola orchestra raggiunse il palco. Peter riconobbe in mezzo a loro<br />

tre uomini che conosceva, i quali, prima del cambiamento, erano musicisti<br />

famosi. Suonavano gli strumenti del passato, a corda, alcuni flauti e<br />

una tromba, ma ce n'erano anche dei nuovi. Be', finché non fossero ritorna-

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