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Relazione di progetto - Parco del Delta del Po

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QUADRANTE1QUADRANTE1CONSERVAZIONE PAESAGGIO EFRUIZIONE TURISTICAINDIRIZZI, DIRETTIVE EPRESCRIZIONIParte terminale <strong>di</strong> BoscoforteOltre il percorso pedonale pubblico in<strong>di</strong>viduato, nella parte <strong>del</strong>la Penisola che si protende sempre più lontano dalla terraferma verso l’acqua, ove il territorioè sempre più incontaminato e rifugio per le numerose specie avifaunistiche, l’accesso al pubblico sarà strettamente programmato e regolamentato dall’Ente<strong>Parco</strong>. La percezione <strong>del</strong> paesaggio vallivo <strong>di</strong> quest’area sarà garantita dal monitoraggio <strong>del</strong>la situazione esistente, nella sezione “Storica attuale” Lestrutture ivi presenti saranno recuperate e utilizzate come supporto ad attività <strong>di</strong> ricerca scientifica, da parte ad esempio <strong>di</strong> centri e laboratori <strong>di</strong> ricercauniversitari, i quali potranno compiere stu<strong>di</strong> specifici organizzati sempre in accordo con l’Ente <strong>Parco</strong>Il <strong>progetto</strong> propone una modalità innovativa in questo territorio lungo l’argine che conduce alla piattaforma Agip, che, persa la sua originaria funzione, puòessere convertita a luogo straor<strong>di</strong>nario per il rapporto <strong>di</strong>retto con l’ambiente vallivo, in quanto strettissima lingua <strong>di</strong> terra circondata dall’acqua che si allarganella parte terminale e potrebbe ospitare per brevi perio<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> campeggio a basso impatto con lo scopo <strong>di</strong> fare un “turismo scientifico”, approfittando<strong>del</strong>le varie risorse e opportunità <strong>di</strong> questo luogo. La parte terminale <strong>di</strong> Boscoforte potrebbe <strong>di</strong>ventare un’eccezionale location per l’esperienza <strong>del</strong>la summerschool, maturata dal <strong>Parco</strong> in altri contesti ambientali <strong>di</strong> notevole interesse ambientale e naturalistico. La summer school si caratterizza come un breve corso<strong>di</strong> 2 settimane, finalizzato all’analisi ed alla comprensione <strong>del</strong> patrimonio naturale, al suo valore storico-economico ed all’uso sostenibile <strong>del</strong>le risorsenaturali. Si ricorda che il <strong>Parco</strong> ha già ospitato numerosissime <strong>del</strong>egazioni presso il Centro Operativo <strong>del</strong>la Salina <strong>di</strong> Comacchio, come vero e propriolaboratorio scientifico-<strong>di</strong>dattico cui è stato riconosciuto un alto valore per le attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione scientifica.ISOLA DEI CONIGLI – ZONA B.SMT.aIn coda ad Art 23 comma 6 NTA Valli <strong>di</strong> ComacchioTale sottozona in<strong>di</strong>vidua un’area che il <strong>Parco</strong> deve <strong>di</strong>rettamente riqualificare, me<strong>di</strong>ante interventi <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> dossi con morfologie naturali e idonee allani<strong>di</strong>ficzione dei Caradriformi; in tale area sono consentiti esclusivamente interventi finalizzati alla realizzazione, conservazione e gestione dei dossi, eccezionfatta per le normali pratiche gestionali <strong>del</strong> bacino vallivo <strong>del</strong>le gran<strong>di</strong> valli <strong>di</strong> Comacchio.Area PP.SMT.aArt 26 commi 2,3,4,10 NTA Valli <strong>di</strong> Comacchio1 Sono da favorire e sostenere tutti gli interventi volti alla progressiva valorizzazione ambientale <strong>del</strong> territorio, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei caratteri originari degliinse<strong>di</strong>amenti umani e <strong>di</strong> quelli tra<strong>di</strong>zionali <strong>del</strong>la pesca, alla evidenziazione <strong>del</strong>le trasformazioni conseguenti alla attività <strong>di</strong> bonifica storica; a tal fine sono dapromuovere interventi destinati al miglioramento <strong>del</strong>le caratteristiche ambientali e