QUADRANTE12GESTIONE IDRAULICAValle Smarlacca (lavorieri e vasche <strong>di</strong> semi-intensivo)Manutenzione straor<strong>di</strong>naria- sostituzione o rimozione <strong>del</strong>le reti orizzontali, che determinano la morte, per intrappolamento, <strong>di</strong> decine <strong>di</strong> esemplari <strong>di</strong> Phalacrocorax carbo,Phalacrocorax pygmeus, Egretta alba, Egretta garzetta, Ardea cinerea, Larus michahellis;- eliminazione <strong>del</strong> pollaio (prevenzione <strong>del</strong>l’influenza aviaria);Gestione or<strong>di</strong>naria- costante manutenzione <strong>del</strong>le reti <strong>di</strong> protezione <strong>del</strong>l’impianto;- sfalcio degli argini vallivi non destinati al transito tra metà luglio e metà marzo;- realizzazione dei lavori <strong>di</strong> manutenzione con movimento terra e/o asportazione <strong>del</strong>la vegetazione tra metà luglio e metà marzo;Valle Smarlacca (bacini meri<strong>di</strong>onali con appostamenti <strong>di</strong> caccia)Manutenzione straor<strong>di</strong>naria- \;Gestione or<strong>di</strong>naria- mantenimento <strong>di</strong> salinità comprese tra 15‰ e 25‰- mantenimento <strong>di</strong> livelli idrici inferiori con essiccazione dei margini dei bacini e <strong>del</strong>le areole circostanti i dossi, a partire da maggio e fino a tutto settembre;- prevenzione da innalzamenti dei livelli idrici da metà aprile maggio a fine luglio;- or<strong>di</strong>naria manutenzione per il mantenimento dei dossi emergenti;- <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> accesso tra metà aprile e metà luglio;Pineta BellocchioManutenzione straor<strong>di</strong>naria\Gestione or<strong>di</strong>naria- tutela <strong>del</strong>la garzaia <strong>di</strong> Egretta garzetta e Egretta alba;- tutela <strong>del</strong> bosco;- realizzazione <strong>di</strong> eventuali interventi selicolturali tra il 15 luglio e il 20 febbraio;Manutenzioni alle arginature.I proprietari dei singoli fon<strong>di</strong> dovranno garantire la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> tutte le arginature poste a confine con le altrui proprietà, perevitare i <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni idraulici e le fughe <strong>di</strong> pesce conseguenti alla eventuale commistione <strong>del</strong>le acque.Chiavica Leonarda.Il manufatto é già stato segmentato nel 1998 quando fu sottoscritto un accordo che consentiva l’alimentazione idrica <strong>del</strong>la Valle Magnavacca pubblica, <strong>del</strong>laSmarlacca s.r.l. e <strong>del</strong>le VALBRU’ ed USSAROLA s.r.l., con queste ultime riconducibili allo stesso proprietario. <strong>Po</strong>iché dopo la concretizzazione degliaccor<strong>di</strong> patrimoniali e la costruzione <strong>del</strong> nuovo argine <strong>di</strong> cui al Protocollo <strong>di</strong> Intesa verrà meno la possibilità <strong>di</strong> alimentazione <strong>del</strong>la Valle Magnavaccapubblica, si renderà opportuna la stipula <strong>di</strong> un nuovo accordo tra le società Smarlacca, VALBRU’ ed USSAROLA, più semplice <strong>del</strong> precedente e quin<strong>di</strong>maggiormente efficace, per l’uso comune <strong>del</strong> manufatto.Allevamenti semi intensivi.In queste aree sono attivi impianti <strong>di</strong> così detta acquacoltura semi intensiva, un’attività che però non ha definizioni ufficiali. Si stabiliscono, dunque, iseguenti principi ai quali tale tipologia <strong>di</strong> allevamento deve attenersi per non produrre impatti negativi sull’ambiente <strong>del</strong>l’area <strong>di</strong> <strong>progetto</strong>:non deve essere fatto uso <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali veterinari;i pesci possono essere alimentati in modo anche completamente artificiale sino ad una lunghezza massima non superiore al 30 % <strong>del</strong>la <strong>di</strong>mensione minima <strong>di</strong>pesca (secondo quanto stabilito dalle vigenti normative in materia), mentre successivamente il mangime artificiale somministrato può integrare ilcomplessivo fabbisogno alimentare per non più <strong>del</strong> 50%;
