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Chiesa Parrocchiale dell'Assunta - Positano - Icsporzio.it

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CHIESA PARROCCHIALE DELL’ASSUNTALa <strong>Chiesa</strong> madre di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>, dedicata a S. MariaAssunta, è il monumento più importante nonché ilcentro della via religiosa della c<strong>it</strong>tadina.Il nucleo originario fu edificato tra il VII e il IX sec,sui resti della antica villa romana distruttadall’eruzione del Vesuvio del 79 d.c., e fu dedicata,probabilmente dai monaci Benedettini, al culto di S.V<strong>it</strong>o martire e solo nel 1159 fu dedicata anche allaBeata Vergine Maria. A segu<strong>it</strong>o delle continueincursioni e razzie piratesche, il monastero fuabbandonato e la chiesa nel 1777 fu sconsacrata,spogliata di tutti gli arredi e del patrimonio artisticoin essa contenuto.L’impianto planimetrico della antica chiesa era acroce greca, ed era orientata verso Gerusalemme, iltetto era sostenuto da travi in legno, e le mura eranoadorne di marmi verdi con colonne di gran<strong>it</strong>o, ilpavimento era un mosaico di marmi policromi.Nel 1778, con i proventi del popolo e dei commercimar<strong>it</strong>timi la vecchia chiesa romanica fu demol<strong>it</strong>a perfare posto a quella attuale. Della vecchia abbaziasono ancora visibili, in quella attuale, alcuniframmenti del mosaico pavimentale, la scala checonduceva alla cripta ed alcuni elementi riutilizzatidella antica villa romana.L’impianto planimetrico della attuale chiesa è d<strong>it</strong>ipo basilicale con tre navate, di cui quella centralepiù alta ed ampia delle laterali, separate da due filedi archi a tutto sesto poggianti su pilastriquadrangolari, transetto non emergente, absidepoligonale, affiancata da cappelle lateraliquadrangolari. All’incrocio della navata centralecon il transetto si eleva la cupola, su un altotamburo. Lungo le navate laterali si aprono versol’esterno cappelle in serie : quattro nel latosettentrionale e quattro in quello meridionale,contenenti ciascuna un altare in marmo.La navata centrale è coperta da volta a botte instucco, suddivisa in cinque campate da quattrograndi archi trasversali appena emergenti.Le navate laterali, invece, sono suddivise in cinquecampate quadrate, coperte da basse cupolette eseparate da archi trasversali.La zona presb<strong>it</strong>eriale è leggermente rialzata di ungradino rispetto alle navate. Qui sotto la cupola, èstato s<strong>it</strong>uato un altare moderno.L’abside è pentagonale, sia nella parte interna, chein quella esterna, ed è molto profonda.


Facciata principaleLa facciata della chiesa, dedicata a S. M. Assunta, è stata realizzata nel 1926, durante un interventodi restauro che ha cancellato la precedente facciata barocco-napoletana, con paraste, modanature ecap<strong>it</strong>elli in tufo pipernoide. L’attuale prospetto in pietra di Trani risulta più alto di circa dieci metririspetto al precedente ed ha posto in secondo piano sia il campanile che la maestosa cupola. Alcuneantiche foto e dipinti dell’epoca mostrano in parte, come era il prospetto prima dell’intervento direstauro del 1926.


LA CUPOLA. La maestosa cupola con lanterna si erge su quattro grossi pilastri sagomati, collegatida quattro archi a tutto sesto con relativi pennacchi di raccordo con il sovrastante tamburo, i qualidelim<strong>it</strong>ano la zona centrale della chiesa, posta all’incrocio del transetto con la navata centrale.L’estradosso della cupola è rivest<strong>it</strong>o con ambrogette maiolicate di colore verde , blu e giallo, cheformano un decoro geometrico. La cupola è la più imponente di tutta la costiera Amalf<strong>it</strong>ana ed è ilvero simbolo di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>.Lanterna finestrataLa maestosa cupola a costoloni è conclusa da una lanterna finestrata anch’essa ricoperta daambogette maiolicate di colore verde, blu e bianco.


