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Relazione di progetto - Parco del Delta del Po

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Art 26 commi 2,3,4,10 NTA Valli <strong>di</strong> Comacchio1 Sono da favorire e sostenere tutti gli interventi volti alla progressiva valorizzazione ambientale <strong>del</strong> territorio, alla salvaguar<strong>di</strong>a dei caratteri originari degliinse<strong>di</strong>amenti umani e <strong>di</strong> quelli tra<strong>di</strong>zionali <strong>del</strong>la pesca, alla evidenziazione <strong>del</strong>le trasformazioni conseguenti alla attività <strong>di</strong> bonifica storica; a tal fine sono dapromuovere interventi destinati al miglioramento <strong>del</strong>le caratteristiche ambientali e paesaggistiche ed al mantenimento <strong>del</strong>le attività produttive a basso impattoambientale, alla riconversione <strong>di</strong> quelle esistenti non con tali caratteristiche, alla sperimentazione <strong>di</strong> nuove attività agricole, produttive, turistiche compatibili conla qualità <strong>del</strong>le risorse naturali esistenti nel <strong>Parco</strong> e coerenti con le aspettative <strong>del</strong>le popolazioni locali.2 Nelle zone PP sono vietati:• la caccia e il <strong>di</strong>sturbo <strong>del</strong>la fauna selvatica, ad eccezione <strong>del</strong>l'attività venatoria e <strong>del</strong>l'attività alieutica, dove non <strong>di</strong>versamente previsto per ambitiparticolari, esercitate secondo la <strong>di</strong>sciplina stabilita dal Regolamento;• il danneggiamento e la raccolta <strong>del</strong>la flora spontanea, salvo quanto previsto per le sottozone PP.AGR;• l’asporto <strong>di</strong> materiali e l’alterazione <strong>del</strong> profilo <strong>del</strong> terreno, salvo che per le attività previste al successivo comma 4.3 In tutte le zone PP sono consentiti:• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente (interventi <strong>di</strong> rinaturalizzazione e <strong>di</strong> miglioramento <strong>del</strong>l’assetto naturalistico, <strong>di</strong> valorizzazioneambientale e paesistica);• gli interventi <strong>di</strong> era<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> specie alloctone dannose, promossi <strong>di</strong>rettamente dall’Ente parco;• le attività <strong>di</strong>rettamente finalizzate alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong> patrimonio testimoniale storico-culturale;• le attività <strong>di</strong> ricerca scientifica e monitoraggio, compatibili con le finalità <strong>del</strong> parco;• le attività <strong>di</strong> osservazione scientifica e per fini <strong>di</strong>dattici, come <strong>di</strong>sciplinata dal Regolamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;• l’escursionismo e il turismo naturalistico, sui percorsi previsti dal presente Piano, come <strong>di</strong>sciplinati dal Regolamento <strong>del</strong> <strong>Parco</strong>;• la manutenzione <strong>del</strong>le infrastrutture tecnologiche secondo le prescrizioni <strong>di</strong> cui all’art. 18 e secondo quanto previsto per le singole sottozone;• interventi sul patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> ristrutturazione, <strong>di</strong> restauro, <strong>di</strong> risanamento conservativo e <strong>di</strong>ampliamento per le esigenze <strong>di</strong> adeguamento igienico-sanitario e, limitatamente alle sottozone PP.AGR, <strong>di</strong> ampliamento e nuova costruzione per le esigenze <strong>del</strong>leaziende agricole, fatto salvo quanto specificato ai commi successivi, nel rispetto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>l'art. 9 <strong>del</strong>le presenti Norme5 La sottozona PP.SMT comprende la parte interna <strong>del</strong>le Valli <strong>di</strong> Comacchio e i bacini produttivi <strong>di</strong> Valle Campo.6. In tali aree sono consentiti gli interventi che permettano lo svolgersi <strong>del</strong>le attività produttive estensive in essere alla data <strong>di</strong> approvazione <strong>del</strong> presentePiano; tali interventi devono comunque essere realizzati in modo tale da garantirne la compatibilità con i valori paesaggistico ambientali dei luoghi e nel rispetto<strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'art. 10 <strong>del</strong>le NdA <strong>del</strong> pIano <strong>di</strong> stazione.7. Sono in ogni caso vietati gli interventi <strong>di</strong> bonifica, nonché movimenti <strong>di</strong> terra e scavi, fatte salve le opere <strong>di</strong> sistemazione e <strong>di</strong>fesa idraulica e quelle <strong>di</strong>mantenimento o miglioramento <strong>del</strong> deflusso <strong>del</strong>le acque, quali, in specifico, le opere finalizzate a rendere idraulicamente in<strong>di</strong>pendenti le Valli <strong>di</strong> Comacchio daValle Furlana, per gli scambi idraulici con il fiume Reno.8. Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti in Valle, inclusi quelli a carattere produttivo, sono ammessi interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, restauro eristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, nonché gli interventi necessari alla corretta officiosità <strong>di</strong> manufatti tecnici quali chiaviche, sifoni, idrovore e similari, ivi compresa lacostruzione <strong>di</strong> nuovi impianti tecnologici; tali interventi dovranno in ogni caso rispettare le forme <strong>del</strong>la tra<strong>di</strong>zione valliva locale.9. Nella stesso ambito è consentita la manutenzione dei canali principali, secondari, <strong>del</strong>le fosse sub-lagunari e <strong>del</strong>le opere per la funzionalità idraulica e <strong>di</strong>mantenimento <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni trofiche ottimali, con particolare riguardo all’adduzione e circolazione <strong>del</strong>le acque dolci provenienti dal Fiume Reno. I materialilitoi<strong>di</strong> conseguenti potranno essere depositati all'interno <strong>del</strong>la zona, previa valutazione <strong>del</strong>la compatibilità con l’assetto morfologico dei luoghi e <strong>del</strong>l'impatto sullecomponenti biologiche ivi esistenti;

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