paesaggistiche ed al mantenimento <strong>del</strong>le attività produttive a bassoimpatto ambientale, alla riconversione <strong>di</strong> quelle esistenti non con tali caratteristiche, alla sperimentazione <strong>di</strong> nuove attività agricole, produttive, turistichecompatibili con la qualità <strong>del</strong>le risorse naturali esistenti nel <strong>Parco</strong> e coerenti con le aspettative <strong>del</strong>le popolazioni locali.2 Nelle zone PP sono vietati:• la caccia e il <strong>di</strong>sturbo <strong>del</strong>la fauna selvatica, ad eccezione <strong>del</strong>l'attività venatoria e <strong>del</strong>l'attività alieutica, dove non <strong>di</strong>versamente previsto per ambitiparticolari, esercitate secondo la <strong>di</strong>sciplina stabilita dal Regolamento;• il danneggiamento e la raccolta <strong>del</strong>la flora spontanea, salvo quanto previsto per le sottozone PP.AGR;• l’asporto <strong>di</strong> materiali e l’alterazione <strong>del</strong> profilo <strong>del</strong> terreno, salvo che per le attività previste al successivo comma 4.3 In tutte le zone PP sono consentiti:• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente (interventi <strong>di</strong> rinaturalizzazione e <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>l’assetto naturalistico, <strong>di</strong>valorizzazione ambientale e paesistica);• gli interventi <strong>di</strong> era<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> specie alloctone dannose, promossi <strong>di</strong>rettamente dall’Ente parco;• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong> patrimonio testimoniale storico-culturale;• le attività <strong>di</strong> ricerca scientifica e monitoraggio, compatibili con le finalità <strong>del</strong> parco;• le attività <strong>di</strong> osservazione scientifica e per fini <strong>di</strong>dattici, come <strong>di</strong>sciplinata dal Regolamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;• l’escursionismo e il turismo naturalistico, sui percorsi previsti dal presente Piano, come <strong>di</strong>sciplinati dal Regolamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;• la manutenzione <strong>del</strong>le infrastrutture tecnologiche secondo le prescrizioni <strong>di</strong> cui all’art. 18 e secondo quanto previsto per le singole sottozone;• interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> ristrutturazione, <strong>di</strong> restauro, <strong>di</strong> risanamento conservativo e <strong>di</strong>ampliamento per le esigenze <strong>di</strong> adeguamento igienico-sanitario e, limitatamente alle sottozone PP.AGR, <strong>di</strong> ampliamento e nuova costruzione per le esigenze<strong>del</strong>le aziende agricole, fatto salvo quanto specificato ai commi successivi, nel rispetto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>l'art. 9 <strong>del</strong>le presenti Norme5 La sottozona PP.SMT comprende la parte interna <strong>del</strong>le Valli <strong>di</strong> Comacchio e i bacini produttivi <strong>di</strong> Valle Campo.6. In tali aree sono consentiti gli interventi che permettano lo svolgersi <strong>del</strong>le attività produttive estensive in essere alla data <strong>di</strong> approvazione <strong>del</strong> presentePiano; tali interventi devono comunque essere realizzati in modo tale da garantirne la compatibilità con i valori paesaggistico ambientali dei luoghi e nelrispetto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'art. 10 <strong>del</strong>le NdA <strong>del</strong> pIano <strong>di</strong> stazione.7. Sono in ogni caso vietati gli interventi <strong>di</strong> bonifica, nonché movimenti <strong>di</strong> terra e scavi, fatte salve le opere <strong>di</strong> sistemazione e <strong>di</strong>fesa idraulica e quelle <strong>di</strong>mantenimento o miglioramento <strong>del</strong> deflusso <strong>del</strong>le acque, quali, in specifico, le opere finalizzate a rendere idraulicamente in<strong>di</strong>pendenti le Valli <strong>di</strong> Comacchioda Valle Furlana, per gli scambi idraulici con il fiume Reno.

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