Rosone centrale in vetri policromi e croce sulla somm<strong>it</strong>à della facciata .Rosone dall’interno della chiesaIl rosone è una ruota a raggi che simboleggia, secondo la tradizione cristiana, il dominio di Cristosulla Terra. Il rosone è un componente tipico della cattedrale romanica e gotica .Nelle suecamp<strong>it</strong>ure, che possono essere a forma di raggio o a forma di stella e di altre figure geometriche,compaiono raffigurati nel vetro decorazioni ricche di simboli. Il colore inoltre aumenta l’effettoluminoso rendendo il rosone simile ad un enorme caleidoscopio. Di sol<strong>it</strong>o il rosone più importanteera collocato sulla facciata d’ingresso della cattedrale, sopra il portale, mentre altri si trovavanonelle facciate laterali dei transetti. Il rosone della chiesa di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> è formato da una stellacentrale a otto punte in vetri policromi,il disegno è completato da un fiore di petali di rosa a formadi cuori bianchi . Dunque è chiaro il riferimento di dedicazione della chiesa a Maria e al SuoCuore Immacolato .


Porta maggiore della chiesa in legno con frontone in pietra di Trani e croci in ottone nei riquadri.Simbolo del nome di Santa Maria Assunta nel frontone della porta centrale


Una delle due porte laterali in legno con croci in ottone nei riquadri. Sono le porte d’accesso allenavate laterali realizzate in un secondo momento.


La cappella dell’OratorioLa cappella dell’Oratorio fu realizzata nel 1777 quale sede della Congrega della buona morte,venne edificata sopra l’antico cim<strong>it</strong>ero dell’abbazia, in aderenza alla chiesa. E’ cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da una solanavata con abside semicircolare, in cui è posto un gran crocefisso in legno, affiancato da due figuredei santi Pietro e Paolo.La copertura è una volta a Botte e le sue dimensioni sono di mt 15 per 6 circa. Fino ad alcuni annifa vi erano gli scanni in legno per le assemblee e le riunioni dei confratelli.Sopra l’ingresso principale vi è la cantoria con l’organo. Pur avendo sub<strong>it</strong>o nel corso degli annialcuni lavori di sistemazione il prospetto risulta inalterato con le originarie lesene e pseudo-cap<strong>it</strong>ellied decorazioni analoghe a quelle in tufo piperno ide dell’antica facciata della <strong>Chiesa</strong> Madre.


Il Campanile.Uscendo sul sagrato, a pochi passi dalla chiesa si erge il campanile, riedificato nel 1707 per operadi uno sconosciuto frate cappuccino ricordato in un frammento di lapide che si trova attualmentemurato sulla parete esterna della chiesa lungo la via V<strong>it</strong>o Savino. E’ a quattro livelli con paraste efascie marcapiano in tufo pipernoide grigio. I piani superiori sono provvisti di aperture ad arco atutto sesto e, all’ultimo livello, vi sono le campane, ora comandate da un sistema elettronico.


Porta di ingresso al campanile e La PistriceAl disopra della porta del campanile è murato un bassorilievo di epoca medioevale raffigurante unapistrice e sopra di esso una lapide posta nel 1902 a ricordo del pos<strong>it</strong>anese Flavio Gioia, inventoredella bussola.


La PistricePluteo in marmo bianco, precedentemente murato nel pavimento della chiesa, che rappresenta unapisrice circondata da sette pesci e, in basso, da un animale somigliante ad una volpe. Esso cost<strong>it</strong>uivauna transenna presb<strong>it</strong>eriale (XI-XII sec.) dell’antica abbazia rimasta in chiesa fino al 1881 quandovenne restaurato il campanile. Matteo Camera r<strong>it</strong>iene che sia la rappresentazione di un numemarino, Hippocampus signathus. Altri che sia il simbolo delle sirene e come tale un simbolo dimorte.


Lapide dedicata a Flavio GioiaAl disopra della porta del campanile e del bassorilievo di epoca medioevale raffigurante un pistriceè posta una lapide del 1902 a ricordo del pos<strong>it</strong>anese Flavio Gioia, inventore della bussola.La lapide venne posta in opera nel 1902, in occasione del 600° anniversario dell’invenzione dellabussola, ricorda le leggendarie origini pos<strong>it</strong>anesi di Flavio Gioia.


