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In questo numero:<br />
• Chianti Classic<br />
• Torna il Dizionario!!<br />
Pol. La Bulletta - Castelnuovo Berardenga - Siena - www.bullettabike.it - marcopanti55@gmail.com - 1° numero del <strong>2015</strong> - XI/VII/MMXV<br />
Quest’anno per la bullettabike si aperto con<br />
un cambio al vertice dovuto dalle dimissioni<br />
annunciate di Emanuele.... A titolo personale<br />
lo ringrazio perchè sono sempre stato un<br />
membro della bullettabike ed ho partecipato<br />
ciclomangiate, eventi e conosciuto posti e<br />
persone che mi hanno lasciato un segno in<br />
questi 10 anni.... In questi 7 anni Emanuele<br />
ha fatto veramente un buon lavoro portando<br />
la bulletta ad “alti livelli” che forse di questi<br />
tempi è impossibile replicare, quindi ancora<br />
un ringraziamento...<br />
Ho accolto positivamente la richiesta di<br />
chi vedeva in me il ruolo di presidente di<br />
quest’associazione, ero curioso di capire<br />
cosa voleva dire diventare presidente di questa<br />
associazione. in questa prima parte di<br />
anno ho capito che devo imparare ancora<br />
tanto e che niente è semplice, anzi qualcosa<br />
è anche impossibile, fortuna che ci sono<br />
persone su cui contare che mi hanno seguito<br />
fino ad ora e che ha reso possibile il funzionamento<br />
della bullettabike fin’ora! per avere<br />
un’idea di come sono andate le cose possiamo<br />
parlare della chianticlassic: la manifestazione<br />
doveva essere notevolmente ridimensionata<br />
quest’anno, nonostante questo ci<br />
sono stati molti problemi anche nell’organizzazione<br />
fino ad un momento prima del via,<br />
ma è andato tutto molto bene, anzi di più, i<br />
partecipanti erano entusiasti! Ho visto le facce<br />
di quelli che arrivavano alla fine della corsa<br />
e anche dei bullettai e non ricordo di aver<br />
notato nessuno con viso imbronciato(....a<br />
parte il bricco!), alcuni più stanchi di altri,<br />
ma tutti compiaciuti della buona riuscita della<br />
manifestazione...<br />
Per i prossimi eventi bisogna cercare di organizzarci<br />
prima e di prepararci agli imprevisti.<br />
Ho imparato grazie a questa chianticlassic<br />
molte cose su come si organizza una manifestazione<br />
(anche perchè partivo da zero) e<br />
cercherò di applicarle per la buona riuscita<br />
dei prossimi eventi. un ulteriore ringraziamento<br />
a coloro che mi hanno aiutato fino a<br />
questo momento!<br />
Alfredo<br />
Il 2 Giugno la Chianti Classic ha compiuto 21 anni<br />
PEDALARE NEL CHIANTI<br />
È SEMPRE UNA FESTA<br />
Doveva essere il 31 Maggio, ma<br />
la concomitanza con le elezioni<br />
regionali quest’anno ha costretto<br />
gli organizzatori e tornare alla data<br />
“storica” del 2 Giugno. Una data che<br />
comunque ha sempre portato fortuna<br />
alla Chianti Classic, e anche quest’anno<br />
è stato così.<br />
Una bellissima giornata di sole ha accolto,<br />
in una Castelnuovo tirata al lucido,<br />
oltre trecento ciclisti, provenienti da<br />
tutta la Toscana e molti anche da fuori<br />
regione.<br />
La macchina organizzativa, quest’anno<br />
nelle mani del nuovo giovanissimo<br />
presidente Alfredo, la lavorato bene,<br />
con qualche inevitabile difficoltà, prontamente<br />
risolta senza causare troppo<br />
disagio ai partecipanti, portando avanti<br />
con successo un evento importante per<br />
Castelnuovo e per le strutture che il paese<br />
mette a disposizione dell’evento.<br />
La bellezza del Chianti, le sue strade<br />
poco trafficate, mai facili, ma bellissime<br />
e ben tenute hanno letteralmente “rapito”<br />
i cicloturisti, che all’arrivo esprimevano<br />
tutti indistintamente apprezzamenti<br />
assai lusinghieri sia all’organizzazione<br />
che ai tre percorsi proposti<br />
quest’anno. Percorsi bellissimi, ma duri<br />
da affrontare, con salite toste che anche<br />
quelli del “corto” dovevano scalare,<br />
come S. Sano, Lecchi, Radda e Brolio,<br />
mentre il percorso lungo sforava nel<br />
Chianti fiorentino scendendo da Panzano<br />
fino a Greve per poi tornare nei<br />
patrii lidi da Dudda e Lucolena.<br />
La festa è stata in parte sciupata da un brutto<br />
incidente capitato ad un concorrente,<br />
caduto lungo una veloce discesa, ma alla<br />
fine tutto si è risolto con le cure del caso.<br />
La classifica finale ha visto uscire vincitrice<br />
una mitica società del Valdarno, la<br />
Cicli Gaudenzi di Montevarchi con 375<br />
punti, seguita dagli amici di Monteroni<br />
con 340, e dai cugini di Arbia con 235.<br />
La Bulletta quarta con 220, un buon<br />
piazzamento, considerato che i più erano<br />
impegnati a lavorare e in pochi hanno<br />
pedalato.
CHIANTI CLASSIC<br />
Scatti dalla Chianti Classic: Un padrone di casa in forma smagliante alla<br />
premiazione delle squadre.<br />
Scatti dalla Chianti Classic: Anche le tedeschine si ristorano beatamente<br />
dopo la pedalata nel Chianti.<br />
Scatti dalla Chianti Classic: Il Magi non pedala, ma la fame viene lo stesso.<br />
Scatti dalla Chianti Classic: All’arrivo Nando dichiarerà: «Al Ceccarelli in<br />
500 metri gli ho dato un chilometro».<br />
Scatti dalla Chianti Classic: Le belle “Gaudenzine” ritirano il primo premio.<br />
La squadra di Montevarchi era la più numerosa.<br />
Scatti dalla Chianti Classic: Il bellissimo piatto decorato vinto dalla Società<br />
prima classificata.
