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Selected papers - Garr

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58<br />

annotazione, in riferimento agli aspetti architetturali<br />

e concettuali riguardanti l’annotazione<br />

semantica. Verranno illustrate l’architettura<br />

di riferimento e il modello unico di annotazione<br />

semantica utilizzati come base di progetto<br />

per il prototipo del tool di annotazione<br />

del progetto LC3.<br />

Il sistema deve permettere l’annotazione di<br />

documenti di varia natura (file di testo memorizzati<br />

nei vari formati, immagini, video, audio),<br />

in particolare:<br />

- le annotazioni devono far riferimento a documenti<br />

che in genere si pensano inseriti in<br />

teche digitali;<br />

- le annotazioni devono essere memorizzate<br />

all’interno di repository stabili;<br />

- le annotazioni devono far riferimento a ontologie<br />

ben definite e stabili;<br />

- le ontologie di riferimento devono a loro<br />

volta essere immesse in repository stabili.<br />

Inoltre, specialmente nella fase di start-up<br />

del sistema, le ontologie possono evolvere,<br />

perché arricchite di nuovi elementi: infatti,<br />

dall’analisi dei documenti da annotare, si<br />

possono individuare nuovi concetti o relazioni<br />

all’interno di ontologie pre-esistenti. Risulta<br />

quindi chiaro che il sistema di annotazione<br />

semantica dovrà tenere esplicitamente conto<br />

delle versioni dei documenti, delle ontologie<br />

e delle annotazioni.<br />

La piattaforma sviluppata in LC3 si basa su<br />

una architettura Client/Server, in cui la parte<br />

client, che è installata sulla macchina dell’utente,<br />

consiste essenzialmente nello strumento annotatore,<br />

mentre la parte Server risiede su di<br />

un’unica macchina, accessibile da remoto, predisposta<br />

alla funzione di repository centrale.<br />

L’applicativo Client, Ontology Annotation<br />

Tool, è stato sviluppato come plugin del tool<br />

Protégé, ma ne è disponibile anche una versione<br />

stand-alone. Tale applicativo permette<br />

di annotare pagine web, file di testo in formato<br />

TXT, Plain Text o in formato DOC e file<br />

di presentazione in PPT, associando ad essi<br />

istanze di una ontologia, o combinazioni<br />

strutturate di esse. La parte Server è composta<br />

da un server centrale che gestisce le versioni,<br />

cioè implementa il cosiddetto versioning delle<br />

annotazioni, delle ontologie e dei documenti e<br />

da un database relazionale che ne permette il<br />

recupero. L’annotazione è memorizzata in un<br />

file XML.<br />

Per l’annotazione di contenuti multimediali<br />

è stato sviluppato un applicativo client chiamato<br />

Ontology Annotation Tool, che permette<br />

di visualizzare il file da annotare e di effettuare<br />

le operazioni di apertura e salvataggio di file e<br />

annotazioni. Un pannello centrale mostra l’ontologia<br />

in OWL e un Class Browser permette di<br />

navigare l’ontologia. Un Instance Browser permette<br />

invece di visionare le istanze dei concetti<br />

presenti nella stessa ontologia. Un terzo pannello<br />

mostra i colori associati ai concetti e la<br />

possibilità di mostrare o nascondere tali colori<br />

nei concetti annotati nel primo pannello.<br />

Un’annotazione può essere effettuata utilizzando:<br />

- concetti di una ontologia;<br />

- concetti di ontologie diverse;<br />

- una istanza già presente nell’ontologia.<br />

Lo strumento sviluppato permette di annotare<br />

anche le immagini (in formato JPEG, TIFF,<br />

PNG e GIF) e/o specifiche porzioni di esse.<br />

Un testo annotato si potrà vedere graficamente,<br />

poiché il background del testo cambierà<br />

colore, assumendo quello relativo al concetto<br />

annotato. Le annotazioni create con lo<br />

strumento vengono salvate tramite un’apposita<br />

funzione, sul repository remoto. L’annotazione<br />

segue quello che è stato denominato<br />

OVerFA Annotation Model, cioè il modello di<br />

annotazione semantica definito precedentemente.<br />

Inoltre è possibile visualizzare graficamente<br />

a quali documenti fanno riferimento e<br />

quali parti del testo sono state annotate. Infine<br />

è possibile scegliere se annotare una porzione<br />

di un testo o un intero documento.<br />

4.2 Costruzione e popolazione di ontologie di<br />

dominio<br />

La costruzione di un’ontologia prevede l’ac-

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