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Selected papers - Garr

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Digital libraries su Grid per preservare e<br />

diffondere il patrimonio umanistico<br />

Antonio Calanducci 1 , Jorge Sevilla 1 , Monica Saso 2 , Alessandro<br />

De Filippo 2 , Stefania Iannizzotto 2 , Roberto Barbera 2,1,3 , Giuseppe<br />

Andronico 1,3 , Francesco De Mattia 4,5 , Domenico Vicinanza 6<br />

1 INFN Sezione di Catania, 2 Università degli Studi di Catania, 3 Consorzio COMETA,<br />

4 Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, 5 ASTRA Project, 6 Delivery Advanced Network<br />

Technology to Europe, UK<br />

Abstract. L’articolo descrive l’utilizzo delle Grid nella digitalizzazione del patrimonio letterario cartaceo. L’elevata<br />

qualità delle scansioni comporta, infatti, una dimensione considerevole degli archivi digitali. Le Data Grid offrono<br />

enormi capacità di storage, garantendo un luogo sicuro e ideale per la conservazione a lungo termine. I meccanismi<br />

di autenticazione e di autorizzazione di una Grid permettono di fornire un accesso controllato agli archivi per singoli<br />

utenti, gruppi o intere comunità. I servizi per i metadati, inoltre, consentono di organizzare i contenuti per effettuare<br />

ricerche efficienti. In questo articolo vengono presentati due esempi di digital library: gli archivi dei manoscritti dello<br />

scrittore Federico De Roberto e gli archivi del progetto “Civiltà Musicale Napoletana”. Un prototipo funzionante<br />

del repository di De Roberto è stato implementato su Grid usando gLibrary, un sistema sviluppato dalla Sezione di<br />

Catania dell’INFN sull’infrastruttura Grid siciliana del Consorzio COMETA.<br />

1. Introduzione<br />

Negli ultimi decenni, la rivoluzione digitale ha<br />

profondamente modificato le tradizionali metodologie<br />

di conservazione e diffusione del patrimonio<br />

culturale. Lo sviluppo tecnologico digitale<br />

ha migliorato notevolmente la qualità dei<br />

servizi di tutela e di condivisione offerti dalle<br />

biblioteche, dagli archivi e dai musei. In particolare,<br />

la pratica di digitalizzazione permette<br />

di sottrarre il materiale librario ai fenomeni di<br />

deterioramento dovuti alla manipolazione, fornisce<br />

una riproduzione soddisfacentemente fedele<br />

dell’originale e garantisce la fruibilità dei<br />

contenuti. I problemi relativi alla conservazione<br />

riguardano, una volta digitalizzato, anche<br />

l’oggetto digitale di cui deve essere garantita<br />

la durata nel tempo. Inoltre, la digitalizzazione<br />

del patrimonio culturale attraverso la riproduzione<br />

dei dati ne consente una diffusione ed<br />

una divulgazione su ampia scala.<br />

2. Digitalizzazione e conservazione dei dati<br />

La quantità di dati digitali prodotti dipende<br />

dalla tipologia e dalla mole dei documenti e<br />

dal numero di postazioni di lavoro operative:<br />

un sistema di digitalizzazione che lavori in parallelo<br />

su più supporti può generare quotidianamente<br />

centinaia di Gigabyte. Queste notevoli<br />

quantità di dati pongono il problema di<br />

una loro archiviazione e conservazione sicura.<br />

La conservazione e l’accesso alle informazioni<br />

digitali sono garantiti da un sistema di storage<br />

affidabile e capace di prevenire qualunque<br />

tipo di perdita dei dati acquisiti. In particolare,<br />

è necessario garantire la creazione di<br />

più copie dei dati digitali da archiviare preferibilmente<br />

su supporti conservati in luoghi diversi<br />

(immagazzinamento ridondante).<br />

La rapida evoluzione delle tecnologie informatiche<br />

comporta un elevato grado di obsolescenza<br />

dei prodotti elettronici e pertanto<br />

bisogna trovare soluzioni capaci di garantire<br />

la conservazione del patrimonio culturale digitalizzato<br />

e di permetterne l’accesso nel tempo.<br />

In particolare, i rischi riguardano l’“invecchiamento<br />

precoce” dei formati elettronici, la<br />

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