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Relazione di progetto - Parco del Delta del Po

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QUADRANTE12QUADRANTE12QUADRANTE12GESTIONE FAUNISTICACONSERVAZIONE PAESAGGIO EFRUIZIONE TURISTICAINDIRIZZI, DIRETTIVE EPRESCRIZIONIi pesci nella prima parte <strong>del</strong> loro ciclo <strong>di</strong> crescita possono essere mantenuti in aree ristrette ed a densità relativamente elevata, mentre nelle fasi successivevanno <strong>di</strong>radati e trasferiti in bacini <strong>di</strong> ampia superficie;devono essere operanti sistemi <strong>di</strong> fitodepurazione e/o lagunaggio tali per cui l’impatto ambientale sia nullo e quin<strong>di</strong> la qualità <strong>del</strong>le acque in uscita dai bacini<strong>di</strong> acquacolura semi estensiva non sia peggiore <strong>di</strong> quella in entrata.Questi stessi principi vanno rispettati anche in tutte le restanti aree <strong>di</strong> cui al presente PdIP ove, in futuro, si intendano realizzare attività acquacolturali simili.a) Valle Faluppa e la Zona C posta imme<strong>di</strong>atamente a sud: significativa presenza <strong>di</strong> Sterna comune (Sterna hirundo), Gabbiano roseo (Larus genei),Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Pettegola (Tringa totanus), Volpoca (Tadorna tadorna, Canapiglia (Anas strepera), Germano reale (Anasplatyrhynchos), Mestolone (Anas clipeata), Tuffetto (Tachybaptus ruficollis), Folaga (Fulica atra);Zone B e C: Divieto assoluto <strong>di</strong> caccia.b) Aree contigue: Caccia vagante non esercitatile nelle aree interne al P.dI.P.c) Per le AA.FF.VV. si rimanda ad apposita e specifica regolamentazioned) Per Myocastor coypus vedere Quadrante n. 3 lettera d).Argine <strong>del</strong> Fiume RenoL’argine <strong>del</strong> Reno rappresenta un lungo tratto molto suggestivo che si presta ad essere percorso in varie modalità: a pie<strong>di</strong>, in bicicletta, a cavallo oppuretramite visita controllata, ad esempio utilizzando i pulmini elettrici messi a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>Parco</strong> (ve<strong>di</strong> percorsi già attivati con il Tarabusino, servizio <strong>di</strong>trasporto ad energia elettrica per visite guidate). Il percorso <strong>del</strong> pulmino elettrico in quest’area va da Sant’Alberto a Volta Scirocco, passando il Reno sultraghetto e seguendo poi la gronda settentrionale <strong>del</strong> fiume in <strong>di</strong>rezione est mantenendosi sull’argine.Il tragitto sull’argine <strong>del</strong> Reno intercetta inoltre la Casa “Scorticata” fino a Volta Scirocco.L’argine <strong>del</strong> Reno rappresenta inoltre un tratto fondamentale <strong>del</strong> nuovo itinerario ciclabile che consente la fruizione <strong>del</strong>l’intero perimetro <strong>del</strong>le Valli <strong>di</strong>Comacchio (itinerario che era già stato ipotizzato dal Piano <strong>di</strong> Stazione Valli come “PC1 - Perimetro Valli <strong>di</strong> Comacchio” art. 29 comma 4 N.T.A. <strong>del</strong>Piano).L’itinerario circolare può essere completato , come più avanti descritto (paragrafo “Non solo un argine”), grazie alla possibilità <strong>di</strong> passare sopra la nuovaarginatura prevista dal <strong>progetto</strong> sulla linea <strong>di</strong> confine tra le Province <strong>di</strong> Ferrara e Ravenna nella Valle Lido <strong>di</strong> Magnavacca. Per il tracciato completo<strong>del</strong>l’itinerario ciclabile “Perimetro <strong>del</strong>le Valli” vedere la Tavola <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> n. 7 “Quadro <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la fruizione nella Stazione Valli <strong>di</strong> Comacchio”.Come approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> tema <strong>del</strong>la fruizione si riporta <strong>di</strong> seguito uno stralcio <strong>di</strong> un <strong>progetto</strong> già realizzato da Mezzatesta… per il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Delta</strong> neglianni passati, che approfon<strong>di</strong>sce il quadro <strong>del</strong>le opportunità per la pratica <strong>del</strong> birdwatching nel territorio ricompreso nel perimetro <strong>del</strong> P.d.I.P.La sottozona B.FLUcomprende la golena <strong>di</strong> Volta Scirocco e il Canneto <strong>del</strong>la Scorticata in sinistra idraulica <strong>del</strong> Fiume Reno.In tale area sono vietate:a. le trasformazioni <strong>del</strong>lo stato dei luoghi, sotto l’aspetto morfologico, idraulico, infrastrutturale e e<strong>di</strong>lizio, fatto salvo quanto detto successivamente;b. le coltivazioni erbacee non permanenti ed arboree per una ampiezza <strong>di</strong> ml 10 dal ciglio <strong>del</strong>la sponda, al fine <strong>di</strong> assicurare il mantenimento o ilripristino <strong>di</strong> una fascia continua <strong>di</strong> vegetazione spontanea lungo le sponde <strong>del</strong>l’alveo inciso, avente funzione <strong>di</strong> stabilizzazione <strong>del</strong>le sponde e riduzione <strong>del</strong>lavelocità <strong>di</strong> corrente.Nelle stesse aree sono consentiti:a. gli interventi volti alla ricostruzione degli equilibri naturali alterati ed alla eliminazione dei fattori incompatibili <strong>di</strong> interferenza antropica; inparticolare vanno favoriti gli interventi <strong>di</strong> sostituzione <strong>del</strong>le coltivazioni erbacee e il ripristino <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni per lo sviluppo <strong>di</strong> canneti, tifeti e cariceti;b. le infrastrutture tecniche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa idraulica e simili e le relative attività <strong>di</strong> esercizio e manutenzione;c. le infrastrutture e le attrezzature finalizzate alla vigilanza ed alla fruizione collettiva, quali percorsi e spazi <strong>di</strong> sosta, rifugi e posti <strong>di</strong> ristoro.d. l’or<strong>di</strong>naria attività <strong>di</strong> manutenzione dei corsi d’acqua e <strong>del</strong>le opere <strong>di</strong> regimazione e conduzione degli stessi, nel rispetto <strong>del</strong>le caratteristiche deiterritori che essi attraversano.PP.SMTArt 26 commi 2,3,4,10 NTA Valli <strong>di</strong> Comacchio1 Sono da favorire e sostenere tutti gli interventi volti alla progressiva valorizzazione ambientale <strong>del</strong> territorio, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei caratteri originari degliinse<strong>di</strong>amenti umani e <strong>di</strong> quelli tra<strong>di</strong>zionali <strong>del</strong>la pesca, alla evidenziazione <strong>del</strong>le trasformazioni conseguenti alla attività <strong>di</strong> bonifica storica; a tal fine sono dapromuovere interventi destinati al miglioramento <strong>del</strong>le caratteristiche ambientali e paesaggistiche ed al mantenimento <strong>del</strong>le attività produttive a bassoimpatto ambientale, alla riconversione <strong>di</strong> quelle esistenti non con tali caratteristiche, alla sperimentazione <strong>di</strong> nuove attività agricole, produttive, turistichecompatibili con la qualità <strong>del</strong>le risorse naturali esistenti nel <strong>Parco</strong> e coerenti con le aspettative <strong>del</strong>le popolazioni locali.2 Nelle zone PP sono vietati:• la caccia e il <strong>di</strong>sturbo <strong>del</strong>la fauna selvatica, ad eccezione <strong>del</strong>l'attività venatoria e <strong>del</strong>l'attività alieutica, dove non <strong>di</strong>versamente previsto per ambitiparticolari, esercitate secondo la <strong>di</strong>sciplina stabilita dal Regolamento;

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