QUADRANTE7QUADRANTE7CONSERVAZIONE PAESAGGIO EFRUIZIONE TURISTICAINDIRIZZI, DIRETTIVE E PRESCRIZIONIArgine <strong>del</strong> Fiume RenoL’argine <strong>del</strong> Reno rappresenta un lungo tratto molto suggestivo che si presta ad essere percorso in varie modalità: a pie<strong>di</strong>, in bicicletta, a cavallooppure tramite visita controllata, ad esempio utilizzando i pulmini elettrici messi a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>Parco</strong> (ve<strong>di</strong> percorsi già attivati con ilTarabusino, servizio <strong>di</strong> trasporto ad energia elettrica per visite guidate). Il percorso <strong>del</strong> pulmino elettrico in quest’area va da Sant’Alberto a VoltaScirocco, passando il Reno sul traghetto e seguendo poi la gronda settentrionale <strong>del</strong> fiume in <strong>di</strong>rezione est mantenendosi sull’argine.Il tragitto sull’argine <strong>del</strong> Reno intercetta inoltre la Casa “Scorticata” fino a Volta Scirocco.L’argine <strong>del</strong> Reno rappresenta inoltre un tratto fondamentale <strong>del</strong> nuovo itinerario ciclabile che consente la fruizione <strong>del</strong>l’intero perimetro <strong>del</strong>leValli <strong>di</strong> Comacchio (itinerario che era già stato ipotizzato dal Piano <strong>di</strong> Stazione Valli come “PC1 - Perimetro Valli <strong>di</strong> Comacchio” art. 29 comma 4N.T.A. <strong>del</strong> Piano).L’itinerario circolare può essere completato , come più avanti descritto (paragrafo “Non solo un argine”), grazie alla possibilità <strong>di</strong> passare sopra lanuova arginatura prevista dal <strong>progetto</strong> sulla linea <strong>di</strong> confine tra le Province <strong>di</strong> Ferrara e Ravenna nella Valle Lido <strong>di</strong> Magnavacca. Per il tracciatocompleto <strong>del</strong>l’itinerario ciclabile “Perimetro <strong>del</strong>le Valli” vedere la Tavola <strong>di</strong> <strong>progetto</strong> n. 7 “Quadro <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la fruizione nella Stazione Valli<strong>di</strong> Comacchio”.Come approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> tema <strong>del</strong>la fruizione si riporta <strong>di</strong> seguito uno stralcio <strong>di</strong> un <strong>progetto</strong> già realizzato da Mezzatesta… per il <strong>Parco</strong> <strong>del</strong><strong>Delta</strong> negli anni passati, che approfon<strong>di</strong>sce il quadro <strong>del</strong>le opportunità per la pratica <strong>del</strong> birdwatching nel territorio ricompreso nel perimetro <strong>del</strong>P.d.I.P.PP.FLUArt 26 comma 12 NTA Valli <strong>di</strong> ComacchioLa sottozona PP.FLU è costituita dall’ambito <strong>del</strong> Fiume Reno ricompreso tra il limite esterno <strong>del</strong> piede degli argini principali.In tale zona le Autorità idrauliche competenti dovranno conformare i criteri <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> intervento alle finalità <strong>di</strong> conservazione <strong>del</strong>paesaggio fluviale e <strong>del</strong>le emergenze naturalistiche proprie <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>, tenuto conto <strong>del</strong>l’influenza <strong>di</strong>retta che tale vettore idraulico ha nei confronti<strong>del</strong>l’equilibrio <strong>del</strong> comprensorio vallivo comacchiese.In tutta l’area fluviale, così come <strong>del</strong>imitata dal presente Piano, sono consentiti gli interventi necessari volti ad ottenere:a. la garanzia <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza, la manutenzione ed il ripristino <strong>del</strong>le arginature esistenti, mantenendo il deflusso <strong>del</strong>le piene <strong>di</strong>riferimento aventi un tempo <strong>di</strong> ritorno pari a 200 anni;b. il mantenimento e/o il recupero <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio <strong>di</strong>namico <strong>del</strong>l’alveo, nel rispetto <strong>del</strong>l’evoluzione naturale <strong>del</strong> fiume ed inrapporto alle esigenze <strong>di</strong> stabilità <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fese e <strong>del</strong>le fondazione <strong>del</strong>le opere d’arte;c. il mantenimento <strong>del</strong> deflusso minimo vitale necessario alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong>la vita biologica <strong>del</strong> fiume.In tale ambito sono comunque vietate:o le trasformazioni <strong>del</strong>lo stato dei luoghi sotto l’aspetto morfologico, infrastrutturale ed e<strong>di</strong>lizio;o l’apertura <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche e <strong>di</strong> impianti per lo smaltimento dei rifiuti, il deposito <strong>di</strong> sostanze pericolose e <strong>di</strong> materiali a cielo aperto, compresigli stoccaggi provvisori, con esclusione <strong>di</strong> quelli temporanei derivanti da interventi <strong>di</strong> manutenzione <strong>del</strong> corpo idrico eseguiti dall’autorità idraulicacompetente;o le coltivazioni erbacee non permanenti ed arboree per una ampiezza <strong>di</strong> ml.10 dal ciglio <strong>del</strong>le sponde, al fine <strong>di</strong> assicurare il mantenimento oil ripristino <strong>di</strong> una fascia continua <strong>di</strong> vegetazione spontanea lungo le sponde <strong>del</strong>l’alveo inciso, avente funzione <strong>di</strong> stabilizzazione e riduzione <strong>del</strong>lavelocità <strong>del</strong>la corrente.Nelle medesime aree la pianificazione locale o sovracomunale, quella <strong>di</strong> settore e la programmazione <strong>del</strong>l’autorità idraulica competente opererannoper favorire e sostenere gli interventi volti alla ricostituzione degli equilibri naturali alterati ed alla eliminazione dei fattori incompatibili <strong>di</strong>interferenza antropica, ferma restando la possibilità <strong>di</strong> ristrutturazione e rilocalizzazione, qualora incompatibili con le caratteristiche idrauliche edambientali, <strong>di</strong> capanni ed altre attrezzature per la pesca. La ristrutturazione dovrà comunque rispettare le tipologie locali ed essere realizzata conmateriali tra<strong>di</strong>zionali.C.UMIArt 24 comma 8 NTA Valli <strong>di</strong> ComacchioIn tutte le zone C sono consentiti, previa acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>di</strong> conformità o <strong>del</strong> nulla osta <strong>del</strong>l’Ente <strong>di</strong> Gestione:• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente (interventi <strong>di</strong> rinaturalizzazione e <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>l’assetto naturalistico, <strong>di</strong>valorizzazione ambientale e paesistica);Nelle aree C.UMI, sono vietati interventi <strong>di</strong> bonifica, nonché movimenti <strong>di</strong> terra e scavi, compresi l’alterazione <strong>del</strong>la giacitura dei canali, dei dossie <strong>del</strong>le barene.8. Nelle stesse aree sono consentiti:
a. la manutenzione dei canali principali e sublagunari, nonché lo scarico dei materiali litoi<strong>di</strong> conseguenti, purché effettuato nel rispetto<strong>del</strong>l’assetto geomorfologico dei luoghi nonché <strong>del</strong>la vegetazione presente, previo nulla osta <strong>del</strong>l’EdG;b. la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria e il restauro e risanamento conservativo degli immobili e degli impianti esistenti e destinati allaconduzione <strong>del</strong> bacino d’acqua e alla piscicoltura;c. l’esercizio degli impianti <strong>di</strong> piscicoltura esistenti;d. la realizzazione <strong>di</strong> nuovi impianti tecnici finalizzati alla conduzione idraulica <strong>del</strong> bacino (quali chiaviche, sifoni <strong>di</strong> derivazione, pompeidrovore) e al riequilibrio idraulico, <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> sistemazione e <strong>di</strong>fesa idraulica e <strong>di</strong> mantenimento o miglioramento <strong>del</strong> deflusso <strong>del</strong>le acque, purchéfinalizzati alla vivificazione e al mantenimento <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni trofiche, inseriti in programmi generali e previa acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>di</strong>conformità <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;e. per le sole valli da pesca, le opere in<strong>di</strong>spensabili alla prosecuzione <strong>del</strong>l’esercizio <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong> piscicoltura, compresa la realizzazione <strong>di</strong>nuove arginature, purché realizzate con criteri <strong>di</strong> ingegneria naturalistica e con soluzioni tecniche che prevedano la prosecuzione dei meto<strong>di</strong>tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> allevamento e <strong>di</strong> prelievo <strong>del</strong> pescato, nonché l’impiego <strong>di</strong> materiali compatibili con il sistema ambientale <strong>di</strong> riferimento;f. la raccolta <strong>di</strong> macroalghe e le normali operazioni <strong>di</strong> sfalcio meccanico <strong>del</strong>le sponde arginali perimetrali, nel rispetto degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>del</strong>presente Piano e <strong>di</strong> quanto previsto in proposito dal Regolamento;g. il ripristino <strong>del</strong> paesaggio vallivo e la mitigazione degli impatti visivi, anche me<strong>di</strong>ante inserimento ambientale degli impianti tramitepiantumazione <strong>di</strong> specie autoctone.