QUADRANTE2QUADRANTE2GESTIONE HABITATGESTIONE IDRAULICAQUADRANTE 2 - “PENISOLA DI BOSCOFORTE”Penisola <strong>di</strong> BoscoforteManutenzione straor<strong>di</strong>naria- piantumazione <strong>di</strong> esemplari <strong>di</strong> Quercus ilex tra i Pinus pinea esistenti e realizzazione <strong>di</strong> macchie <strong>di</strong> Prunus spinosa (dominante), Rhamnus catharticus,Hippophae rhamnoides, Cornus sanguinea, Pyrus pyraster, Berberis vulgaris, Ligustrum vulgare;Gestione or<strong>di</strong>naria- mantenimento <strong>del</strong>la funzionalità <strong>del</strong> canaletto che conduce le acque dolci <strong>del</strong> fiume Reno verso il chiaro a nord <strong>del</strong>la penisola (quadrante 1);Valle aperta e dossiManutenzione straor<strong>di</strong>naria- \;Gestione or<strong>di</strong>naria- gestione idraulica analoga al restante bacino vallivo;- mantenimento <strong>di</strong> livelli idrici inferiori con essiccazione dei margini dei bacini e <strong>del</strong>le areole circostanti i dossi, a partire da luglio e fino a tutto settembre;- prevenzione da innalzamenti dei livelli idrici da metà aprile maggio a fine luglio;- or<strong>di</strong>naria manutenzione per il mantenimento dei dossi emergenti;- controllo dei ratti nei dossi regolarmente occupati da colonie <strong>di</strong> uccelli ni<strong>di</strong>ficanti.Penisola <strong>di</strong> Boscoforte.La rottura <strong>di</strong> molte arginature <strong>del</strong>la penisola <strong>di</strong> Boscoforte, per lo più in area nord, pone in libera comunicazione le acque dei chiari interni alla stessapenisola con quelle <strong>del</strong>la Valle Magnavacca, a loro volta in libera comunicazione con quelle <strong>del</strong>la Valle Fossa <strong>di</strong> <strong>Po</strong>rto. Questa situazione rendein<strong>di</strong>spensabile che le aree <strong>di</strong> cui sopra (penisola <strong>di</strong> Boscoforte, Valle Magnavacca, Valle Fossa <strong>di</strong> <strong>Po</strong>rto) siano sottoposte alla gestione <strong>di</strong> un unico soggettoper gli aspetti idraulici e, soprattutto, per quelli ittici (pesca), affinché in esse non si verifichino conflitti.QUADRANTE2GESTIONE FAUNISTICAa) Zona B a ridosso <strong>del</strong>la “Punta Canaletta” (Sud-Ovest <strong>del</strong> Quadrante) Area <strong>di</strong> estrema importanza avifaunistica per la presenza – tra le altre specie – <strong>di</strong>Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Pettegola (Tringa totanus), Volpoca (Tadorna tadorna, Canapiglia (Anas strepera), Germano reale (Anasplatyrhynchos), Mestolone (Anas clipeata, Avocetta (Recurvirostra avosetta), Gabbiano Comune (Larus ri<strong>di</strong>bundus) e <strong>di</strong> Sterna comune (Sterna hirundo):ottimizzazione <strong>del</strong>la vigilanza tramite convenzioni con le Istituzioni preposte.b) Zona B: Divieto assoluto <strong>di</strong> caccia.Aree contigue: Esercizio venatorio da “apprestamento”, collocabile a non meno <strong>di</strong> mt. 150,00 dalle Zone <strong>di</strong> <strong>Parco</strong> e dalle Oasi <strong>di</strong> protezione <strong>del</strong>la Faunaesistenti. Di seguito vedere Quadrante 1 a partire da “…. e praticabile nelle medesime ….” [omissis].QUADRANTE2CONSERVAZIONE PAESAGGIO EFRUIZIONE TURISTICANon vengono attivate azioni <strong>di</strong> fruizione turistica, ma potranno essere autorizzate visite guidate organizzate esclusivamente dal <strong>Parco</strong> a scopi scentifici.La percezione <strong>del</strong> paesaggio vallivo <strong>di</strong> quest’area sarà garantita dal monitoraggio <strong>del</strong>la situazione esistente, nella sezione “Storica attuale”
QUADRANTE2INDIRIZZI, DIRETTIVE EPRESCRIZIONIZona B.SMTArt 23 comma 6 NTA Valli <strong>di</strong> ComacchioIn tali aree, fatto salvo quanto previsto dal successivo comma 2, sono vietati:a) interventi <strong>di</strong> bonifica, nonché movimenti <strong>di</strong> terra e scavi, compresi l’alterazione <strong>del</strong>la giacitura dei canali, dei dossi e <strong>del</strong>le barene;b) l’innalzamenti dei livelli idrici da metà aprile maggio a fine luglio;c) l’accesso tra metà aprile e metà luglio.Nelle stesse aree sono consentiti:a. il ripristino dei sistemi barenali e dunosi erosi o soggetti a subsidenza, anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> fanghi e materiali provenienti dalla manutenzione eripristino dei canali sublagunari <strong>del</strong>lo stesso bacino vallivo, comunque nel rispetto dei profili e <strong>del</strong>le altimetrie ricorrenti nel bacino medesimo, purché inseritiin una programmazione generale e previa acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>di</strong> conformità <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;b. la manutenzione dei canali principali e sublagunari, nonché lo scarico dei materiali litoi<strong>di</strong> conseguenti purché effettuato nel rispetto <strong>del</strong>l’assettogeomorfologico dei luoghi nonché <strong>del</strong>la vegetazione presente, previo nulla osta <strong>del</strong>l’EdG;c. la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria e il restauro e risanamento conservativo degli immobili e degli impianti esistenti e destinati alla conduzione<strong>del</strong> bacino d’acqua e alla piscicoltura;d. l’esercizio degli impianti <strong>di</strong> piscicoltura esistenti;e. la realizzazione <strong>di</strong> nuovi impianti tecnici finalizzati alla conduzione idraulica <strong>del</strong> bacino (quali chiaviche, sifoni <strong>di</strong> derivazione, pompe idrovore), <strong>di</strong>opere <strong>di</strong> sistemazione e <strong>di</strong>fesa idraulica e <strong>di</strong> mantenimento o miglioramento <strong>del</strong> deflusso <strong>del</strong>le acque, purché finalizzati alla vivificazione e al mantenimento<strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni trofiche, inseriti in programmi generali e previa acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>di</strong> conformità <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;f. per le sole valli da pesca, le opere in<strong>di</strong>spensabili alla prosecuzione <strong>del</strong>l’esercizio <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong> piscicoltura, purché realizzate con criteri <strong>di</strong>ingegneria naturalistica e con soluzioni tecniche che prevedano la prosecuzione dei meto<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> allevamento e <strong>di</strong> prelievo <strong>del</strong> pescato, nonchél’impiego <strong>di</strong> materiali compatibili con il sistema ambientale <strong>di</strong> riferimento;g. la raccolta <strong>di</strong> macroalghe e le normali operazioni <strong>di</strong> sfalcio meccanico <strong>del</strong>le sponde arginali perimetrali, nel rispetto degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>del</strong> presente Pianoe <strong>di</strong> quanto previsto in proposito dal Regolamento;h. il mantenimento <strong>di</strong> livelli idrici inferiori con essiccazione dei margini dei bacini, a partire da luglio e fino a tutto settembre.Zona PP.SMTArt 26 commi 2,3,4,10 NTA Valli <strong>di</strong> Comacchio1 Sono da favorire e sostenere tutti gli interventi volti alla progressiva valorizzazione ambientale <strong>del</strong> territorio, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei caratteri originari degliinse<strong>di</strong>amenti umani e <strong>di</strong> quelli tra<strong>di</strong>zionali <strong>del</strong>la pesca, alla evidenziazione <strong>del</strong>le trasformazioni conseguenti alla attività <strong>di</strong> bonifica storica; a tal fine sono dapromuovere interventi destinati al miglioramento <strong>del</strong>le caratteristiche ambientali e paesaggistiche ed al mantenimento <strong>del</strong>le attività produttive a bassoimpatto ambientale, alla riconversione <strong>di</strong> quelle esistenti non con tali caratteristiche, alla sperimentazione <strong>di</strong> nuove attività agricole, produttive, turistichecompatibili con la qualità <strong>del</strong>le risorse naturali esistenti nel <strong>Parco</strong> e coerenti con le aspettative <strong>del</strong>le popolazioni locali.2 Nelle zone PP sono vietati:• la caccia e il <strong>di</strong>sturbo <strong>del</strong>la fauna selvatica, ad eccezione <strong>del</strong>l'attività venatoria e <strong>del</strong>l'attività alieutica, dove non <strong>di</strong>versamente previsto per ambitiparticolari, esercitate secondo la <strong>di</strong>sciplina stabilita dal Regolamento;• il danneggiamento e la raccolta <strong>del</strong>la flora spontanea, salvo quanto previsto per le sottozone PP.AGR;• l’asporto <strong>di</strong> materiali e l’alterazione <strong>del</strong> profilo <strong>del</strong> terreno, salvo che per le attività previste al successivo comma 4.3 In tutte le zone PP sono consentiti:• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente (interventi <strong>di</strong> rinaturalizzazione e <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>l’assetto naturalistico, <strong>di</strong>valorizzazione ambientale e paesistica);• gli interventi <strong>di</strong> era<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> specie alloctone dannose, promossi <strong>di</strong>rettamente dall’Ente parco;• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong> patrimonio testimoniale storico-culturale;• le attività <strong>di</strong> ricerca scientifica e monitoraggio, compatibili con le finalità <strong>del</strong> parco;• le attività <strong>di</strong> osservazione scientifica e per fini <strong>di</strong>dattici, come <strong>di</strong>sciplinata dal Regolamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;• l’escursionismo e il turismo naturalistico, sui percorsi previsti dal presente Piano, come <strong>di</strong>sciplinati dal Regolamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;• la manutenzione <strong>del</strong>le infrastrutture tecnologiche secondo le prescrizioni <strong>di</strong> cui all’art. 18 e secondo quanto previsto per le singole sottozone;• interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> ristrutturazione, <strong>di</strong> restauro, <strong>di</strong> risanamento conservativo e <strong>di</strong>ampliamento per le esigenze <strong>di</strong> adeguamento igienico-sanitario e, limitatamente alle sottozone PP.AGR, <strong>di</strong> ampliamento e nuova costruzione per le esigenze<strong>del</strong>le aziende agricole, fatto salvo quanto specificato ai commi successivi, nel rispetto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>l'art. 9 <strong>del</strong>le presenti Norme