Portone s<strong>it</strong>uato a lato della navata laterale sinistra della <strong>Chiesa</strong> e viene aperto durante lecelebrazioni più importanti. Da pochi anni è stato aggiunto un cancello che permette di vedere lefunzioni anche ai vis<strong>it</strong>atori che preferiscono non entrare.Frammento di lapide che si trova attualmente murato sulla parete esterna della chiesa lungo la viaV<strong>it</strong>o Savino.Il frammento ricorda il frate che si adoperò per la costruzione del campanile.


Porta interna in ferro e vetro con decorazioni floreali in ferro per accedere alla navata centrale


Porte laterali interne in legnoUna delle due targhe marmoree poste sulle porte interne laterali. Dono di Monsignor Miccu del1783, una in memoria della dedicazione della chiesa alla Madonna di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>l e l’altra allaIncoronazione della Madonna di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> .


Navata CentraleLa navata centrale è coperta da volta a botte lunettata, realizzata da artisti siciliani col sistemadell’incannucciata, e prende luce dai finestroni posti al di sotto delle lunette. Sulla chiave degliarchi vi sono figure in stucco e alle lesene si sovrappongono cap<strong>it</strong>elli pseudo-ionici dai qualipendono serti floreali. E’ suddivisa in cinque campate da quattro grandi archi trasversali appenaemergenti.


Stemma del Comune di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> posto sull’arco trionfale che divide la navata centrale daltransetto.Scultura in legno dorato, nel cui campo è rappresentato lo stemma del Comune di<strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>, posta sull’arco trionfale.Nei riquadri centrali è raffigurata la Rosa dei venti simbolo dell’attiv<strong>it</strong>à marinara dei pos<strong>it</strong>anesi,grazie ai quali fu possibile la realizzazione del nuovo tempio.La chiesa così come oggi si presenta al vis<strong>it</strong>atore risale ai lavori compiuti tra il 1777 e il 1782, ed airestauri degli stucchi e delle dorature realizzati circa un secolo dopo.


ORGANO MECCANICO PONZIANO BEVILACQUASopra la porta centrale vi è la cantoria con il maestoso organo meccanico inaugurato nel 2000.COMPOSIZIONE FONICA : Sistema di trasmissione meccanico per manuali e pedaliera, elettricoper i registri: meccanica sospesa per i manuali e di rimando per il pedale; somieri a tiro, con registria stecca e canale per tasto. Composizione- Due tastiere di 61 note (do-do). Pedaliera di 32 note (dosol).Unioni: I al Pedale; II al Pedale; Unione Manuali.


ACQUASANTIERAA destra e a sinistra di chi entra sui primi pilastri ci sono due acquasantiere in marmo intarsiato ,che contengono l’acqua benedetta, e in un ovale vi è rappresentata la figura della Madonna con ilBambino..


L’altareLa <strong>Chiesa</strong> così come oggi si presenta al vis<strong>it</strong>atore, salvo alcuni interventi particolari attuati peradeguare il tempio alle indicazioni della riforma l<strong>it</strong>urgica voluta dal Concilio Vaticano I, risale ailavori compiuti tra il 1777 e il 1782.


Intradosso della cupola posta all’incrocio della navata centrale con il transetto decorata con stucchi ,quattro finestre con vetri decorati a motivi floreali illuminano il transetto.Vetrata in vetri policromi della cupola. Il disegno raffigurato è una stella a otto punte ,simbolomariano, con un cerchio centrale che rappresenta Cristo centro dell’Universo.


Altare maggioreSopra l'altare maggiore sierge il tempietto conl'icona bizantinarecentemente restaurata.L’icona bizantina èverosimilmente giunta a<strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> nel sec. XII adopera dei monacibenedettini, i quali, abordo delle loro navi,percorrevano le rottecommerciali e di pescalungo le coste dell’Italiameridionale. Undocumento conservatonell’archivio parrocchialericorda la dedicazione diuna chiesa ad onore dellaBeata Vergine Marianell’anno 1159 ad opera diGiovanni II vescovo diAmalfi.La tradizione popolare,invece, vuole che l’iconasia giunta a <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> inmodo prodigioso. Essafaceva parte del carico diun veliero provenientedalle regioni orientali;giunta al largo di<strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>, la nave incappóin una forte bonaccia chene fermó la navigazione.Invano i marinari feceroricorso a tutta la loroesperienza per riprendereil viaggio, gettando a mare una parte del carico. Poi, ad un tratto, sentirono una voce: "Posa, posa!".Il pensiero corse sub<strong>it</strong>o a quella effigie della Madonna col Bambino: il prodigio fu interpretatocome manifestazione della volontà della Vergine di restare in quel luogo. Il cap<strong>it</strong>ano diede ordine didirigere la prua verso terra e la nave riprese a muoversi. Giunti a riva, i marinai consegnaronol’icona agli ab<strong>it</strong>anti di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>, i quali l’accolsero con gioia ed edificarono un tempio in suo onorenei pressi della spiaggia.