QUADRANTE12QUADRANTE12QUADRANTE12GESTIONE FAUNISTICACONSERVAZIONE PAESAGGIO EFRUIZIONE TURISTICAINDIRIZZI, DIRETTIVE EPRESCRIZIONIi pesci nella prima parte <strong>del</strong> loro ciclo <strong>di</strong> crescita possono essere mantenuti in aree ristrette ed a densità relativamente elevata, mentre nelle fasi successivevanno <strong>di</strong>radati e trasferiti in bacini <strong>di</strong> ampia superficie;devono essere operanti sistemi <strong>di</strong> fitodepurazione e/o lagunaggio tali per cui l’impatto ambientale sia nullo e quin<strong>di</strong> la qualità <strong>del</strong>le acque in uscita dai bacini<strong>di</strong> acquacolura semi estensiva non sia peggiore <strong>di</strong> quella in entrata.Questi stessi principi vanno rispettati anche in tutte le restanti aree <strong>di</strong> cui al presente PdIP ove, in futuro, si intendano realizzare attività acquacolturali simili.a) Valle Faluppa e la Zona C posta imme<strong>di</strong>atamente a sud: significativa presenza <strong>di</strong> Sterna comune (Sterna hirundo), Gabbiano roseo (Larus genei),Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), Pettegola (Tringa totanus), Volpoca (Tadorna tadorna, Canapiglia (Anas strepera), Germano reale (Anasplatyrhynchos), Mestolone (Anas clipeata), Tuffetto (Tachybaptus ruficollis), Folaga (Fulica atra);Zone B e C: Divieto assoluto <strong>di</strong> caccia.b) Aree contigue: Caccia vagante non esercitatile nelle aree interne al P.dI.P.c) Per le AA.FF.VV. si rimanda ad apposita e specifica regolamentazioned) Per Myocastor coypus vedere Quadrante n. 3 lettera d).Argine <strong>del</strong> Fiume RenoL’argine <strong>del</strong> Reno rappresenta un lungo tratto molto suggestivo che si presta ad essere percorso in varie modalità: a pie<strong>di</strong>, in bicicletta, a cavallo oppuretramite visita controllata, ad esempio utilizzando i pulmini elettrici messi a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>Parco</strong> (ve<strong>di</strong> percorsi già attivati con il Tarabusino, servizio <strong>di</strong>trasporto ad energia elettrica per visite guidate). Il percorso <strong>del</strong> pulmino elettrico in quest’area va da Sant’Alberto a Volta Scirocco, passando il Reno sultraghetto e seguendo poi la gronda settentrionale <strong>del</strong> fiume in <strong>di</strong>rezione est mantenendosi sull’argine.Il tragitto sull’argine <strong>del</strong> Reno intercetta inoltre la Casa “Scorticata” fino a Volta Scirocco.L’argine <strong>del</strong> Reno rappresenta inoltre un tratto fondamentale <strong>del</strong> nuovo itinerario ciclabile che consente la fruizione <strong>del</strong>l’intero perimetro <strong>del</strong>le Valli <strong>di</strong>Comacchio (itinerario che era già stato ipotizzato dal Piano <strong>di</strong> Stazione Valli come “PC1 - Perimetro Valli <strong>di</strong> Comacchio” art. 29 comma 4 N.T.A. <strong>del</strong>Piano).L’itinerario circolare può essere completato , come più avanti descritto (paragrafo “Non solo un argine”), grazie alla possibilità <strong>di</strong> passare sopra la nuovaarginatura prevista dal <strong>progetto</strong> sulla linea <strong>di</strong> confine tra le Province <strong>di</strong> Ferrara e Ravenna nella Valle Lido <strong>di</strong> Magnavacca. Per il tracciato completo<strong>del</strong>l’itinerario ciclabile “Perimetro <strong>del</strong>le Valli” vedere la Tavola <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> n. 7 “Quadro <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la fruizione nella Stazione Valli <strong>di</strong> Comacchio”.Come approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> tema <strong>del</strong>la fruizione si riporta <strong>di</strong> seguito uno stralcio <strong>di</strong> un <strong>progetto</strong> già realizzato da Mezzatesta… per il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong> <strong>Delta</strong> neglianni passati, che approfon<strong>di</strong>sce il quadro <strong>del</strong>le opportunità per la pratica <strong>del</strong> birdwatching nel territorio ricompreso nel perimetro <strong>del</strong> P.d.I.P.La sottozona B.FLUcomprende la golena <strong>di</strong> Volta Scirocco e il Canneto <strong>del</strong>la Scorticata in sinistra idraulica <strong>del</strong> Fiume Reno.In tale area sono vietate:a. le trasformazioni <strong>del</strong>lo stato dei luoghi, sotto l’aspetto morfologico, idraulico, infrastrutturale e e<strong>di</strong>lizio, fatto salvo quanto detto successivamente;b. le coltivazioni erbacee non permanenti ed arboree per una ampiezza <strong>di</strong> ml 10 dal ciglio <strong>del</strong>la sponda, al fine <strong>di</strong> assicurare il mantenimento o ilripristino <strong>di</strong> una fascia continua <strong>di</strong> vegetazione spontanea lungo le sponde <strong>del</strong>l’alveo inciso, avente funzione <strong>di</strong> stabilizzazione <strong>del</strong>le sponde e riduzione <strong>del</strong>lavelocità <strong>di</strong> corrente.Nelle stesse aree sono consentiti:a. gli interventi volti alla ricostruzione degli equilibri naturali alterati ed alla eliminazione dei fattori incompatibili <strong>di</strong> interferenza antropica; inparticolare vanno favoriti gli interventi <strong>di</strong> sostituzione <strong>del</strong>le coltivazioni erbacee e il ripristino <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni per lo sviluppo <strong>di</strong> canneti, tifeti e cariceti;b. le infrastrutture tecniche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa idraulica e simili e le relative attività <strong>di</strong> esercizio e manutenzione;c. le infrastrutture e le attrezzature finalizzate alla vigilanza ed alla fruizione collettiva, quali percorsi e spazi <strong>di</strong> sosta, rifugi e posti <strong>di</strong> ristoro.d. l’or<strong>di</strong>naria attività <strong>di</strong> manutenzione dei corsi d’acqua e <strong>del</strong>le opere <strong>di</strong> regimazione e conduzione degli stessi, nel rispetto <strong>del</strong>le caratteristiche deiterritori che essi attraversano.PP.SMTArt 26 commi 2,3,4,10 NTA Valli <strong>di</strong> Comacchio1 Sono da favorire e sostenere tutti gli interventi volti alla progressiva valorizzazione ambientale <strong>del</strong> territorio, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei caratteri originari degliinse<strong>di</strong>amenti umani e <strong>di</strong> quelli tra<strong>di</strong>zionali <strong>del</strong>la pesca, alla evidenziazione <strong>del</strong>le trasformazioni conseguenti alla attività <strong>di</strong> bonifica storica; a tal fine sono dapromuovere interventi destinati al miglioramento <strong>del</strong>le caratteristiche ambientali e paesaggistiche ed al mantenimento <strong>del</strong>le attività produttive a bassoimpatto ambientale, alla riconversione <strong>di</strong> quelle esistenti non con tali caratteristiche, alla sperimentazione <strong>di</strong> nuove attività agricole, produttive, turistichecompatibili con la qualità <strong>del</strong>le risorse naturali esistenti nel <strong>Parco</strong> e coerenti con le aspettative <strong>del</strong>le popolazioni locali.2 Nelle zone PP sono vietati:• la caccia e il <strong>di</strong>sturbo <strong>del</strong>la fauna selvatica, ad eccezione <strong>del</strong>l'attività venatoria e <strong>del</strong>l'attività alieutica, dove non <strong>di</strong>versamente previsto per ambitiparticolari, esercitate secondo la <strong>di</strong>sciplina stabilita dal Regolamento;