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Il Direttore Marcello Masi con la redazione del Tg2Quando il Tg faSimona Burattini e Jackie O'La testata giornalistica ha deciso di realizzare una singolarecampagna per sensibilizzare i c<strong>it</strong>tadini a non abbandonare glianimali. Per un giorno, i redattori del Tg2 si sono presentati allavoro con i loro amici a quattro zampe e hanno realizzato tuttiinsieme uno spotdi Simona BurattiniBAUElena Malizia e ToshaLumaUna domenica davvero specialequella vissuta dai giornalisti,operatori, montatori e da tutto ilpersonale del Tg2 che ha ader<strong>it</strong>oall’iniziativa del direttore Marcello Masi diregistrare uno spot contro l’abbandono deicani da mandare in onda nel telegiornalet u t t al’estate.Quella mattina sonopassati sotto il tornello di SaxaRubra trenta cuccioli di tutte le taglie, dalpiccolo jack russel al mastodontico dogue debordeax... Gironzolando allegramente,hanno preso possesso delle scrivanie dei loropadroni nelle redazioni. Dopo aver annusatotutto e tutti, “i cani del Tg2” si sono poir<strong>it</strong>rovati sotto i riflettori del secondotelegiornale nazionale, chiamati a far partedi uno spot ideato per scoraggiarel’abbandono di quelli meno fortunati di loro.Una piccola finestra su un fenomeno terribileche si ripete ogni estate. Lo chiediamo aldirettore del Tg2 Marcello Masi.Direttore, come è nata l’idea di fare unospot?"è nata un po’ per gioco durante una riunionedi sommario, l’argomento mi sta molto acuore. Il Tg2 è da sempre in prima fila nellabattaglia contro il maltrattamento deglianimali. Così, parlando un po’ con tutti inredazione, mi sono detto: perché nonimmaginare una campagna control’abbandono dei cani da mandare in ondatutta l’estate? Dopo due settimane ci siamotrovati con 30 colleghi e compagni a quattrozampe a filmare lo spot."Lei pensa che il Tg possa avere un ruolo disensibilizzazione e approfondimentomaggiore rispetto ad altri media?"Noi siamo l’ultimo telegiornale della sera,gli ascoltatori alle 20.30 hanno già sent<strong>it</strong>o lenotizie. Per questo, ogni giorno, scegliamodi arricchire il Tg con servizi diapprofondimento e campagne disensibilizzazione. Un lavoro che coinvolge icolleghi di tutte le redazioni e che distingueil Tg2 dalle altre testate. E i dati d’ascolto cidanno ragione."Così, dopo la campagna contro le morti sullavoro, quella sulla salvaguardia delpatrimonio artistico e archeologicodell’Italia, del degrado ambientale e dellasicurezza stradale, ecco quella control’abbandono dei cani durante l’estate.Protagonisti i tanti cuccioli compagni di v<strong>it</strong>adi redattori e personale del Tg2 che, arrivatiscodinzolanti nei viali di Saxa Rubra, hannocontribu<strong>it</strong>o ad alleggerire l’atmosfera. Tantigiornalisti così sereni e sorridenti non sierano mai visti da queste parti. Padroni ecuccioli riun<strong>it</strong>i nel piazzale della c<strong>it</strong>tadelladell’informazione per la scena finale dellospot, hanno attratto la curios<strong>it</strong>à dei colleghidegli altri telegiornali rimasti a lungo adClaudio Valeri e Neveosservarli. Tra le prime ad arrivare inredazione con uno splendido golden retriverè stata Elena Malizia, redattrice della rubricaCostume e società che si è spesso occupatadel tema dell’abbandono dei cani. “Pensavoche sarebbe stata più alienante e bizzarral'esperienza con il mio peloso in redazione –afferma -. Poi sento un solletico familiare, lacoda che spolvera i piedi sotto la scrivania,vedo lo sguardo d'amore che solo il tuo canepuò lanciarti, mentre sei concentrata alcomputer e mi sembra di essere a casa. Lostress dei minuti sempre contati si allenta inun attimo. L'abbiamo detto sub<strong>it</strong>o, mentre icani giocavano ad annusarsi: come sarebbepiù rilassata e serena l'atmosfera se liavessimo ogni giorno con noi... Per unamattinata è stato possibile e speriamo ancheutile. L'unico cruccio è averlo rivisto per cosìpochi secondi nello spot, dopo la fatica delbackstage!”Anche il caporedattore di lunga esperienzaClaudio Valeri, neopapà di un volpino biancochiamato Neve, non ricorda di aver maipassato mai un