3<br />
PARTE IL REGIONALE <strong>2015</strong> CON LA GRAN<br />
FONDO DEI DUE BACINI<br />
Tanta fatica e tanto vento<br />
Viaccia (PO). 17 Maggio. Parte come di consueto dalla Viaccia<br />
il Regionale di Cicloturismo Uisp. Una giornata di caldo,<br />
purtroppo rovinata dal vento, che nella parte a valle del percorso<br />
soffiava fortissimo contro il senso di marcia, rendendo<br />
durissima la pedalata. Salendo di quota, però, il vento era<br />
molto più debole, fortunatamente per i ciclisti. Sono state 51<br />
le società sportive, con 764 iscritti, di cui 33 singoli partecipanti<br />
che, hanno preso il via alla 35ª Edizione del Giro dei<br />
Due Bacini, organizzato dall’Asd Ciclistica Viaccia del presidente<br />
Riccardo Magnolfi, in collaborazione con la Uisp Lega<br />
Ciclismo di Prato e i comuni di Prato, Vaiano, Vernio, Cantagallo,<br />
Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Castel di Casio,<br />
Porretta Terme, Sambuca Pistoiese, Pistoia, Montale, Agliana<br />
e Montemurlo. Al via, le molte società provenienti da tutta la<br />
Toscana, hanno schierato molti dei propri tesserati.<br />
L’ormai consolidato percorso che, nei vari anni è stato in più<br />
occasioni modificato, ha riscosso un ottimo successo, vero<br />
anche che qualcuno non conoscendo lo strappo di Badi e<br />
le Rampe del Toro si sia trovato in difficoltà, ma pur essendo<br />
sempre una cicloturistica, ognuno ha dosato le proprie forze<br />
per affrontare il percorso nel miglior modo possibile.<br />
La società sportiva che ha raggiunto il primato, è stata , con<br />
i suoi 56 iscritti (ben 45 dei quali hanno fatto il percorso<br />
lungo…) Io Bici, davanti ad Agliana Ciclismo con 59 iscritti,<br />
terzo posto al Gs Poccianti con 58 partecipanti, segue Avis<br />
Verag Prato Est con 43 iscritti, quinto posto Viaccia. La Bulletta,<br />
con 12 iscritti, è stata la prima società fuori dai premi,<br />
comunque un risultato apprezzabile, e un segnale che il movimento<br />
è comunque in crescita. Per la cronaca sono partiti<br />
per il corto (scoraggiati anche dalle raffiche di vento) Gatto,<br />
Luciano, Marco Mauro e Nando. Hanno optato per il medio<br />
Tasso, Franco, Stefano, Rosolino, Marco Torre, e il Barta (che<br />
ha pedalato per buona parte del percorso in compagnia di<br />
Yuri Chechi) mentre per il lungo è andato solo il coraggiosissimo<br />
Claudio.<br />
Il raduno cicloturistico di medio fondo e Gran Fondo è stato<br />
anche la prima prova del Circuito Toscano di Cicloturismo<br />
per società, prova del Campionato Provinciale di Cicloturismo<br />
e Toscana Challenge oltre che ad essere la seconda prova<br />
del Campionato Toscano di Cicloturismo. Ottimi i punti di<br />
ristoro sempre ben riforniti, e il pasta party finale messo su<br />
dalla Ciclistica Viaccia. Purtroppo un incidente sulla discesa<br />
finale su Pistoia ha visto coinvolto un tesserato di Avis Ciclismo<br />
Pistoia, a cui vanno i migliori auguri di pronta guarigione<br />
da tutto il movimento ciclistico.<br />
TERZA PROVA DEL REGIONALE A SCARPERIA<br />
Tutti in griglia come<br />
Valentino Rossi & C.<br />
La terza prova del Circuito Regionale di Cicloturismo si è<br />
svolta come sempre sui bellissimi monti del Mugello. La manifestazione,<br />
splendidamente organizzata da Mauro Innocenti<br />
& C., quest’anno ha visto una buona partecipazione, dopo<br />
il flop dell’anno scorso, quando fu funestata dalla pioggia fin<br />
dalle prime ore del mattino. Un migliaio i partenti, distribuiti<br />
nei tre percorsi usuali: il corto, molto facile e interamente<br />
pianeggiante, il medio, con la scalata alla Futa e al Giogo, e<br />
il lungo, estremamente impegnativo, con oltre 2.000 metri<br />
di dislivello, che, oltre alla Futa, ha visto i ciclisti affrontare i<br />
Passi del Paretaio e della Colla. Quest’anno gli organizzatori<br />
hanno risparmiato alle stanche gambe dei ciclisti l’ascesa alla<br />
Moscheta, la mitica “Collinaccia”, affrontata nelle edizioni<br />
precedenti, quindi da Firenzuola si affrontava immediatamente<br />
la lunga salita che porta al Passo del Giogo.<br />
Dodici bullettai alla partenza, ma solo in due hanno avuto<br />
il coraggio di affrontare il temibile percorso lungo: Alberto e<br />
Furio, tutti gli altri hanno deciso per il più abbordabile medio,<br />
e solo qualcuno ha svoltato per il corto.<br />
Per il “Gruppo Storico” del Regionale è stato un week end<br />
lungo, cominciato il sabato pomeriggio con l’arrivo al Camping<br />
del Mugello (quest’anno nel solito hotel non c’era posto,<br />
complice la gara delle moto la domenica) e la sistemazione<br />
nel “loculi” che ci erano stati assegnati, a seguire una bella<br />
sgambata in bici fin dentro al Circuito Internazionale dove<br />
stavano girando le moto e a seguire una bellissima cena al<br />
ristorante del Camping. Al mattino tutti belli freschi alla partenza,<br />
(qualcuno per dormire qualche minuto in più ha rinunciato<br />
al giro in pista), con i più veloci che prendevano subito<br />
il largo. Partenza con il sole, ma densi nuvoloni all’orizzonte.<br />
Sul Giogo si sentivano sulla pelle le prime gocce di pioggia<br />
ma era solo un fuoco di paglia. La temuta pioggia non arrivava<br />
se non dopo l’arrivo, quando ormai eravamo tutti al sicuro<br />
sotto il tendone del pasta party. Mancavano solo i due del<br />
lungo, ancora sul percorso, e loro di pioggia ne hanno presa<br />
davvero molta!<br />
Per la cronaca i partenti sono stati oltre mille per una classifica<br />
che ha visto in testa i padroni di casa del Mugello Toscana<br />
Bike con 585 punti, seguiti dal GS Poccianti con 550 e Bicisport<br />
Firenze con 499. Noi ci siamo classificati a metà classifica<br />
al 18° posto con 115 punti. Tutto sommato un onorevole<br />
piazzamento.
4<br />
PISTOIA - 21 Giugno. La Gran Fondo Pissei Edita Pucinskaite,<br />
giunta quest’anno alla sesta edizione era la quarta prova<br />
del Circuito Regionale di Cicloturismo, storicamente la prova<br />
più dura e impegnativa per il dislivello che i ciclisti erano<br />
chiamati a superare: basti pensare che il percorso medio, che<br />
non arrivava a 80 km. presentava un dislivello vicino ai 1700<br />
metri, fino ad arrivare agli oltre 4000 del percorso extreme,<br />
quello riservato davvero ai pochi in grado di affrontarlo.<br />
Una Gran Fondo splendidamente organizzata dagli amici pistoiesi<br />
capitanati da Stefano Sichi, segnalata in maniera impeccabile,<br />
con ristori ricchissimi e riforniti di ogni cosa (almeno<br />
fino al passaggio di Rosolino…), tanta gente dove serviva e<br />
tanta professionalità che si coglieva in ogni aspetto della manifestazione.<br />
Davvero un’organizzazione “hors categorie”.<br />
La Bulletta, si sa, è una società variegata, quindi gli agonisti<br />
erano a correre ad Amelia, altri erano alla Sportful a Feltre,<br />
altri solo a girellare nel Chianti. Qui erano presenti alla par-<br />
IL REGIONALE CONTINUA CON PISTOIA<br />
Edita fa rima con salita<br />
tenza otto bullettai: il Gatto e fratello si limitavano al percorso<br />
corto, Franco, Claudio, Rosolino, Nando, Marco preferivano<br />
il temibile medio mentre Furio eroicamente dava l’assalto al<br />
terrificante lungo da 125 km. e 2800 metri di dislivello.<br />
I cinque trovavano un accordo e decidevano di restare uniti,<br />
dandosi appuntamento in cima alle salite più dure o ai punti<br />
di ristoro. In questo modo nessuno si staccava e arrivavano<br />
pressoché insieme all’arrivo. Il percorso è stato leggermente<br />
modificato rispetto al passato, con la salita della Collina di<br />
11 km. all’inizio, il muro da San Mommè a Pian di Giuliano<br />
(5 km, con picchi di pendenza estremi), poi Maresca e passaggio<br />
da Poggio e Gavinana per giungere a San Marcello e<br />
proseguire verso La Lima. A Mammiano il lungo proseguiva<br />
dritto verso il Passo dell’Abetone, mentre il medio tagliava<br />
verso il Passo della Prunetta. Una decina di chilometri con<br />
una pendenza media del 6-7 per cento per arrivare in cima e<br />
concedersi la meritata e velocissima discesa che portava fin<br />
dentro all’abitato di Pistoia. Una discesa nella quale i cinque<br />
bullettai si davano battaglia senza quartiere e la spuntava il<br />
duo Castiglia-Benvenuti che arrivavano in Piazza Oplà con<br />
pochi secondi di vantaggio sulla coppia Panti-Varinelli.<br />
Siamo anche andati a premi come società più lontana. Cosa<br />
volere di più?<br />
Insomma, tanta fatica, ma tanto divertimento in quella che<br />
probabilmente è la migliore manifestazione del Circuito. Peccato<br />
per chi non c’era.<br />
A FOLLONICA UNA MANIFESTAZIONE DI<br />
QUALITÀ<br />
Quest’anno cambia tutto.<br />
E si vede!<br />
Una Gran Fondo di qualità, quella organizzata<br />
quest’anno dagli amici di<br />
Follonica, capitanati dal bravo Santini.<br />
Finalmente si è abbandonato l’antica<br />
location di Scarlino (in verità un po’<br />
squallidina) per una logistica di qualità<br />
e all’altezza della manifestazione.<br />
Partenza dalla zona<br />
delle piscine di Follonica,<br />
un’area bellissima,<br />
contornata dai pini e<br />
con tutte le strutture a<br />
portata di mano, dalle<br />
docce al pasta party,<br />
servito sotto<br />
la pineta.<br />
Per il resto<br />
niente di nuovo. Il percorso<br />
era esattamente lo stesso degli<br />
anni passati, con la Marsiliana<br />
(strada ogni anno più “bucata”),<br />
Tatti, Ribolla, Giuncarico<br />
e il crostino Tirli nel finale.<br />
Davvero tanti i bullettai alla<br />
partenza: ben sedici, molti<br />
dei quali nel percorso lungo,<br />
complice la bella giornata di<br />
sole, l’assenza di vento e l’altimetria<br />
che poteva sembrare<br />
non proibitiva, ma che poi ha<br />
fregato più di un ciclista.<br />
Cento chilometri per chi ha scelto il medio,<br />
quasi centotrenta per quelli del lungo,<br />
davvero una bella pedalata. Peccato<br />
per la caduta nei pressi di Ribolla di un<br />
gruppo abbastanza numeroso di ciclisti,<br />
per colpa di qualcuno poco attento al<br />
pericolo che deriva dal pedalare gomito<br />
a gomito. A farne le spese è stato Furio<br />
che ha finito la prova con un braccio e<br />
una gamba sanguinanti e una frattura ad<br />
un dito della mano destra.<br />
La classifica ci ha poi premiati con un<br />
bel terzo posto che ci fa scalare di parecchio<br />
la classifica generale raggiungendo<br />
la zona podio. Bravi bullettai!!
