Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf
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«Buoni, buoni... Fermo, Tom! Jerry, calma, buono...» andava ammansendoli<br />
Brock, mentre li legava a un palo presso la tettoia che serviva da<br />
riparo agli attrezzi.<br />
Joe, il grosso setter inglese, saltellava festoso intorno all'uomo, e il suo<br />
pelo lucidissimo mandava riflessi d'oro e bronzo sotto i raggi vividi del sole.<br />
Era il cane del signor Rossman, il proprietario della tenuta, ma Brock si<br />
era preso cura della bestia sin da quando era cucciolo, e il cane si era affezionato<br />
a lui e lo seguiva dovunque considerandolo il suo vero padrone.<br />
«Cuccia, cuccia. Che diavolo ti prende? Ti vuoi calmare?»<br />
La vasta proprietà si stendeva tutt'intorno: da un lato gli edifici della fattoria,<br />
dall'altro gli alloggi dei dipendenti, mezzo nascosti tra gli alberi, e,<br />
dietro, un'infinita distesa di boschi che coprivano ettari di terreno. C'erano<br />
una distesa di prato, un frutteto e il giardino, tra le coltivazioni e la grande<br />
e bianca casa padronale: una casa che era quasi sempre vuota da quando le<br />
figlie di Rossman si erano sposate e la moglie era morta, ma in quei giorni<br />
il padrone era lì. Gli piaceva di tanto in tanto coltivare fiori in quel tranquillo<br />
angolo di mondo all'estremo nord dello Stato di New York. Brock si<br />
stupiva un poco che un miliardario come Rossman potesse divertirsi a<br />
piantar rose, soprattutto adesso che era quasi vecchio!<br />
La porta del magazzino scricchiolò quando Brock entrò a prendere l'aratro<br />
grande. Era un attrezzo pesantissimo, e il contadino mugugnava tra sé<br />
mentre impegnava tutte le sue forze per portarlo all'aperto; ma c'era un certo<br />
orgoglio nei borbottìi dell'uomo: non era da tutti riuscire a smuovere<br />
quell'aratro con il solo aiuto delle proprie braccia. Rise nel vedere come i<br />
cavalli scalpitassero alla comparsa dell'attrezzo. I cavalli erano bestie pigre;<br />
non avrebbero mai lavorato, se avessero potuto farne a meno.<br />
Con un ultimo sforzo trascinò l'aratro dietro i cavalli e lo attaccò alle bestie,<br />
poi si sfregò le mani soddisfatto; sciolse le bestie dal palo, prese posto<br />
e, facendo sibilare per l'aria le lunghe redini, incitò i cavalli con un grido.<br />
Ma Tom e Jerry rimasero al loro posto, limitandosi a scalpitare in modo<br />
indolente.<br />
Brock ripeté il gesto e il grido, e allora Tom cominciò a rinculare adagio,<br />
anziché avanzare. Brock brandì più strettamente le redini, le fece schioccare.<br />
Tom sbuffò e, con un movimento deliberato, quasi umano, abbatté la<br />
pesante zampa sull'attacco del vomere, mandandolo in I pezzi.<br />
Per un buon minuto Brock rimase di stucco, senza riuscire a trovare una<br />
spiegazione convincente. Poi scosse la testa rossa e disse forte: «È stato un<br />
caso...» All'improvviso, la mattinata gli parve eccessivamente silenziosa.