giorno così speciale al lavoro:“Quando sono arrivato al parcheggio, hoincontrato la collega, Loretta Cavaricci conun bel cane al guinzaglio. Il clima era quellodi una giornata diversa, particolare,divertente. Poi altri cuccioli, alla fine più d<strong>it</strong>renta, credo. Educati, un po' menoemozionati dei loro compagni di v<strong>it</strong>a umani.Questi ultimi ecc<strong>it</strong>atissimi. Comunque,l'occupazione canina unisce. Ci parliamotutti, fra colleghi, più del sol<strong>it</strong>o, valutando,con un pizzico di ironia, che quel collega nonpoteva avere che quel cane. Un paio d'orecosì, al Tg2. E non poteva avvenire altrove.Perché il Tg2, e non se ne abbiano a male lealtre testate della <strong>Rai</strong>, è sempre stato diverso.è nato così, ai tempi della riforma del '76, più"sul campo", più sbarazzino, più dentrol'avvenimento, più laico. Tanto da aprire inuna domenica d’estate ai "bau bau" deicolleghi. Tra gli sguardi incurios<strong>it</strong>i di unaSaxa Rubra che pensava di non essersi ancorasvegliata e di sognare.”Anche Maria La<strong>it</strong>ner, volto noto deltelegiornale del secondo canale, conduttricee redattrice di Tg2 Motori è rimastapiacevolmente sorpresa: “I nostri uffici, disol<strong>it</strong>o piuttosto asettici e a volte impersonali,sembravano trasformati. C'è stato un grandelavorio per preparare una sorta di set adattoad osp<strong>it</strong>are i nostri amici a quattro zampe,anche se solo per qualche ora. Insomma,l'idea ha portato un’ondata di allegria e perme un po' di sorpresa nel percepire chealcuni colleghi, anche i più scontrosi, infondo e per fortuna, hanno un cuoresensibile. Ultimamente – ha spiegato laLa<strong>it</strong>ner - mi è cap<strong>it</strong>ato di occuparmi piùapprofond<strong>it</strong>amente dell’argomento: ho fattodei servizi sull’ex canile lager a Donnici, in unluogo esemplare dove gli animali vengonoaccolti, vaccinati, curati. Non potevoportarmi via un cucciolo perché io viaggiomolto, così l’ho adottato a distanza. Sichiama Marta, una femmina di 4 anni che nelcanile di Donnici, con una donazione di 15euro al mese, riceve cibo e affetto daivolontari che lì prestano il loro servizio”.E Claudio Valeri ha voluto ricordare: “Un canesi regala a un bambino per giocare. Poiqualcuno si stufa, poi l'impegno è troppo,poi qualcosa cambia, poi arriva l’estate.E il cane se ne va, anzi, viene abbandonato.Tutti, a parole, dicono di amarli. Ma un cane èqualcosa di importante in un tratto dellanostra v<strong>it</strong>a. Per lui noi siamo un punto diriferimento, un affetto. Per noi lui o leidevono esserlo altrettanto.E anche le c<strong>it</strong>tà, i paesi, le spiagge e i sentieridi montagna devono saper accogliere ilnostro amico a quattro zampe, perché troppospesso si leggono cartelli di divieto, si è postidi fronte ad ostacoli che, ad esempio, inFrancia non ci sono. Un cane ci dà molto e cichiede una sola cosa, fondamentale, di potervivere insieme a noi."•Laura Piccinelli e Tosha50 secondi di immagini di cuccioli filmati nella redazione del Tg2. Sonoi protagonisti della campagna di sensibilizazione contro l'abbandono dei canivoluta dal direttore Marcello Masi. Lo spot inizia con giornalisti, operatori,montatori, grafici e impiegati del Tg2 in marcia sul viale di Saxa Rubra insiemeai loro compagni a quattro zampe. Poi la carrellata delle immagini dei singolicuccioli. Il cane segreteria, quelli del pol<strong>it</strong>ico e dell'economico saltellano sullascrivania, a seguire gli amici a quattro zampe della redazione Costume e società:un golden retriver risponde al telefono mentre un jack russell guarda unvideo sull'Ipad. Dopo il cane della redazione esteri, il saluto del conduttoreDario Laruffa insieme al suo cucciolo. Seguono i cani montatore e operatore.Dopo i cuccioli della cultura e della cronaca arriva il corpulento dogue de bordeaxdel direttore. Poi slogan finale del gruppo del Tg2 che con cuccioli alguinzaglio o in braccio esclamano: «Gli amici non si abbandonano, chi è umanonon lo fa!».28 www.ufficiostampa.rai.<strong>it</strong>TV RADIOCORRIERE29

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