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Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf

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strato oggi, non avrebbero permesso agli uomini di servirsi di loro obbligandoli<br />

a lavorare, chiudendoli nelle stalle, castrandoli, spellandoli, uccidendoli<br />

per mangiarli! Tom e Jerry avevano forse incominciato a ribellarsi...<br />

eppure erano sempre stati così tranquilli!<br />

A un tratto Brock fu colpito dall'idea che forse anche gli uomini stavano<br />

guadagnando in intelligenza. Gli pareva che da un paio di giorni parlassero<br />

di più, e non del tempo o di cosa facevano i vicini, ma di cose come chi sarebbe<br />

stato il nuovo presidente e perché il motore posteriore era più consigliabile<br />

per le auto. Avevano sempre fatto discorsi del genere, certo, ma<br />

non come adesso, e mai così a lungo e con la stessa precisione. Persino il<br />

comportamento della moglie di Bergen era cambiato, da un paio di giorni a<br />

quella parte: prima, quando aveva qualche ora libera, si limitava a guardare<br />

la televisione, ma adesso l'aveva vista mentre leggeva uno dei settimanali<br />

d'informazione del marito.<br />

"Anch'io sto diventando intelligente!" pensò.<br />

L'idea lo colpì come uno schianto di tuono. Per qualche minuto rimase<br />

immobile, mentre Joe gli girava attorno e gli annusava le mani, cerando di<br />

capire che cosa gli fosse successo.<br />

"Sono diventato più intelligente."<br />

Sicuro, doveva essere proprio così. Il modo stesso con cui aveva preso a<br />

farsi tante domande negli ultimi tempi, la maggiore facilità di linguaggio<br />

che sentiva di possedere adesso, mentre prima parlava a stento. Che altro<br />

poteva essere? Tutti stavano diventando più intelligenti.<br />

"Sono capace di leggere" disse a se stesso. "Non molto bene, in verità,<br />

ma l'alfabeto me l'hanno insegnato e i fumetti sono sempre stato in grado<br />

di capirli. Forse, adesso, sono in grado di leggere anche un libro vero e<br />

proprio."<br />

Nei libri c'era la risposta a tutte le domande che erano improvvisamente<br />

affiorate in lui sul sole, la luna e le stelle, sul perché ci fossero l'estate e<br />

l'inverno, le guerre e i presidenti, e chi viveva dall'altra parte del mondo<br />

e...<br />

Scosse la testa, ancora incapace di afferrare totalmente tutti i misteri che<br />

si sollevavano dentro di lui e si allargavano fino a coprire tutta la creazione.<br />

Non s'era mai fatto quel genere di domande, in precedenza. Le cose accadevano,<br />

e poi venivano dimenticate. "Ma..." si guardò le mani, con meraviglia.<br />

"Che cosa sono, io? E cosa faccio, qui?"<br />

Si sentiva ribollire internamente. Appoggiò il capo contro il tronco fresco<br />

di un albero, per ascoltare il pulsare del sangue dentro le sue orecchie.

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