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Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf

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«Mi ci vorrà una settimana per riprendere quelli che sono rimasti vivi! Oh,<br />

Giuda!»<br />

I due uomini sconsolati se ne uscirono dal pollaio, e fu Brock a chiudere<br />

la porta, perché Wilmer se ne dimenticò. Si stupì di avere pensato a quel<br />

particolare.<br />

Sospirando, Archie riprese le sue faccende. Quel giorno gli animali<br />

sembravano tutti elettrizzati! Anche la sua mente era eccitata. Ricordò la<br />

paura che lo aveva preso due notti prima quando si era messo a fantasticare<br />

sulle stelle e altre cose. Che ci fosse in giro il germe di qualche nuova malattia?<br />

Decise che si sarebbe informato da qualcuno più intelligente di lui; per il<br />

momento non aveva tempo da perdere, lo aspettava il campo da arare. Tutti<br />

i trattori erano impegnati, e lui avrebbe dovuto servirsi di due cavalli.<br />

L'idea non gli dispiaceva affatto. A Brock gli animali piacevano, li aveva<br />

sempre compresi, e si trovava assai meglio con loro che non con gli<br />

uomini. Non che la gente lo trattasse male, almeno da parecchi anni. I ragazzi<br />

lo prendevano in giro, quando era bambino, e più tardi aveva avuto<br />

qualche guaio con le auto, un paio di ragazze si erano spaventate e il fratello<br />

di una lo aveva preso a pugni. Ma da allora erano passati molti anni. Il<br />

signor Rossman gli aveva detto attentamente le cose che poteva fare e<br />

quelle che gli erano vietate, s'era preso cura di lui e da allora tutto era andato<br />

bene. Adesso, quando era in città, poteva entrare nella taverna e bere<br />

una birra come tutti. E la gente lo salutava.<br />

Rimase fermo a riflettere per un minuto, chiedendosi perché gli fossero<br />

venute in mente quelle cose che conosceva bene e perché gli facessero tanto<br />

male. "Non mi devo preoccupare" si disse. "Non sono molto intelligente,<br />

forse, ma sono forte. Il signor Rossman dice sempre che sono il migliore<br />

dei suoi braccianti."<br />

Con una scrollata di spalle si diresse verso la scuderia per portare fuori i<br />

cavalli. Era un uomo giovane, di media altezza, ben piantato e con muscoli<br />

invidiabili, aveva i lineamenti duri e forti e i capelli rossicci, tagliati a<br />

spazzola. La tuta azzurra che indossava era logora dall'uso, ma pulita, merito<br />

della signora Bergen, la moglie del sovrintendente, nella cui casa<br />

Brock occupava una stanza. Era lei che gli teneva in ordine le cose.<br />

La scuderia era grande e buia, piena dell'odore del fieno e dei cavalli. I<br />

grossi cavalli normanni scalpitarono inquieti e nervosi quando Brock li<br />

prese per la cavezza. Strano, di solito erano molto docili e calmi, quasi indolenti.

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