Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf
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«Non so che cosa avrei fatto se avessi tardato ancora a tornare» rispose<br />
la donna, con voce afona.<br />
Continuarono a parlare secondo il nuovo sistema di parole e gesti legati<br />
tra loro, di tono e silenzi, e di ricordi condivisi che era diventato ormai il<br />
loro modo caratteristico per intendersi.<br />
«Ho pensato troppo» disse Sheila. «In questi ultimi tempi pensiamo tutti<br />
troppo.» (Aiutami, amore mio! Sto perdendomi nelle tenebre e solo tu puoi<br />
aiutarmi.)<br />
«È necessario che ti abitui al nuovo stato» rispose lui, preoccupato.<br />
(Come posso aiutarti? Le mie mani cercano di prenderti ma si chiudono sul<br />
vuoto.)<br />
«Tu sei forte...» gridò lei. «Dammi la tua forza!» (Provo incubi ogni volta<br />
che cerco di dormire. Mi sveglio e vedo il mondo e gli esseri umani come<br />
se svanissero nel freddo e nel nulla, nel nulla oltre ogni limite. Non<br />
posso resistere a quella visione.)<br />
Stanchezza. Disperazione. «Non sono forte» rispose Peter. «Cerco semplicemente<br />
di andare avanti in qualche modo. È ciò che devi cercare di fare<br />
anche tu.»<br />
«Sta' vicino a me, Peter!» "Un'immagine paterna." «Tienimi stretta» bisbigliò<br />
Sheila. Si stringeva disperatamente a lui come se trovasse una protezione<br />
contro la tenebra che la circondava, contro il vuoto che sentiva<br />
dentro, e contro i fantasmi che le affioravano attorno. «Non mi lasciare andar<br />
via, mai!»<br />
«Sheila» disse lui. (E anche: tesoro, moglie, amante, compagna.) «Sheila,<br />
devi resistere; tutto ciò è dovuto semplicemente alle accresciute facoltà<br />
della mente, che ti permettono di visualizzare meglio i sogni e di ricordare<br />
i particolari che tu stessa hai creato. Non è nient'altro che questo.»<br />
«Ma mi stanno cambiando, Peter!» Corinth intuì nel suo tono il terrore<br />
della morte; Sheila cercava di vincerlo ma nello stesso tempo ne era attirata.<br />
«E dove è andato a finire il mondo creato da noi? Dove sono i nostri<br />
progetti, le nostre speranze, la nostra unione?»<br />
«Non possiamo riaverli» rispose lui. Senso di vuoto, irrevocabilità.<br />
«Dobbiamo superare la crisi coi mezzi di cui disponiamo.»<br />
«Lo so, lo so, ma io non ne sono capace!» Sulle sue guance continuavano<br />
a scorrere le lacrime. «Oh, Peter, adesso mi viene da piangere soprattutto<br />
per te.» (Forse, se questo continuerà, non proverò più nemmeno amore<br />
per te.) «Più per te che per me.»<br />
Corinth cercò di mantenersi calmo. «Fuggire troppo dalla realtà causa la