Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf
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L'astro non era molto diverso dal Sole, era solamente un po' più grande,<br />
un po' più rosso. Ma aveva pianeti, e uno di questi era simile alla Terra.<br />
Corinth diresse la nave nell'atmosfera, dalla parte dell'ombra.<br />
Gli apparecchi di rilevazione esplorarono l'area. Non vennero captate radiazioni<br />
di entità superiore a quelle normali, il che significava che non c'era<br />
energia atomica: ma c'erano città i cui edifici venivano illuminati con<br />
luce fredda, e macchine, e radio, e una vasta rete di comunicazioni. La nave<br />
registrò le voci che si parlavano nella notte. In seguito, quel linguaggio<br />
poteva essere interpretato.<br />
I nativi, visti e fotografati in una frazione di secondo quando la nave<br />
sorvolò silenziosamente la superficie, appartenevano a una specie simile al<br />
genere umano: mammiferi bipedi, per quanto fossero ricoperti da un pelo<br />
verdastro, avessero sei dita in ciascuna mano e la testa di una forma strana,<br />
diversa da quella degli uomini. Affollavano le loro città né più né meno<br />
delle patetiche folle della New York di una volta. La loro forma era diversa,<br />
ma il genere di vita che conducevano e i loro desideri erano simili.<br />
Un'altra intelligenza, dunque, un'altra razza di menti, e l'uomo non era<br />
solo nell'immensità dello spazio-tempo. Un tempo, quella scoperta avrebbe<br />
contrassegnato un'intera epoca. Ora costituiva solo la conferma di un'ipotesi.<br />
Corinth provava simpatia per le creature che camminavano sotto i<br />
suoi occhi, augurava loro ogni bene, ma erano solo una delle tante specie<br />
di fauna locale. Animali.<br />
«Mi sembra che siano molto più giudiziosi di quanto lo fossimo noi prima<br />
del mutamento» disse Lewis, mentre la nave girava a spirale su quel<br />
continente. «Non mi pare che ci siano guerre o preparativi militari; probabilmente<br />
avranno superato questo stadio prima ancora di giungere al livello<br />
della tecnologia delle macchine.»<br />
«O forse si tratta di un pianeta nel quale esiste un governo universale»<br />
rispose Corinth. «Una nazione ha infine avuto ragione di tutte le altre e le<br />
ha assorbite. Dovremmo sostare per qualche tempo sul pianeta per stabilirlo,<br />
ma, per conto mio, non ho nessuna intenzione di perdere tempo adesso.»<br />
Lewis scrollò le spalle. «Direi che hai ragione. Andiamo via, allora...<br />
Diamo ancora uno sguardo rapido alla parte illuminata, e poi ci allontaneremo.»<br />
Nonostante l'auto-controllo che si era imposto, Corinth doveva fare ancora<br />
un certo sforzo per combattere la sua ansia di ripartire. Lewis aveva<br />
ragione nell'insistere perché si limitassero a esplorare le stelle che avessero