Poul Anderson - Quoziente 1000~1977.pdf
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fessionale di lui - il fisico - sentiva il forte desiderio di saperlo.<br />
«Credo» disse «che persino questi brevi viaggi che stiamo facendo nel<br />
nostro limitato settore della Galassia rivoluzioneranno tutte le attuali teorie<br />
sull'astrofisica.» (Dovremo costruire una cosmologia integralmente nuova.)<br />
«E anche una nuova biologia, sono pronto a scommettere» brontolò Lewis.<br />
(Da quando si è verificato il mutamento ho fatto ricerche ed esperimenti,<br />
e ritengo possibile che ci siano forme di vita non necessariamente<br />
fondate sulla presenza di carbonio.) «Comunque, vedremo.»<br />
"Vedremo." Che espressione di sapore magico!<br />
Anche per il sistema solare ci sarebbero voluti decenni di esplorazioni.<br />
La Sheila - l'uomo aveva ormai superato quella tendenza all'animismo<br />
che gli faceva battezzare le sue opere, ma Corinth era ancora abbastanza<br />
sentimentale da dare alla nave il nome della moglie - aveva già visitato la<br />
Luna in un volo di prova. Il suo vero viaggio aveva avuto inizio con un<br />
sorvolo di Venere e una successiva discesa verso la sua infernale superficie<br />
velenosa, ricoperta di sabbia e battuta costantemente dal vento; successivamente<br />
si erano spostati su Marte, dove Lewis aveva osservato con grande<br />
interesse le forme vegetali locali che si erano adattate a quel particolare<br />
ambiente. Durante il tempo incredibile di una settimana, i due uomini avevano<br />
visitato due pianeti e avevano proseguito oltre il Sistema Solare. La<br />
costellazione di Ercole era davanti a loro: avevano il compito di localizzare<br />
i bordi del vecchio campo di inibizione e di raccogliere dei dati sul fenomeno.<br />
Poi avrebbero fatto una puntata su Alfa del Centauro, per vedere se<br />
la stella più vicina alla Terra avesse pianeti, e infine sarebbero rientrati a<br />
casa. Tutto ciò nel giro di un mese.<br />
"Sarà quasi primavera, quando tornerò" pensò Corinth.<br />
Quando erano partiti, sull'emisfero Nord della Terra l'inverno non era<br />
ancora terminato. Era un mattino freddo e buio. Sul cielo color del ferro<br />
correvano le nubi basse, simili a pennacchi di fumo. La grande massa dei<br />
laboratori di Brookhaven era nascosta dalla foschia e dalla neve e la città<br />
era completamente invisibile.<br />
Non era venuta molta gente alla loro partenza. Li avevano accompagnati<br />
i Mandelbaum, infagottati in vestiti logori e dimessi; Rossman, che era<br />
sempre rimasto al loro fianco, e pochi altri amici che avevano collaborato<br />
alla costruzione, nei laboratori e nei cantieri.<br />
Era venuta anche Helga, che indossava una lussuosa pelliccia, e i fiocchi<br />
di neve che s'erano impigliati ai suoi capelli biondi luccicavano come pic-