5<br />
Sesta prova del Regionale a Piombino<br />
Troppo caldo per pedalare<br />
Domenica 5 Luglio. Sotto la canicola dell’anticiclone africano<br />
si è svolta la seconda edizione della Gran Fondo Città<br />
di Piombino. Partecipazione generale molto al di sotto della<br />
media del regionale e comunque ridotta rispetto allo scorso<br />
anno, sicuramente a causa del caldo che non ha invogliato a<br />
inforcare la bici, soprattutto quelli che dovevano sobbarcarsi<br />
un lungo viaggio per arrivare alla bella città di Piombino.<br />
Tutto sommato buona la partecipazione bullettaia: presenti:<br />
Claudio (medio), Gatto (corto), Tasso, Burroni, Rosolino (medio)<br />
e Verdelli (eroe del giorno con il lungo, eroe perché il<br />
caldo era asfissiante)<br />
Alla premiazione abbiamo ritirato meritatamente il quinto<br />
premio.<br />
Percorsi belli solo nelle parti centrali (salita di Sassetta con dei<br />
“tunnel” verdi che mantenevano piacevole la temperatura).<br />
Le parti iniziali e, soprattutto, quelle finali erano invece decine<br />
di chilometri di rettilinei esposti al sole e all’immancabile<br />
vento contrario. Un calvario...<br />
È ripartito anche per la stagione <strong>2015</strong> il Brevetto del Ciclomangiatore,<br />
il trofeo più ambito dai ciclisti della Bulletta.<br />
È ripartito come di consueto con Follonica, l’unica<br />
località che negli anni è rimasta meta insostituibile nelle<br />
preferenze dei bullettai. Si cambia lago, si cambia montagna,<br />
ma il m are è sempre quello, bellissimo, che piace<br />
tanto ai senesi.<br />
L’organizzazione da quest’anno è stata rilevata dal duo<br />
B.B. (Bricco-Benvenuti), che si è dato un gran daffare per<br />
organizzare al meglio l’evento. Tutto si è svolto senza intoppi,<br />
se non un fastidiosissimo inconveniente al buon<br />
Patrizio Toniaccini, che lungo il tragitto è stato punto sul<br />
labbro da un insetto ed è dovuto ricorrere alle cure mediche<br />
(le labbra avevano assunto una dimensione tale che<br />
qualcuno lo scambiava per la Parietti…).<br />
Graditi ospiti la famiglia degli amici di tedeschi vestiti<br />
con la maglia della Bulletta, che si sono divertiti tantissimo.<br />
La novità più piacevole è stato l’aperitivo offerto dalla<br />
Bulletta presso il Bagno Baiamia, proprio davanti al Ristorante<br />
La Lanternina 2, dove erano a disposizione anche le<br />
cabine doccia. Il pranzo, come al solito di buon livello,<br />
nonostante il prezzo politico di 25 euro che la Società<br />
giustamente non ha voluto aumentare rispetto all’anno<br />
scorso. Se aggiungiamo anche che è stata una bellissima<br />
giornata di sole, cosa volere di più dalla vita?<br />
Scatti dalla Liegi e dalla Sportful
Facce che la dicono tutta - Luca dopo la 600:<br />
“Sono un po’ stanchino...”<br />
Facce che la dicono tutta - Fabio dopo la 600:<br />
“Sono un po’ stanchino anch’io...”<br />
Facce che la dicono tutta - Fabio dopo la 600:<br />
“Ero stanchino ma mi sto riprendendo”<br />
Facce che la dicono tutta - Fabio dopo la 600:<br />
“Mi sono ripreso perfettamente”!<br />
Facce che la dicono tutta - Maurino invece deve<br />
ancora riprendersi dalla fatica.<br />
No Comment....<br />
Bullettai che si fanno onore: Ottino vittorioso per<br />
il Prato. Non è solo un ottimo ciclista.<br />
Mira chi si rivede 1: Il “Bona”, al secolo Silvano<br />
Gozzi, di nuovo in sella ad una bicicletta, tra una<br />
ferrata, un canyoning e un rafting....<br />
Mira chi si rivede 2: Flavio Spineda. Il nuovo<br />
lavoro lo impegna molto. Sarà arrivato in taxi?<br />
Ciclisti ristorati: Stefano e Nando si consolano<br />
con le ciambelline. Occhio alla linea, ragazzi!<br />
Ciclisti ristorati: Rosolino, detto “il Terrone dei ristori”.<br />
Ops... mi correggo: “il Terrore” dei ristori”.<br />
Ciclisti ristorati: Ma quanto mangia questo?
