Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf
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piena intensità a quella di assenza assoluta - è ampio forse sedici milioni di<br />
chilometri. Adesso ci troviamo decisamente fuori da questo campo; infatti<br />
le costanti fisiche sono rimaste immutate per parecchi giorni.»<br />
«Ma le nostre menti no» disse Mandelbaum, freddamente.<br />
«Lo so» tagliò corto Lewis. «Parleremo di ciò fra un minuto. L'uscita<br />
della Terra dal campo di inibizione ha provocato un improvviso aumento<br />
d'intelligenza in ogni forma di vita munita di cervello. Improvvisamente la<br />
forza smorzante, a cui ogni organismo vivente si era adattato, è venuta a<br />
mancare.<br />
«Naturalmente, l'assenza di quella forza ha prodotto un enorme squilibrio.<br />
I sistemi nervosi hanno perso il controllo, cercando di stabilizzarsi e<br />
di funzionare su un livello più alto; è per questo che tutti sono così nervosi<br />
e spaventati. Lo schema fisico del cervello si è adattato a una velocità - o,<br />
meglio, a un gruppo di velocità - di segnali dei neuroni; ora, improvvisamente<br />
è aumentata mentre la struttura fisica è rimasta la stessa. Detto brevemente,<br />
ci occorrerà del tempo per abituarci all'accaduto.»<br />
«Come mai non siamo morti?» domandò Grahovitch, il chimico. «Direi<br />
che anche il nostro cuore e gli altri organi avrebbero dovuto mettersi ad<br />
accelerare in modo pazzesco.»<br />
«Sembra che il sistema nervoso autonomo abbia subito modificazioni<br />
quasi irrilevanti» rispose Lewis. «Sembra che dipenda dal tipo di cellule;<br />
ci sono vari tipi di cellule nervose, lo sa anche lei, e pare che solamente il<br />
tipo di cellula che si trova nella corteccia cerebrale abbia reagito particolarmente<br />
al mutamento, e sono sicuro che, nei riguardi della maggior parte<br />
degli individui, comunque, la velocità di funzionamento non è molto aumentata<br />
- il fattore è piccolo - ma evidentemente i processi che chiamiamo<br />
"coscienza" sono così sensibili che anche quella piccola variazione ha<br />
comportato un'enorme differenza nei nostri pensieri.»<br />
«Ma sopravvivremo?»<br />
«Oh, certo. Penso che non si avrà come conseguenza nessun danno fisiologico.<br />
Per la maggioranza delle persone, almeno. A dire il vero, alcuni<br />
hanno perduto la ragione, ma ciò, probabilmente, è da attribuirsi più a cause<br />
psicologiche che organiche!»<br />
«E... entreremo in un nuovo campo di forza come il precedente?» domandò<br />
Rossman.<br />
«È ben difficile» rispose Corinth. «Sulla base delle teorie a noi note, sono<br />
quasi certo che possa aversi solo un campo di forza del genere nella Via<br />
Lattea. Dato che il Sole richiede un tempo pari a circa duecento milioni di