Selected papers - Garr
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la versione del sistema operativo e della jvm<br />
installata. Riconosciuta la tipologia di architettura,<br />
richiede quindi le librerie per una profilazione<br />
dettagliata. Tali librerie sono realizzate<br />
in codice nativo per il particolare dispositivo<br />
e consentono di accedere a risorse quali<br />
la carica della batteria, la quantità di memoria<br />
impegnata, la percentuale di CPU utilizzata,<br />
la risoluzione del display. Utilizzando<br />
lo stesso approccio, servizi specifici possono<br />
interfacciarsi a periferiche quali GPS, sensori<br />
on board, interfacce bluetooth, ecc. Il risultato<br />
della profilazione è restituito nella forma di<br />
un file XML, che integra le caratteristiche tipiche<br />
contenute in un descrittore standard del<br />
tipo UAPROF.<br />
Come la maggior parte delle applicazioni<br />
per l’adattamento dei contenuti, si è scelto<br />
di progettare la soluzione per LC3 basandosi<br />
su un proxy, che agisca da intermediario tra<br />
client e server. Il proxy intercetta la richiesta<br />
del client, ne carpisce, interpretandone il profilo,<br />
le caratteristiche salienti che devono guidare<br />
l’adattamento, recupera il contenuto richiesto<br />
e lo adatta in base al profilo dell’utente.<br />
Se lo stesso dispositivo utilizza più di una<br />
volta il servizio, l’applicazione lo riconosce,<br />
poiché memorizza i profili utilizzando il cookie<br />
come attributo identificativo. Infatti il prototipo<br />
sviluppato è pensato per un’applicazione<br />
web e quindi associa le operazioni di adattamento<br />
e di profilazione alla sessione dell’applicazione.<br />
L’approccio adottato è considerato<br />
vincente perché è trasparente sia al client che<br />
al server, consentendo ad entrambi di sviluppare<br />
indipendentemente le loro applicazioni.<br />
Alla creazione di una nuova sessione vengono<br />
associate le informazioni del profilo recuperate<br />
mediante il meccanismo sopra descritto.<br />
Ogni richiesta HTTP intercettata dal<br />
proxy, a seconda della tipologia di risorsa richiesta,<br />
e degli adattamenti disponibili, viene<br />
rediretta attraverso un percorso di adattatori<br />
i quali, in funzione dei parametri di profilo,<br />
effettuano ulteriori reindirizzamenti della<br />
richiesta e applicano le opportune trasformazioni<br />
alle risposte ottenute. Gli adattatori sono<br />
costruiti replicando un componente dell’architettura,<br />
che dovrà essere specializzato per<br />
la particolare trasformazione da applicare alla<br />
tipologia di risorsa che si vuole gestire.<br />
Nel caso del progetto LC3, una teca digitale<br />
contiene una serie di descrittori conformi<br />
allo standard MAG. Si tratta di un documento<br />
XML corredato di informazioni quali Dublin<br />
Core, descrizione strutturale della risorsa<br />
e riferimento a risorse multimediali, come ad<br />
esempio le immagini risultanti dalla scansione<br />
di un originale cartaceo. Possono essere riferite<br />
diverse versioni delle immagini che si distinguono<br />
per formato e risoluzione.<br />
La dimensione e la formattazione dei file<br />
MAG forniti come esempio dai partner di progetto<br />
sono tali che non su tutti i terminali ne è<br />
possibile l’utilizzo. Il file è troppo grande per<br />
essere aperto con alcuni editor di testo. Oltre<br />
a problemi di trasmissione, gestione e visualizzazione,<br />
occorre aggiungere che non sempre<br />
tutte le informazioni risultano rilevanti e<br />
risulta difficoltoso selezionare, tra le diverse<br />
immagini disponibili, la versione che meglio<br />
si presta ad esser visualizzata sullo specifico<br />
dispositivo client utilizzato. Gli adattatori<br />
sviluppati nell’ambito del progetto consentono<br />
l’accesso da web e la fruizione dei contenuti<br />
pubblicati nelle teche di LC3. Il sistema è<br />
realizzato in modo tale che gli adattamenti risultino<br />
trasparenti sia alla teca che al client, e<br />
che anche la fase di profilazione lo sia, nel caso<br />
in cui il terminale riesca ad essere identificato<br />
automaticamente.<br />
Sono stati sviluppati due adattatori per<br />
consentire una visualizzazione adattata sia del<br />
MAG che delle risorse a cui esso si riferisce.<br />
Il primo adattatore esegue una trasformazione<br />
XSL del documento XML, i cui effetti sono la<br />
formattazione del MAG in HTML e una selezione<br />
dei campi MAG che puntano alle immagini<br />
disponibili. Per ogni immagine vengono<br />
inoltre filtrare le versioni a risoluzione<br />
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