L, l<br />
Labbràta [‘labbrata] s.f. Forte colpo battuto sul viso all’altezza della<br />
bocca a seguito di caduta accidentale dalla bicicletta. L’imprecazione<br />
che segue di solito è: «Maiala, che L. ho battuto»!<br />
Làcca [‘lakka] s.f., agg.inv. 1. Vd. Sinonimo di Labbrata. La L. può<br />
essere intesa anche come rafforzativo del termine precedente, intendendo<br />
come L. una labbrata molto forte. 2. Sorta di mastice usata per tenere a<br />
posto i capelli dei ciclisti (o cicliste). L’uso della L. è palese quando, togliendo<br />
il caschetto i capelli non risultano schiacciati ma ritti.<br />
Lacchè [lak’kE] s.m.inv. Forma dispregiativa per Gregario. Il L.<br />
è quel gregario asservito in pieno alla causa del suo capitano arrivando<br />
anche a rimboccargli le coperte. Il L. moderno può anche appartenere<br />
ad una squadra diversa da quella dei suoi capitani.<br />
Laggiù [lad’Diu] avv. Termine usato per indicare dove finisce una<br />
discesa. Di solito quando sei L. poi dovrai inevitabilmente tornare<br />
Lassù.<br />
Làgna [‘lanna] s.f. 1. Lamento insistente e noioso, equiparato al piagnisteo,<br />
tipico del ciclista petulante al quale non va mai bene niente.<br />
2. Bella fotografa dalla folta e rossa criniera.<br />
Làgo Sànto [‘lagosanto] loc. Ameno laghetto appenninico (ultimamente<br />
poco frequentato dai bullettai) famoso per le virtù taumaturgiche<br />
delle sue acque. Si dice che immergendo le estremità nelle<br />
sue fredde acque il ciclista ne riceve una forza sovrumana, come accadde<br />
agli elefanti di Annibale. Nelle sue acque una volta vi si battezzavano<br />
i Randagi.<br />
Làllera [‘laOOera] s.f. 1. Quella cosa che le cicliste devono per forza<br />
dare per fare il trallallero llero llallà | 2. L’unica cosa che non si può<br />
fare senza Lilleri.<br />
Làma [‘lama] s.f. Mitico salitone che dai piani di Barbaione porta<br />
fino alla legnaia del Civitelli. Evitata come la peste dai ciclisti, che<br />
amano percorrerla solo in senso contrario.<br />
Lambrùsco [lam’brusko] s.m. Vino frizzantino con le bollicine<br />
tanto amato dai ciclisti padani. Noi però continuiamo a preferire di<br />
gran lunga il Chianti.<br />
Laménto [la’mento] s.m. Vd. Lagna.<br />
Làna [‘lana] s.f. Materiale ricavato dal pelo della pecora, anticamente<br />
usato per la realizzazione dei completini da bici. Andato in pensione<br />
a causa dell’arrivo di materiali più confortevoli, è stato di recente<br />
riscoperto e rivalutato dalla moda del vintage.<br />
Lance [lan’Te] n.p. Noto ciclista americano che verrà ricordato<br />
come l’unico ad essere arrivato primo in sette Tour de France senza<br />
averne vinto nessuno.<br />
Lanciàre [lan’Tare] v.tr., v.intr. 1. La volata: quando si scatta in<br />
prossimità del traguardo allo scopo di fregare i colleghi | 2. La sfida:<br />
«Oggi ti metto dietro quantevveroddio» | 3. Il malocchio al collega:<br />
«Oggi mi batti, lo sento... vai troppo forte...».<br />
Lardèllo [‘lardεllo] s.m. Rociolo di ciccia che spesso esce dal pantaloncino,<br />
giusto sopra le bretelle.<br />
Làrdo [‘lardo] s.m. Accumulo più o meno pronunciato di materiale<br />
adiposo sull’addome dei ciclisti. Ciò è dovuto principalmente al fatto<br />
che le calorie bruciate durante l’attività ciclistica sono enormemente<br />
inferiori alle calorie assunte durante l’attività godereccia (il dato di<br />
1:10 è confermato da studi recenti).<br />
Làrge (Extra) [‘Ekstral:arg] agg.inv., s.m. e f.inv. La misura dei<br />
completini tecnici dei ciclisti che hanno accumulato molto Lardo.<br />
Lascìvia [la’∫ivja] s. f. [dal lat. lascivium], lett. disposizione alla<br />
ricerca del piacere di pedalare oltre la soglia ritenuta comunemente<br />
e/o umanamente tollerabile dalla decenza.<br />
Lassù [las’su] avv. Comunemente viene indicato con questo termine<br />
il punto dove la salita finisce: «Ma dobbiamo davvero pedalare fino<br />
a lassù»? Nella conversazione viene molto spesso usato anche il sinonimo<br />
senese Costassù o il più grezzo Costíessù.<br />
Lastricàto [lastri’kato] s.m. Tipo di pavimentazione stradale particolarmente<br />
odiato dai ciclisti a causa della naturale scivolosità e pericolosità<br />
a causa dei dossi e delle buche molto frequenti.<br />
Làstrico [‘lastriko] s.m. Stato in cui si riduce il ciclista dopo aver<br />
acquistato la bici dei propri sogni.<br />
Latènte [la’tEnte] agg. Quel bullettaio che non si manifesta esternamente,<br />
non si fa mai vedere e non si sa nemmeno che faccia abbia.<br />
Ogni tanto lo si scorge e ci si chiede chi è...<br />
Latitànte [lati’tante] p.pres., agg., s.m. e f. Il ciclista che si sottrae,<br />
spesso con l’astuzia, all’impegno, sia esso sportivo o lavorativo, che è<br />
chiamato a svolgere.<br />
Latrìna [la’trina] s.f. Luogo deputato alla minzione. Vd. Licite<br />
Quella del ciclista non è solitamente posta all’interno di un locale,<br />
ma sul il primo grosso albero del bosco. Quella degli uomini è posta<br />
sul fronte della pianta, quella delle donne è più ringuattata sul retro.<br />
Lavacaténa [’lavaka’tena] s.f. Lubrificante sgrassante usato per<br />
togliere la morchia che si deposita sulle maglie della catena. A vedere<br />
certe biciclette c’è da credere che qualcuno ignori l’esistenza di<br />
questo presidio.<br />
Làvati sùdicio [‘lavatisudiƒo] agg., s.m. Imprecazione detta quasi<br />
sempre sottovoce per non farsi sentire dal diretto interessato, quando<br />
questi ti pedala troppo vicino.<br />
Lavatìvo [lava’tivo] s.m. Dicesi di ciclista uggioso o anche scansafatiche,<br />
quello che si rifiuta di tirare e preferisce far lavorare gli altri.<br />
Lavatrìce [lava’triTe] s.f. Presidio meccanico per lavare i nostri<br />
sudatissimi completini da bici, alla quale dobbiamo grande rispetto,<br />
che se non ci fosse le nostre mogli ci farebbero pedalare molto meno.<br />
Lavoratóre [lavora’tore] agg., s.m. In senso ironico dicesi dei ciclisti<br />
della Bulletta il cui cognome inizia con la lettera “B”.<br />
Leader [li:der] s.m. e f.inv. Spesso emulando il Rag. Filini è il capo<br />
riconosciuto del gruppo, colui che decide dove si va e che solitamente<br />
prende la prima posizione alla partenza e fa l’andatura.<br />
Leasing [li’zin] s.m. e f.inv. Contratto di finanziamento di grossa<br />
entità che, visti i prezzi, i ciclisti molto presto dovranno adottare per<br />
l’acquisto della bici.<br />
Leccióne [‘lett∫Oone] s.m. Maestoso esemplare di Quercus ilex,<br />
unico nel suo genere, costituito dall’antico abbraccio di due esemplari,<br />
situato nel nostro Chianti e meta di visitatori da tutto il mondo.<br />
Lèd [‘lεd] s.m. Diodo ad emissione luminosa optoelettronico che<br />
sfrutta le proprietà ottiche di alcuni materiali semiconduttori di produrre<br />
fotoni attraverso un fenomeno di emissione spontanea. Più semplicemente<br />
