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Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf

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tranquilla; la guerra tra bande fra i portuali e i dinapsichisti, soffocata due<br />

settimane prima, era stata l'ultima esplosione di violenza. Il cibo era ancora<br />

razionato, ma la gente aveva ripreso a lavorare e non c'era più il rischio di<br />

morire di inedia.<br />

Corinth parcheggiò dietro la sua abitazione e si portò all'ingresso principale.<br />

L'autorità per l'elettricità aveva finalmente permesso a quell'edificio<br />

l'uso dell'ascensore. Non gli piaceva salire quindici piani, come era successo<br />

nel periodo in cui l'elettricità era davvero scarsa.<br />

"Spero..." Stava pensando a Sheila, ma cercò di distrarsene. Era diventata<br />

molto magra, povera ragazza, e non poteva dormire; qualche volta, durante<br />

la notte, si svegliava con un grido soffocato e annaspava nel buio<br />

cercando disperatamente di lui. Gli dispiaceva che il lavoro lo costringesse<br />

a stare tanto tempo lontano da lei che aveva disperatamente bisogno di<br />

compagnia. Forse avrebbe potuto procurarle un lavoro per riempire le ore<br />

di solitudine.<br />

Giunto al suo piano, il corridoio era buio, a parte una lampada di servizio,<br />

ma da sotto la porta del loro appartamento filtrava la luce. Guardò l'orologio<br />

da polso e vide che era già passata l'ora in cui Sheila andava in genere<br />

a letto. Evidentemente, anche quella notte non aveva sonno.<br />

Tentò di aprire la porta, ma era chiusa dall'interno. Credette di udire un<br />

grido soffocato, e bussò più forte. Sheila aprì in modo così repentino che<br />

lui quasi cadde in avanti.<br />

«Peter, Peter, Peter!» singhiozzò lei stringendolo a sé. Tenendola stretta<br />

fra le braccia Corinth si accorse che era dimagrita in modo impressionante.<br />

Il lampadario era acceso e la sua forte luce le illuminava i capelli, che però<br />

erano opachi. Quando Peter le sollevò il viso, si accorse che era umido.<br />

«Cosa ti succede?» chiese. Cominciò a parlare a voce alta, come usava<br />

fare una volta, ma la voce gli tremava.<br />

«I nervi» rispose lei tra i singhiozzi. Lo tirò dentro e chiuse la porta. In<br />

camicia da notte e vestaglia, appariva pateticamente giovane, ma nel suo<br />

sguardo c'era un aspetto stanco.<br />

«Una notte calda, per indossare la vestaglia» disse Corinth, stentando a<br />

trovare le parole.<br />

«Sento freddo.» Le battevano i denti.<br />

Lui la guardò preoccupato, sedette su una poltrona e la prese sulle ginocchia.<br />

Sheila gli mise le braccia intorno al collo e lo strinse. Corinth avvertì<br />

il tremito che la scuoteva.<br />

«Così non va!» disse. «È il peggiore attacco che hai avuto finora!»

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