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Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf

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di gioia intima. Ma la freddezza di emozioni che si era imposto lo avvolgeva<br />

come uno schermo di difesa impenetrabile. Avrebbe potuto privarsene<br />

a tempo opportuno, e in futuro l'avrebbe fatto; ma, per il momento, la<br />

constatazione di quella sua nuova facoltà era impressionante.<br />

Eppure, era qualcosa di perfettamente prevedibile. Senza dubbio, sulla<br />

Terra molti avevano avuto modo di scoprire quella facoltà, ma dato che le<br />

comunicazioni erano ancora frammentarie, la conoscenza non aveva potuto<br />

diffondersi. La storia dell'umanità, in un certo senso, era stata una lotta<br />

senza fine fra l'istinto e l'intelligenza, l'involontario ritmo dell'organismo e<br />

il comportamento creato artificialmente dalla coscienza. Questo, dunque,<br />

era il trionfo finale della mente sul corpo!<br />

Per lui era accaduto improvvisamente, lo shock del ritorno alla piena attività<br />

dei neuroni aveva effettuato il cambiamento già latente in lui: la capacità<br />

di comandare la propria condizione psico-fisica. Comunque, anche<br />

per tutto il resto dell'umanità sarebbe accaduto presto, gradualmente forse,<br />

ma presto.<br />

Il mutamento della natura umana e della società umana, portato da quel<br />

progresso, andava oltre ogni immaginazione, persino oltre la sua. L'uomo<br />

avrebbe conservato le sue motivazioni, avrebbe sempre voluto fare determinate<br />

azioni, ma avrebbe potuto selezionare i propri desideri, coscientemente.<br />

Non sarebbe stato certamente un robot, ma in ogni caso sarebbe<br />

stato diverso da ciò che era in passato. Non appena le nuove tecniche si<br />

fossero affermate, le affezioni psicosomatiche sarebbero venute a cessare,<br />

e anche le malattie organiche sarebbero state controllabili dalla volontà;<br />

vittoria sul dolore; ognuno avrebbe potuto imparare tanta medicina da vincere<br />

ogni male, e non ci sarebbero stati più medici.<br />

E, alla fine... forse sarebbe scomparsa anche la morte!<br />

No, probabilmente non si sarebbe arrivati così lontano. L'uomo era ancora<br />

un'entità limitata. Anche ora, aveva i propri confini naturali, quali che<br />

fossero. Un uomo veramente immortale avrebbe finito per soffocare sotto<br />

il peso della sua esperienza, una volta esaurite le potenzialità del suo sistema<br />

nervoso.<br />

In ogni caso, anche senza giungere a tanto, non sarebbe stato difficile fare<br />

in modo che la durata media della vita aumentasse di parecchi secoli; e<br />

lo spettro della vecchiaia, la lenta disintegrazione della mente che si accompagnava<br />

a essa, poteva essere abolita.<br />

L'uomo proteiforme... l'uomo composto di un puro intelletto... l'infinito!

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