è quella cosa che ha risolto un mucchio di problemi ai<br />
randagi.<br />
Leeeh [le:] Incitamento usato dal vetturino per rallentare la corsa<br />
del cavallo e/o dei bovi e/o del ciuco. Si usa anche in gruppo quando<br />
qualcuno pedala troppo forte.<br />
Léga [‘lega] s.f. Quella leggera di alluminio è stata il materiale più<br />
usato per un decennio a partire dagli anni Ottanta nella costruzione<br />
delle biciclette, sostituendo senza successo il vecchio e caro acciaio.<br />
L’avvento del carbonio ha fatto sì che avesse una vita assai corta.<br />
Legalumbàrda [‘legalümba:rd] s.f. Moviménto de liberasione nasiunale<br />
de tuta la Lumbardia. Frase tipica: «Chélo Vesuvio là che gh’è<br />
lì, tacà a Napoli, se la ‘specia cusè a tirà foeura n’altra béla erusiùn<br />
e faj foeura tucc, ‘sti terùn»?<br />
Lèggere [‘lεdDere] v.tr., v.intr. quello che state facendo con grande<br />
piacere in questo preciso istante.<br />
Continua sul prossimo numero
Parte da Nerviano la stagione dei Brevetti <strong>2015</strong><br />
Una bella “Duecento”<br />
nel Parco del Ticino<br />
Nerviano, 1 Marzo <strong>2015</strong>. E’ stata una bella<br />
giornata, sebbene molto impegnativa<br />
(soprattutto per quelli giunti ancora un po’<br />
impreparati a queste distanze rando…).<br />
La partenza è stata data dalle 8 circa e la<br />
lunga (e forse un po’ disordinata) griglia<br />
ha fatto si che le operazioni di “timbratura”<br />
dei badge siano andate un po’ per le<br />
lunghe, con conseguente sfilacciamento<br />
dei partenti. Comunque niente di scandaloso<br />
per questi numeri<br />
di partecipanti<br />
(sembrava un po’ la<br />
griglia dell’Eroica).<br />
Il gruppetto più<br />
competitivo dei bullettai/senesi<br />
è riuscito<br />
a posizionarsi<br />
strategicamente più<br />
avanti prendendo<br />
qualche minuto di<br />
vantaggio (Marinangeli,<br />
Posarelli, Giuggioli<br />
e Furio non si sarebbero poi più visti<br />
fino all’arrivo), mentre i più “tranquilli”<br />
(Bonechi, Bardelli, Capannoli e Varinelli)<br />
rimanevano nei gruppi più intermedi.<br />
Salutata Loredana (con molti baci e molti<br />
abbracci…) al bivio della 100, Luca, Fabio,<br />
Claudio ed un amico di Modena proseguivano<br />
insieme fino all’arrivo tenendosi<br />
spesso “nella pancia” di gruppi che<br />
mantenevano una velocità consona al livello<br />
dei nostri (sebbene mi dicono molto<br />
al di sopra delle medie da randonneur…).<br />
Uno di questi gruppi veniva “perso” a<br />
causa di una foratura di Luca, che insieme<br />
alla rottura di un raggio di Fabio si sarebbe<br />
poi rivelata l’unico incidente di giornata.<br />
Il primo controllo/ristoro arrivava intorno<br />
al km 100, mentre il secondo veniva posizionato<br />
in una bella cascina lombarda al<br />
km 175 (qualche km dopo il preventivato<br />
dal road book – personalmente ero stanchissimo<br />
e non vedevo l’ora…).<br />
Anche gli ultimi 25 km filavano via lisci e<br />
sempre ad andature pimpanti.<br />
L’arrivo a Nerviano dei bullettai più tranquilli<br />
e dell’amico di Modena avveniva<br />
dopo meno di 7 ore di bici alla rispettabilissima<br />
media di 29,3 km/h!<br />
Da osservare la grande popolarità riscontrata<br />
dal nostro Luca Bonechi, oggetto di saluti<br />
al “presidente” per tutta la durata della manifestazione<br />
e lungo l’intero percorso.<br />
Claudio<br />
8 marzo. Buona la prima del Bici Club<br />
Terre di Siena: oltre 400 ciclisti da San Gimignano<br />
lungo le Strade Bianche<br />
Ben oltre 400 tra cicloturisti e randonneurs<br />
hanno accettato domenica 8 marzo<br />
l’inedita sfida di una cicloturistica lungo<br />
le strade bianche che da San Gimignano<br />
hanno portato i più avventurosi ad odorare<br />
la terra nobilitata il giorno prima dalle<br />
ruote di due grandi gare di professionisti:<br />
la Strade Bianche uomini inserita nel calendario<br />
internazionale UCI, e la prima<br />
edizione riservata alle donne.<br />
Divertimento assicurato anche per chi ha<br />
scelto i percorsi più tranquilli: dal 100 km<br />
fino ai 54 chilometri che hanno portato a<br />
visitare Casole ed i borghi della Valdelsa.<br />
Meraviglia tra i partecipanti provenienti<br />
da tutta Italia per il percorso molto bello,<br />
anche se disturbato da un noioso vento, e<br />
per i servizi di eccellenza garantiti dalle e<br />
Società del Bici Club: Amatori San Gimignano<br />
ai presidi della partenza e dell’arrivo,<br />
Fondazione Eroica ad Asciano, Val Di<br />
Merse a Rosia e Bulletta Bike al Ceppo.<br />
Strade Bianche Ciclotour:<br />
Una formula di successo<br />
Servizi garantiti, è bene sottolinearlo, a<br />
fronte di quote di iscrizione molto basse:<br />
6€ e 10€, compreso anche un gadget con<br />
bottiglia di Vernaccia.<br />
Soddisfazione anche alla partenza, grazie<br />
alla disponibilità di RCS Sport che ha<br />
consentito la timbratura dal palco dei professionisti<br />
in uno scenario da favola quale<br />
piazza del Duomo a San Gimignano.<br />
Oltre agli oltre 130 randonneurs provenienti<br />
da ogni angolo d’Italia, numerosa<br />
è stata la partecipazione dei team senesi<br />
a partire da Bulletta Bike, a Val di Merse,<br />
Amatori San Gimignano, Arbia, Monteroni<br />
e degli amici di Piazza Follonica con in<br />
testa il loro “Sindaco”.<br />
La manifestazione ha poi dimostrato, a<br />
dispetto delle note e colpevoli disattenzioni<br />
(ad esser benevoli), che l’unica formula<br />
di successo capace di far ancora più<br />
grande un evento mondiale come Strade<br />
Bianche-pro è quella sperimentata a San<br />
Gimignano. Una formula ormai storicamente<br />
consolidata nelle grandi classiche<br />
del Nord Europa ed in piena armonia con<br />
le caratteristiche dell’evento. Una formula,<br />
poco costosa, poco ingombrante e<br />
capace anche di rimaner simpatica a chi<br />
non è interessato al ciclismo in quanto<br />
non crea alcun disturbo e nessun problema<br />
di sicurezza. Se poi si tiene conto che<br />
Strade Bianche nasce dall’Eroica e che le<br />
istituzioni dovrebbero avere il compito di<br />
tutelare anche la proprietà intellettuale di<br />
Bici Club<br />
Terre di Siena<br />
eventi creati per dare valore al territorio,<br />
la discussione rischia di chiudersi prima<br />
ancora che si apra risparmiando tutti da<br />
dover perdere del tempo a valutare improbabili<br />
e poco credibili giustificazioni che<br />
nascondono incoffessabili motivazioni e<br />
colpevoli perdite di memoria.<br />
Per la cronaca: oscar della sfiga va a Rosolino,<br />
che buca al posteriore dopo 100<br />
metri dalla partenza e rompe un raggio a<br />
due chilometri dall’arrivo. Ma indovinate<br />
chi ha vinto? Ma la Bulletta, ovvio!!<br />
C’erra anche il Cinghialino Lelli alla partenza.
