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Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf

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pazzia. Se tu diventassi pazza...» Si interruppe. Impensabile.<br />

«Lo so, lo so» disse lei. «So quanto sia giusto ciò che mi dici, Peter.<br />

Tienimi stretta.»<br />

«E saperlo non ti aiuterà...» Corinth si interruppe ancora, chiedendosi se<br />

gli ingegneri sarebbero mai riusciti a stabilire il punto di rottura dei nervi<br />

umani. Quanto a lui, era ormai tentato di gettare la spugna.<br />

11<br />

L'estate stava per finire e il pianeta ruotava verso l'inverno. In una tiepida<br />

sera di fine settembre, Mandelbaum sedeva dinanzi alla finestra con<br />

Rossman, scambiava con lui poche parole a bassa voce. La stanza era a luci<br />

spente, piena della notte. Lontano, sotto di loro si vedeva Manhattan che<br />

luccicava di punti luminosi, non il lampeggiare dei neon e i lampioni stradali<br />

di un tempo, ma le lampadine di un milione di case. In alto si scorgeva<br />

una fetta di cielo dalla luminosità azzurrognola e tremolante. L'Empire<br />

State Building era sormontato da una sfera incandescente come un piccolo<br />

sole posatosi lassù; la brezza notturna odorava lievemente di ozono. I due<br />

uomini sedevano tranquillamente, riposando e fumando del tabacco che<br />

ormai si trovava facilmente negli spacci al minuto; Mandelbaum fumava la<br />

pipa e Rossman la sigaretta, e le loro braci sembravano occhi roventi nella<br />

semioscurità della stanza. I due uomini attendevano la morte.<br />

«Tua moglie» disse Rossman in tono di bonario rimprovero. (E il suo<br />

pensiero poteva essere tradotto così: Tuttora non capisco perché non hai<br />

informato tua moglie, e non sei rimasto con lei questa notte. Potrebbe essere<br />

l'ultima notte della vostra vita.)<br />

«Lavoro, città, tempo» rispose in tono vago e con la solita alzata di spalle<br />

il sindacalista (e voleva dire: Entrambi abbiamo il nostro lavoro da fare,<br />

lei al centro di ristoro e io qui alla difesa. Non l'abbiamo neppure comunicato<br />

ai cittadini, né tu, né io, né i pochi altri che ne sono al corrente. È stato<br />

meglio non farlo, vero?) Rifletté. "Non avremmo potuto farli evacuare,<br />

non ci sarebbe stato un posto dove mandarli, e lo stesso fatto di compiere<br />

un tentativo avrebbe costituito una traccia per il nemico, un invito a farci<br />

colpire immediatamente con i missili. O siamo in grado di salvare la città o<br />

non lo siamo; attualmente non c'è altra cosa da fare, tranne che attendere e<br />

vedere se le difese funzionano. (E poi si sarebbe spaventata troppo, la mia<br />

Sarah; si sarebbe preoccupata per me, per i figli e per i nipoti. No, lasciamo<br />

che accada ciò che deve accadere, in un modo o nell'altro. Comunque,

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