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L’INTERVISTADOPPIANinoUna coppia così ben assort<strong>it</strong>a non può essere nata per casoEro un suo ammiratore. Non lo conoscevo, l'avevo visto solodi sfugg<strong>it</strong>a: era osp<strong>it</strong>e della trasmissione di Chiambretti dovec'ero anch'io, però non sono riusc<strong>it</strong>o ad avvicinarlo. Poi sonoandato a vedere un suo spettacolo e ci siamo detti: "boh,vediamo…". Avevamo in testa di fare una trasmissioneinsieme e il desiderio si è avverato.Insomma, vi ammirate a vicenda…SimoneA dire il vero ci siamo conosciuti grazie a un amico incomune. Nino è venuto a vedere alcuni miei spettacoli. Iol’ho sempre adorato, sono cresciuto con la sua comic<strong>it</strong>à.Vedere un mio idolo a un mio concerto è stata un’emozione…Ero un ammiratore di Simone, ma non lo conoscevo dipersona. Quando finalmente l'ho incontrato il sogno diquesto programma è diventato realtàSimone mi piace, è originale. Canta benissimo, componepezzi ottimi ed è bravo di suo. Mi fa simpatia. Mi piaccionoquelli originali, non quelli che assomigliano ad altri.Nino è uno di quegli artisti che si è inventato uno stile chepoi è stato ripreso da tanti altri, è un capostip<strong>it</strong>e di una seriedi comici che hanno preso spunto dalla sua genial<strong>it</strong>à, essereal suo fianco è un onore. La cosa che mi piace di più è la suaserietà, per assurdo, nel lavoro e non solo. E anche il fattoche riesce a trovare sempre delle idee originali, particolari, adir poco geniali. Mi stupisce sempre e mi ha insegnato tantoin questi due anni.Simone in questi due anni è veramente migliorato: piùsciolto e sicuro di sé. All'inizio aveva quel pudore che c'èquando si fa un altro mestiere, quella forma di timidezza pernon sembrare uno che vuol fare tutto. Quel pudore mipiaceva e lui sta diventando sempre più bravoIn realtà Simone mi regala parte della sua gioventù, ha degliamici musicisti, artisti della sua età che io non conosco e chemi piacciono. Se piacciono a lui, piacciono anche a me,perché qualcosa in comune ce l'abbiamo.Il gusto e l'ironia.Come definireste allora la vostra "unione"?Qual è la cosa che vi lega di più?E chi sono i vostri osp<strong>it</strong>i fissi?Direi che siamo la coppia più bella del mondo! Io rec<strong>it</strong>o laparte del presentatore "ist<strong>it</strong>uzionale", quasi serio, insommaquello bravo, Nino invece distrugge tutto quello che di seriofaccio. Per esempio, quando intervistiamo un artista, dopo lemie domande serie, lui parte con la sua vena surreale eprobabilmente la coppia funziona proprio per questo.Rappresentiamo due generazioni in parte distanti e ad unosp<strong>it</strong>e chiediamo sempre cose molto diverse.L'amore per la nostra trasmissione. È stato Nino a proporrequesta versione nuova e rivis<strong>it</strong>ata del varietà radiofonico conosp<strong>it</strong>i fissi che sono dei commentatori, una banda di matti. Èun "piccolo manicomio radiofonico", mi piace definirlo cosìquesto programma proprio perché a volte non sappiamo cosapuò succedereC'è il nostro cr<strong>it</strong>ico musicale Zuppato Fegiz (caricatura delnoto cr<strong>it</strong>ico Luzzato Fegiz, ndr.), che fa domande senzasenso e senza lessico. Poi c'è il cantautore Padda, che perònon facciamo mai cantare e quindi si lamenta per questo. E ilprofessor Clementini, ormai sulla settantina, un anziano conun animo ancora da bambino, mi intenerisce molto. Questa èla base del programma, ma quello che succede di volta involta è sempre una sorpresa e spero lo sia anche per ilpubblico.Qual è la cosa più bella di "Meno male che c'è Radio2"?L'aria che si respira, che è un'aria di distacco. Noi noncrediamo in quello che facciamo, siamo coscienti della nostraincoscienza e quindi ci divertiamo. E poi è un vero varietàperché in una sola puntata riusciamo a mettere insieme unaventina di artisti, come si faceva una volta in programmicome "Gran Varietà" o "Fantastico", dove un osp<strong>it</strong>e andava el'altro veniva. L'importante è che un artista piaccia aentrambi.Quando andate in onda non avete un copione, ma soltanto degli appunti.Anche nella v<strong>it</strong>a improvvisate?In tutto quello che faccio, compreso il mio quotidiano, c'èsempre una percentuale d'improvvisazione. è più forte di me.Quando ho il comp<strong>it</strong>ino dell'attore, cioè quando devorec<strong>it</strong>are esattamente un testo è l'unico caso in cui nonimprovviso, ma la mia versione è sempre personalizzata.La banal<strong>it</strong>à, le cose non solo già viste, quelle viste e ripetute.Anche se un classico come "Yesterday" posso ascoltarloanche un milione di volte. Mi annoiano le persone scontate.Mi piacciono le persone interessanti perché scopro qualcosa eposso comunicare. Mi stanco quando so già tutto diqualcuno.Ho sempre adorato Nino, un idolo. Sono cresciuto conla sua comic<strong>it</strong>à e vederlo un giorno a un mio concertomi ha dato un'enorme emozioneQuali sono le cose che vi annoiano?A differenza delle altre trasmissioni noi abbiamo voluto checi fosse un r<strong>it</strong>mo molto sostenuto. Un cantante o un attore alresta massimo per cinque-dieci minuti, non gli viene dedicataun'intera puntataNon so se sia un bene o un male lavorare solosull'improvvisazione. Ci sono cose che vengono molto beneper una serie di casual<strong>it</strong>à, cose che non possiamo controllare,che fanno ridere involontariamente e altre che vanno scr<strong>it</strong>teperché sai che avranno un effetto comico. Non so qual è ilmetodo migliore, l'importante è che arrivi con sincer<strong>it</strong>àquello che proponiamo.Mi sono costru<strong>it</strong>o una v<strong>it</strong>a privata e un percorso artistico chemi consentono di non annoiarmi mai e in questo mi sentomolto fortunato. Mentre faccio un concerto in estate magariho già programmato quello che farò ad ottobre, penso a unnuovo spettacolo teatrale oppure a nuove idee per latrasmissione. In tutto questo, prima o poi, dovrò fare ancheun nuovo disco…18 www.ufficiostampa.rai.<strong>it</strong>TV RADIOCORRIERE19

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