A Chiusdino la prima “300” del Lumbard<br />
Claudio, un randagio<br />
ancora da “domare”<br />
29 Marzo. Parte da Chiusdino il Gran<br />
Tour della Val di Merse, brevetto Rando<br />
di 300 km valido come qualificazione<br />
per la Parigi Brest Parigi di agosto. A<br />
questo erano abbinati due percorsi cicloturistici<br />
di 100 e di 50 km, bellissimi<br />
e alla portata di tutti o quasi.<br />
Circa 250 i ciclisti al via, con un bel<br />
numero di randonneur, capitanati da<br />
Luca e Fabio. La sintesi migliore è quella<br />
scritta da Fabio all’indomani della<br />
manifestazione che pubblichiamo integralmente:<br />
Vorrei raccontare della grande impresa<br />
fatta da due neofiti: Aldo Masciavè e<br />
Claudio Varinelli. Per loro era la prima<br />
volta di una 300 ma soprattutto la prima<br />
volta che pedalavano di notte!<br />
Mentre Aldo si è “accodato” al gruppetto<br />
per gli ultimi 50/60 Km (insieme ad<br />
un ex Sindaco di un paesino del Nord di<br />
cui non ricordo il nome…purtroppo!),<br />
Claudio è stato sempre con noi: Luca, io,<br />
Franco.<br />
Aldo, forte della sua giovane età, è stato<br />
bravissimo, non si è fatto prendere<br />
dall’entusiasmo, ha fatto il suo passo<br />
come un “vecchio veterano” ed è arrivato<br />
in perfetta forma. Ma ciò che di<br />
più va apprezzato è stato il suo atteggiamento:<br />
una volta accodato è sempre<br />
stato nel gruppetto condividendo con<br />
tutti noi gli ultimi, più difficili, Km. Bravo<br />
Aldo!<br />
Claudio aveva pedalato, fino a sabato,<br />
al massimo per 200 Km. Per lui è stato<br />
il suo record personale. Senza quella<br />
giusta esperienza ha avuto qualche difficoltà.<br />
Ma ha dimostrato una forza di<br />
volontà encomiabile, degna i un vero<br />
randonnèe. Si è affidato a Luca e a me<br />
per alcuni consigli: a volte andava frenato<br />
per la sua esuberanza a volte andava<br />
incitato nei momenti di difficoltà. (che<br />
prendono a tutti !!) Come dice Luca:<br />
deve essere ancora domato!<br />
Un discorso a parte va fatto per Franco.<br />
Franco ha già un po’ di esperienze di<br />
randonnèe e in effetti già si vede il suo<br />
miglioramento. A Chiusdino però ha<br />
avuto un problema fisico a un ginocchio<br />
e da uomo che conosce di sport e del<br />
corpo umano ha deciso di sospendere.<br />
Attenti: non ho detto di “arrendersi”, ho<br />
detto “sospendere”. I grandi campioni<br />
possono avere dei problemi temporanei,<br />
basta solo esserne coscienti e rimediare.<br />
Dicevo di grande giornata di amicizia.<br />
Ecco cos’è, per me, il vero randonneè:<br />
stare insieme, confidarsi i propri pensieri,<br />
ma sopratutto condividere i momenti<br />
buoni da quelli di difficoltà. La più grande<br />
soddisfazione per me e per Luca è<br />
stata quella (a parte aver concluso la<br />
nostra pedalata) di essere stati insieme<br />
ad amici ed essere pronti a condividere<br />
tutti i momenti di uno sport complicato<br />
a volte estremo ma… affascinante quasi<br />
seducente.<br />
Tornando alla cronaca nuda e cruda la<br />
manifestazione ha visto uscire vincitrice<br />
la Società organizzatrice, che però sportivamente<br />
ha lasciato il primo posto ai<br />
secondi classificati. Indovinate chi? Bravi!<br />
Avete indovinato: proprio noi!!!<br />
G.T. Terme d’Etruria: seicento km. tutti d’un fiato<br />
Gran successo della randonnée Terme<br />
d’Etruria che si è svolta sabato e domenica<br />
6/7 giugno con partenza da Rapolano<br />
Terme e percorso che ha toccato i più importanti<br />
centri termali della toscana meridionale.<br />
La prova di Rapolano, organizzata<br />
da Bulletta Bike e valida come ultimo<br />
brevetto per l’accesso alla Paris-Brest-Paris<br />
ha ottenuto un successo oltre ogni previsione.<br />
100 partenti provenienti da tutta Italia<br />
costituiscono un buon numero per una<br />
ultramaratona così impegnativa. Le Terme<br />
Antica Querciolaia hanno costituito il degno<br />
quartier generale dell’evento, ma non<br />
da meno i 7 controlli diffusi lungo tutto il<br />
percorso sono stati check molto apprezzati<br />
per la loro localizzazione ed i servizi<br />
che hanno offerto. Partenza alla francese<br />
a gruppi ogni 5 minuti e caldo soffocante<br />
lungo tutto il percorso tanto che i più<br />
esperti hanno approfittato del fresco serale<br />
e pedalato tutta la notte senza sosta. Già a<br />
Pomonte, dopo 220 km, i distacchi si sono<br />
dimostrati sensibili dell’ordine di 4-5 ore.<br />
Buona parte dei 6800 metri di dislivello<br />
si sono consumati con lo scollinamento a<br />
Scansano dove ha fatto seguito una veloce<br />
e lunga discesa e ben 130 km di pianura<br />
fino ai cipressi di Bolgheri. Straordinari<br />
panorami ed incontri con il fascino della<br />
toscana: le Crete Senesi, la Val d’Orcia, la<br />
Val di Chiana, le Terre del Tufo, la Maremma,<br />
la Val di Cornia, la Val d’Elsa ed infine<br />
il Chianti hanno alleviato le fatiche dei<br />
randonneurs. I più lenti si sono sprecati in<br />
foto e sguardi di ammirazione. Il poco traffico<br />
e la buona manutenzione delle strade<br />
percorse hanno fatto il resto tanto che la<br />
randonnée resterà nei ricordi di chi si è<br />
avvicinato da poco a questa disciplina ma<br />
anche dei tanti veterani che hanno avuto<br />
la fortuna di esserci.<br />
Quattro ciclisti hanno preso subito il largo<br />
ad Asciano ma solo tre di questi si sono<br />
accompagnati per tutto il percorso: Silvano<br />
Riccò, ex professionista e da tempo<br />
uno dei migliori randonneur italiani, Ivan<br />
Cardellini e Antonio Colombo, sono partiti<br />
alle 10 in punto del sabato ed arrivati a Rapolano<br />
terme alle 9 del giorno successivo<br />
compiendo tutto il percorso in sole 23 ore,<br />
mentre hanno chiuso l’evento con tempi di<br />
36 ore e 15 minuti i più tranquilli. All’arrivo<br />
anche la giovanissima Giuliana Favro<br />
ormai prossima a laurearsi campionessa<br />
italiana così come Carmine Pagano per la<br />
categoria maschile. Grande soddisfazione<br />
per tutti i brevettati che hanno affrontato la<br />
randonnée con la giusta filosofia: né forte,<br />
né piano, ma sempre lontano.
