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Relazione di progetto - Parco del Delta del Po

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C.PALLa sottozona C.PAL comprende il chiaro <strong>del</strong>la porzione sud-orientale <strong>del</strong>le valli <strong>di</strong> Comacchio, nei pressi <strong>del</strong> passo <strong>di</strong> Primaro; l’area è caratterizzataprevalentemente da canneto e prato umido debolmente salmastro <strong>di</strong> cui è obiettivo <strong>del</strong> presente Piano <strong>di</strong> Stazione la completa dolcificiazione.In tali aree, fatto salvo quanto previsto dal successivo comma, sono vietati:a) interventi <strong>di</strong> bonifica, nonché movimenti <strong>di</strong> terra e scavi, compresi l’alterazione <strong>del</strong>la giacitura dei canali, dei dossi e <strong>del</strong>le barene;b) lo sfalcio dei canneti, qualora non previsto da apposito piano <strong>di</strong> gestione approvato dall’Ente <strong>di</strong> gestione;c) la salificazione volontaria oltre il 5‰;d) l’innalzamenti dei livelli idrici da metà aprile maggio a fine luglio;e) l’accesso tra metà aprile e metà luglio (ad eccezione <strong>del</strong> percorso esistente).Nelle stesse aree sono consentiti:a) la manutenzione dei canali principali e sublagunari, nonché lo scarico dei materiali litoi<strong>di</strong> conseguenti purché effettuato nel rispetto <strong>del</strong>l’assettogeomorfologico dei luoghi nonché <strong>del</strong>la vegetazione presente, previo nulla osta <strong>del</strong>l’EdG;b) la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria e il restauro e risanamento conservativo degli immobili e degli impianti esistenti e destinati alla conduzione <strong>del</strong>bacino d’acqua;c) la realizzazione <strong>di</strong> nuovi impianti tecnici finalizzati alla conduzione idraulica <strong>del</strong> bacino (quali chiaviche, sifoni <strong>di</strong> derivazione, pompe idrovore) e alriequilibrio idraulico, <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> sistemazione e <strong>di</strong>fesa idraulica e <strong>di</strong> mantenimento o miglioramento <strong>del</strong> deflusso <strong>del</strong>le acque, purché finalizzati allavivificazione e al mantenimento <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni trofiche, inseriti in programmi generali e previa acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>di</strong> conformità <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;d) il ripristino <strong>del</strong> paesaggio vallivo e la mitigazione degli impatti visivi, anche me<strong>di</strong>ante inserimento ambientale degli impianti tramite piantumazione <strong>di</strong>specie autoctone;e) lo sfalcio annuale <strong>del</strong> prato umido tra il 1 agosto e il 20 febbraio;f) il mantenimento <strong>di</strong> livelli idrici inferiori con essiccazione dei margini dei bacini, a partire da luglio e fino a tutto settembre.PP.PINArt 26 comma 9Nelle aree PP.PIN sono vietati:a. la realizzazione <strong>di</strong> manufatti <strong>di</strong> qualsiasi tipo, comprese serre permanenti o semifisse o provvisorie e l’apertura <strong>di</strong> nuove strade;b. l’alterazione <strong>del</strong>l’ecosistema forestale;c. la circolazione veicolare al <strong>di</strong> fuori dei percorsi carrabili.Nelle stesse aree sono consentite:a. l’or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione e la ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia dei fabbricati esistenti;b. la manutenzione <strong>del</strong>la viabilità carrabile esistente, <strong>del</strong>le piste <strong>di</strong> servizio e dei camminamenti pedonali, fermo restando comunque il <strong>di</strong>vietoall’asfaltatura <strong>del</strong>le strade bianche;c. gli interventi <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>l’assetto naturalistico <strong>del</strong>la compagine boschiva e <strong>del</strong> sottobosco sulla base degli in<strong>di</strong>rizzi dettati all’articolo 14<strong>del</strong>le NTA <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> StazioneC.UMI.aLa sottozona C.UMI.a è costituita dalla porzione meri<strong>di</strong>onale <strong>di</strong> Valle Lido <strong>di</strong> Magnavacca e <strong>di</strong> Valle Ussarola che si prevede <strong>di</strong> arginare.In tali aree, oltre a quanto previsto dai precedenti commi relativi alla sottozona C.UMI è vietato l’esercizio <strong>del</strong>l’itticoltura intensiva, semi-intensiva, semiestensivae la realizzazione <strong>del</strong>le strutture connesse a tali attività.In tali aree, oltre a quanto previsto dai precedenti commi relativi alla sottozona C.UMI, è consentita la realizzazione <strong>del</strong>l’argine che separa il bacino dallegran<strong>di</strong> valli <strong>di</strong> Comacchio, secondo quanto in<strong>di</strong>cato dal PdIP.

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