Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf
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modi» le disse Grunewald, lievemente sorpreso.<br />
Il giovanotto brontolò qualcosa, e Grunewald fece un cenno al suo indirizzo.<br />
«Le presento Jim Manzelli» disse. «È qui per aiutarmi a finire. Jim,<br />
questa è la signora Corinth, la moglie del mio capo di prima.»<br />
Manzelli abbassò la testa. «Piacere di conoscerla» mormorò. Aveva lo<br />
sguardo di un esaltato.<br />
Grunewald si avvicinò a Sheila sfregandosi le mani macchiate di qualche<br />
liquido che usavano per gli esperimenti. «A che dobbiamo il piacere,<br />
signora Corinth?»<br />
Lei rispose lentamente, impacciata per la timidezza che le serrava la gola:<br />
«Desideravo solamente dare uno sguardo attorno. Non volevo disturbarvi.»<br />
I suoi occhi chiedevano loro di essere gentili con lei.<br />
Grunewald la osservò attentamente, e lei lesse sul suo viso la sorpresa:<br />
"Quanto è dimagrita! C'è qualcosa che la tormenta... le sue mani non stanno<br />
mai ferme". Compassione: "Povera ragazza, deve essere stato molto<br />
penoso per lei, non è così? Abbiamo sentito tutti la mancanza di Peter".<br />
Una cortesia finale: "Spero che abbia superato la crisi". «È stata male?»<br />
chiese poi ad alta voce.<br />
Sheila gli rivolse un cenno d'assenso. «Dov'è Johansson?» domandò. «Il<br />
laboratorio non sembra più lo stesso senza di lui... e senza Peter.»<br />
«È andato ad aiutare... in Africa, credo. Abbiamo davanti a noi un lavoro<br />
colossale, troppo grande e troppo improvviso.»<br />
«Poveretti!»<br />
Grunewald annuì. Poi guardò Manzelli: «C'è qualcosa?»<br />
Lo sguardo indagatore di Manzelli sostava già da qualche istante su<br />
Sheila. Lei si turbò, e Grunewald diede un'occhiata di rimprovero al collega.<br />
«Sono venuta da Long Island, oggi» riprese la giovane donna, con un<br />
sorriso mesto. «Sì, adesso si fidano a lasciarmi uscire. Almeno, non possono<br />
tenermi chiusa e hanno troppo da fare per pensare tutto il giorno a me.»<br />
L'espressione di Grunewald si fece buia. «È venuta per salutarci un'ultima<br />
volta, non è così?»<br />
«Desideravo rivedere il posto ancora una volta, solo per un momento. È<br />
ancora tanto pieno di lui!» Poi, con un improvviso sguardo implorante: «È<br />
morto, vero?»<br />
Con un'espressione triste, l'uomo rispose: «Non possiamo saperlo. La<br />
nave è in ritardo di mesi, ma solamente un grave incidente potrebbe averla<br />
distrutta. Però, può darsi che sia entrata nel campo spaziale di inibizione