10<br />
Bel risultato del Team Randagi di Bulletta Bike con 9 qualificati<br />
per la mitica Paris-Brest-Paris, l’Olimpiade dei Randonneurs<br />
che si svolge ogni 4 anni lungo un percorso di 1230<br />
km che da Parigi porta a Brest e poi ritorna a Parigi e per l’esattezza<br />
al Velodromo Nazionale di S. Quentin en Yvelines.<br />
Ecco i nome dei qualificati in stretto ordine alfabetico: Fabio<br />
Bardelli, Franco Benvenuti, Luca Bonechi, Antonella Chini,<br />
Luciano Magi, Claudio Marinangeli, Aldo Masciavé, Paolo<br />
Morini e Angela Zizza. Due donne esperte come Angela e<br />
Antonella, 5 veterani e tre nuovi come Franco, Luciano ed<br />
Aldo.<br />
Ancora i dati ufficiali non sono noti ma i numeri dell’Italia<br />
sono impressionanti considerato che bel 448 ciclisti sono<br />
entrati a far parte della Nazionale Italiana. Di questi è pensabile<br />
che 300/350 parteciperanno alla Paris-Brest-Paris.<br />
Uno squadrone quindi con Bulletta Bike che figura, assieme<br />
a Cicli Testa di Bergamo, Sav 95 di Nerviano, Seriate e Portogruaro,<br />
tra i team di eccellenza.<br />
La febbre delle rando è stata trasmessa anche ad altri senesi<br />
tanto che, oltre al pluridecorato Valter Gassino di Poggibonsi,<br />
saranno al via titolati ciclisti del Bici Club Terre di Siena<br />
come Manuel Giuggioli, Franco Rossi e Mauro Zanca. Per<br />
tutti appuntamento il 18 e 19 luglio a Bologna per il ritiro<br />
della meravigliosa maglia della Nazionale ed il primo e due<br />
agosto, a seguire della ciclomangiata in Amiata, per la tradizionale<br />
benedizione/unzione augurale al fiume Senna che<br />
scorre all’inizio della Sforzesca.<br />
Il via sarà dato dalle 17.15 di domenica 16 agosto e l’arrivo<br />
previsto entro le 90 ore. Si pedalerà, ognuno con il proprio<br />
cavallo di ferro, per i primi 100 chilometri in contemporanea<br />
con i cavalli del Palio e senza il vantaggio di poter<br />
arrivare scossi. Alla Paris-Brest-Paris o si arriva ben sellati o<br />
si va a mangiare le ostriche. Gnamos!!!!!!<br />
Due campioni a Castelnuovo<br />
Petreni e Nuti campioni<br />
italiani di categoria di MTB
11<br />
La squadra corse della Bulletta si fa onore<br />
Le “Ruote Veloci” della<br />
Bulletta: pochi ma buoni<br />
Come voi tutti sapete nella Bulletta convivono<br />
più anime e più modi di intendere<br />
la bicicletta, tutti riconducibili a tre<br />
grandi gruppi: Randonneurs, Cicloturisti<br />
e Agonisti.<br />
Dei primi due sappiamo più o meno tutto,<br />
dell’ultimo invece la conoscenza è<br />
scarsa, vediamo di rimediare.<br />
Fino allo scorso anno quello degli<br />
agonisti era un bel gruppo numeroso<br />
e affiatato, poi le note vicissitudini, il<br />
tremendo infortunio di Simone, quello<br />
altrettanto tremendo di Valentino, per<br />
fortuna risolto nel migliore dei modi,<br />
l’incidente a Franco con le molteplici<br />
fratture (sfortunatamente bissato all’inizio<br />
della stagione con una caduta<br />
e conseguente frattura del bacino), la<br />
trombosi di Luca Bartoloni che ha seriamente<br />
rischiato un’embolia, infine le<br />
defezioni per cambio squadra di Luca e<br />
Sara, hanno decimato il gruppo.<br />
Praticamente quest’anno la squadra<br />
agonista si limita al figliol prodigo Massimiliano<br />
Viola e all’inossidabile (per<br />
modo di dire) Luca Bartoloni, a loro<br />
si era aggiunto anche il Mister, Valter<br />
Manganelli, purtroppo messo però fuorigioco<br />
presto da una caduta in volata in<br />
cui si è rotto lui e la bicicletta!!!!<br />
Quindi due sono gli agonisti, pochi ma<br />
buoni, e soprattutto convinti, tanto che<br />
hanno fatto ben due abbonamenti: al<br />
Granducato prima e al master Centro<br />
Italia poi.<br />
La stagione è iniziata presto: qualche<br />
amatoriale a febbraio e poi la prima<br />
granfondo a Cecina, con tempo bello e<br />
non freddo, i nostri portacolori hanno<br />
pedalato a centro gruppo senza strafare,<br />
prima granfondo dell’anno interpretata<br />
come ottimo allenamento.<br />
Venti giorni dopo prima “trasfertona”:<br />
Giornata fantozziana per il Barta<br />
alla Gran Fondo della Versilia:<br />
Giunto alla partenza si accorge<br />
di aver dimenticato nella propria<br />
auto (posteggiata a San Donato) la<br />
borsa con dentro tutto. Shopping<br />
frenetico per ricomprare in fretta<br />
l’occorrente (scarpini, maglietta,<br />
casco ecc.), partenza, dopo pochi<br />
chilometri, scoppia un tubolare e<br />
corsa finita.<br />
Organizzazione Filini?<br />
granfondo di La Spezia, per fortuna la<br />
partenza è alle 10 è così evitata la levataccia,<br />
il bel tempo ed il caldo sono<br />
sempre alleati dei nostri eroi che affrontano<br />
l’impegnativo percorso in maniera<br />
aggressiva arrivando insieme al traguardo<br />
ed in ottima posizione di classifica.<br />
Ancora quindici giorni ed è il turno della<br />
granfondo della Geotermia a Pomarance,<br />
sempre clima ideale e gara impegnativa,<br />
ottimo il risultato di Luca che<br />
fa una garona e buono anche quello di<br />
Massimiliano in netta crescita di rendimento,<br />
e pure ottimo il pasta party con<br />
le penne al sugo di cinghiale!!!!<br />
Settimana dopo è la volta della granfondo<br />
di Firenze, per la prima volta il clima<br />
non ci aiuta, freddo e vento e gara da<br />
dimenticare per entrambi alle prese con<br />
problemi di salute, memorabili invece<br />
il pacco gara (a fronte di oltre 40 euro<br />
di iscrizione tanta carta, una bustina di<br />
sali e un tubetto di compresse mgk) e il<br />
pasta party (un’ora e mezzo di coda!!!).<br />
Ancora una settimana ed è la volta della<br />
granfondo della Versilia, la più fantozziana<br />
granfondo della nostra carriera ciclistica!!!<br />
Potete leggerne la cronaca in<br />
altra parte del <strong>Bullettino</strong>, da aggiungere<br />
c’è solo che almeno il pasta party è stato<br />
ottimo e che Massimiliano ha vinto<br />
un paio di occhiali a sorteggio.<br />
Cinque giorni dopo la prima prova del<br />
Master Centro Italia, le Valli Francescane,<br />
gara molto veloce, pianeggiante<br />
e con vento fortissimo contro (perché<br />
Eolo ce l’ha sempre con i ciclisti?), ancora<br />
piazzamenti discreti per i nostri<br />
eroi.<br />
A chiudere il tour de force a cavallo<br />
tra aprile e maggio arriva la Granfondo<br />
della Vernaccia, di nuovo bel tempo e<br />
temperature ideali per i ciclisti, i nostri<br />
portacolori si comportano benissimo,<br />
sempre posizionati nella prima parte<br />
della corsa, peccato che Massimiliano<br />
sia costretto al ritiro a tre quarti gara,<br />
si consolerà vincendo l’ennesimo premio<br />
a sorteggio, un cardio della Polar di<br />
quelli belli!!<br />
Poi c’è il corno alla nostra Chianti Classic,<br />
infatti la Bulletta gare è alla Strasubasio,<br />
gara jolly in cui non conta la classifica,<br />
e i nostri la affrontano tranquilli<br />
facendo i gregari alla nostra ex, Sara.<br />
Scenari da favola per il percorso, dalla<br />
partenza dalla Basilica Santa Maria degli<br />
Angeli, al passaggio e arrivo ad Assisi,<br />
ai panorami del parco del Subasio<br />
e di quello del Colfiorito, oppure della<br />
piana di Castelluccio, un vero spettacolo<br />
per gli occhi, per non parlare della<br />
location del pasta party, in centro ad<br />
Assisi, nella Sala delle Volte del Palazzo<br />
Comunale, accanto al museo delle bici<br />
“Eroiche”, insomma un capolavoro di<br />
granfondo!!!<br />
Ultima gara, per ora, la Colli Amerini ad<br />
Amelia, levataccia tremenda alle 4 per<br />
essere sul posto alle 7.30, il tempo ci<br />
vuole sempre bene con sole e temperature<br />
ottimali; è la giornata di Massimiliano,<br />
che vola sulle salite del percorso,<br />
mentre luca è in giornata no ed è<br />
addirittura costretto al piede a terra per<br />
crampi negli ultimi km, si consolerà con<br />
l’ottima insalata di farro e spezzatino di<br />
maiale del pasta party!!!<br />
E questa è l’attività del (piccolo) gruppo<br />
agonisti della bulletta, non è tutto perché<br />
abbiamo anche partecipazioni al Ciclotour,<br />
alla Due Bacini, alla Marcialonga,<br />
alle cicloturistiche locali e a qualche<br />
amatoriale, un’attività quindi a tutto tondo,<br />
qualcuno vuole unirsi a noi?<br />
Proprio domani mattina 12 luglio c’è la<br />
Prato-Abetone. Noi si va...<br />
Barta
12<br />
Tempi duri per l’Università. Era il 9 Giugno<br />
del 2012 quando arrivò improvvisa<br />
e inaspettata la notizia che il Magnifico<br />
Rettore dell’Università del Pedale di<br />
Poggio a Rancia rassegnava le dimissioni<br />
dalla prestigiosa carica, fino ad allora<br />
ricoperta con saggezza e lungimiranza,<br />
per dedicarsi anima e corpo al nuovo<br />
incarico, quello lasciato libero suo malgrado<br />
da Sua Entità Zolfo. Si sa, il Rettore<br />
quando fa una cosa vuole farla bene,<br />
non era umanamente sostenibile il doppio<br />
impegno e una scelta, dolorosa ma<br />
inevitabile, si rendeva necessaria.<br />
Una stagione si concludeva, una nuova<br />
ne stava iniziando. Così credevamo<br />
e così credevano alunni e docenti dello<br />
storico Ateneo di Poggio a Rancia.<br />
Ma non è stato così. Ad oggi la prestigiosa<br />
Università non ha ancora un Rettore<br />
e all’orizzonte non appare una figura di<br />
spessore da ricoprire l’incarico. Il Rettore<br />
“ad interim” è ancora quindi il buon<br />
vecchio Albus Silente Italo, l’unico, lo<br />
dice lo Statuto, che può nominare il proprio<br />
successore, ma che non può farlo<br />
per mancanza di candidati adatti.<br />
E allora siamo allo stallo.<br />
Ma negli ultimi mesi qualche figura di<br />
spessore è finalmente apparsa all’orizzonte<br />
e chissà che tra questi non possa<br />
trovarsi il futuro Rettore.<br />
Qualche papabile? Claudio potrebbe<br />
averne tutti i requisiti: è un buon ciclista<br />
con una bella macchina, ma di contro<br />
“Che torni il<br />
Velocipedologo”!<br />
ha ancora qualche problema con la lingua<br />
di Dante. Inoltre la fedina penale<br />
non è immacolata, avendo in passato<br />
tifato per una nota squadra di basket del<br />
nord, nutrendo peraltro il sospetto che<br />
possa farlo ancora in segreto. Appare<br />
quindi come possibile, ma forse prematuro,<br />
candidato alla successione. Viene<br />
al momento scartata l’ipotesi Duccio in<br />
quanto il soggetto è impegnato in maniera<br />
pressante al braciere di Contrada,<br />
che non lascia il tempo alle iniziative<br />
culturali di rilievo imposte dall’Università.<br />
E allora perché non pensare ad una<br />
soluzione radicalmente controcorrente,<br />
spiazzante e del tutto nuova? Come<br />
vedreste, ad esempio, un Rettorato al<br />
femminile? Lory ne avrebbe tutti i titoli,<br />
ottima ciclista, grande cultura e bella<br />
presenza, tutti i requisiti richiesti per un<br />
rettorato di qualità. Se lo Statuto lo consente,<br />
sarebbe a nostro parere una candidatura<br />
assolutamente forte e vincente.<br />
Invitiamo quindi l’Entità a valutare le<br />
possibilità sopra espresse, senza aver la<br />
pretesa di tirare nessuno per la giacchetta<br />
(o meglio, per la toga), ed esprimere nei<br />
prossimi anni una valutazione che possa<br />
portare alla soluzione dello stallo attuale<br />
e traghettare l’Università verso lidi più<br />
sicuri e tranquilli. Nel tempo i temi da affrontare<br />
si sono moltiplicati e accumulati,<br />
e il nuovo staff dovrà darsi molto da fare<br />
per affrontarli uno ad uno.<br />
Che torni il Velocipedologo!!!!<br />
DADOLATA DI POLLO CON<br />
INSALATA RUSSA.<br />
(piatto per il dopo la cena del dopo gara ricco di proteine)<br />
Ingredienti 4 persone - tempo circa 40 minuti<br />
n. 4 sovracosce di pollo,un barattolo di maionese 300 grammi-<br />
un vasetto yogurt naturale 125 grammi - 70 grammi di<br />
piselli cotti- mix di verdure a dadini congelate patate, carote,<br />
asparagi circa 100 grammi, un bicchiere di vino bianco<br />
secco - due rametti di timo - 5 cucchiai d’olio extra vergine<br />
d’oliva- sale.<br />
Spellare e tagliare a dadini le sovracosce di pollo, metterle a bagno per 20 minuti nel<br />
vino e con il timo. Nel frattempo preparare le verdure fatele bollire per 3-4 minuti freddarle<br />
in acqua,unire i piselli,la maionese e lo yogurt mescolare e distribuire l’insalata con<br />
due cucchiai sul piatto tipo grandi Gnocchi. Rosolare in olio ben caldo i dadini di pollo<br />
un po’ infarinati dopo 5 minuti bagnare con il vino bianco e aggiungere il timo, sale e<br />
cuocere per altri 5 minuti, far ridurre la salsa e servire il pollo tiepido vicino all’insalata<br />
russa.<br />
Servire con un pane nero integrale, e un vino bianco frizzante.<br />
Morale: Se vuoi vincer la volata devi far la Dadolata.<br />
C’è parecchio<br />
da pedalare...<br />
Per chi ha ancora la gamba buona e tanta<br />
voglia di pedalare non mancano gli appuntamenti<br />
da qui all’inverno:<br />
Proprio domani, 12 Luglio c’è la Prato-<br />
Abetone, il “classicone dell’Appennino”<br />
per chi ama mettersi il numero dietro.<br />
Gli amanti delle ultradistanze vivranno<br />
un giorno speciale il 16 e 17 Luglio con<br />
il Raduno della Nazionale a Bologna, a<br />
un mese esatto dalla partenza per la Francia<br />
dove affronteranno i 1200 km. della<br />
Paris-Brest-Paris.<br />
Sabato 1 Agosto si conclude il Brevetto<br />
del Ciclomangiatore con la new entry<br />
Abbadia San Salvatore. Chi vuole potrà<br />
arrivare in vetta per l’aperitivo.<br />
Domenica 23 Agosto si rinnova l’appuntamento<br />
con il Cicloraduno di Casetta,<br />
che ogni anno riserva qualche novità.<br />
Chissà cosa ci avrà preparato quest’anno<br />
il Covati Team?<br />
La domenica successiva, 30 Agosto, riprende<br />
il Regionale dopo una lunga<br />
pausa con la Gran Fondo di Monteroni.<br />
Impossibile non esserci, una ghiotta occasione<br />
per mettere punti in cascina per<br />
la classifica finale del Circuito.<br />
Sabato 5 Settembre c’è, come al solito,il<br />
Cicloraduno degli Antipasti a Ruffolo,<br />
che da quest’anno raddoppia con un percorso<br />
anche per ruote grasse.<br />
Domenica 13 Settembre tutti ingarellati<br />
alla Fondo della Berardenga, mentre chi<br />
proprio deve andare, a Pontedera si conclude<br />
il Circuito Regionale con la Gran<br />
Fondo dei Fischi e delle Campanelle.<br />
Domenica 20 Settembre a Geggiano<br />
imperdibile appuntamento con il Circuito<br />
Colli e Valli di Mountain Bike, che si<br />
conclude con il 2° Trofeo Scoiattolo. I<br />
bullettai sono chiamati anche qui a dare<br />
una mano all’organizzazione. Chi invece<br />
vuole morire di fatica può andare<br />
a Staffoli al Giro delle Cerbaie, durissimo<br />
e bellissimo e pochi giorni dopo alla<br />
pazzesca Gamballaria, dal percorso di<br />
estrema durezza, tenuto segreto fino alla<br />
partenza.<br />
Siamo già a ottobre, e questo vuol dire<br />
Eroica. Chi non pedala sarà chiamato a<br />
dare una mano al ristoro eroico di Castelnuovo.<br />
La stagione è ormai conclusa. Chi ha<br />
dato ha dato. Rimane solo il Raduno di<br />
Chiusura con cena, fissato per il 24 Ottobre<br />
e il classico ritrovo invernale della<br />
Fettunta Bike di sabato 19 Dicembre<br />
dove ci faremo gli auguri di Natale. Poi ci<br />
si rivedrà solo a girellare tutti imbacuccati<br />
nell’inverno chiantigiano fino a primavera<br />
quando tutto ripartirà da capo.<br />
In questo elenco è stato volutamente<br />
omesso il calendario agonistico e cicloamatoriale,<br />
con un numero pressoché infinito<br />
di manifestazioni, che gli interessati<br />
potranno consultare sul sito.<br />
Buone pedalate a tutti.