Icona BizantinaTavola lignea,di cedro del Libano ,con dipinto della Madonna nera con il Bambino benedicente (m2,53 x 1,19).Si trova sopra l’altare maggiore. Si tratta di un’icona su fondo d’oro dove, all’interno di una corniceformata da borchie aggettanti coniche e piramidali, è dipinta l’immagine frontale della Madonna,seduta su un trono ricoperto di tessuto d’oro decorato. La Vergine indossa una tunica dorata, ornatadi pietre preziose, e sul capo porta una corona di oro e pietre preziose. Dietro la testa appare unaaureola, anch’essa dorata e decorata, che sporge dal bordo superiore della tavola ed è lievemente inrilievo.La madonna tiene con il braccio sinistro la croce e con il braccio destro lo tocca leggermente, comeper indicare, la spalla destra del bambino, seduto sul suo ginocchio sinistro. Il bambino anch’essofrontale, vest<strong>it</strong>o con una tunica dorata, tiene nella mano sinistra un rotolo e con la destra benedice. Ilviso,le mani ed i piedi delle figure sono di colore scuro, in origine non lo erano , il colore utilizzatonel tempo si è ossidato assumendo l’attuale tinta.


Particolare dell’altare maggioreIl tempietto, composto da quattro colonne di gran<strong>it</strong>o rosa, sormontate dal timpano sul quale dueangeli sorreggono una corona dorata, fu fatto realizzare a Napoli, nel 1781, da Felice Montuori,padrone mar<strong>it</strong>timo, e dai suoi marinai.Particolare dell’altare maggiore. L’altare ha due angeli capoaltare in marmo che sorreggono unacornucopia.


XAltare centrale in complesso marmoreo realizzato per voto di Felice Montuori nel 1787, dedicatoalla Madonna , decorato con due cherubini che reggono il simbolo della Madonna ed è sormontatoda una magnifica nicchia di rari marmi dove si conserva l’immagine della Madonna di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>.


Ciborio dell’altare maggiore in marmo contornato d’alabastro orientale e varolè di Francia, conporta in lamina d’argento che raffigura Cristo Risorto.


Altare in marmo con sottostante pavimentazione raffigurante lo stemma del comune di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>Interventi particolari attuati nel 1982 per adeguare il tempio alle esigenze della riforma l<strong>it</strong>urgicavoluta dal Concilio Vaticano I.Stemma del comune di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> sotto l’altare.


Coro in noce per voto di Silvestro ParlatoAi lati dell’abside vi è il coro in noce massiccio, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da 24 stalli, alle cui estrem<strong>it</strong>à due nicchiecustodiscono l‘Addolorata (a destra) ed il busto reliquiario di S. V<strong>it</strong>o (a sinistra)Balaustra in marmo donata per voto di Saverio Bruno.


Frammento del pavimento medioevaleNel presb<strong>it</strong>erio, dietro l’altare moderno, davanti all’abside, è visibile un tratto rettangolare delpavimento medioevale, venuto alla luce nel 1978. Questo è l’unico frammento salvatosi, perchéprotetto da un gradino mai rimosso nei secoli nei vari rifacimenti del pavimento. Attualmente i restisono visibili attraverso una lastra di vetro che li protegge. L’attuale pavimentazione è in marmo erisale al 1927 in concom<strong>it</strong>anza con la ristrutturazione della facciata.


Nicchia del coroNicchia posta alla estrem<strong>it</strong>à del coro, in noce massiccio, che custodisce la statua ligneadell‘Addolorata del 1700 con ab<strong>it</strong>o in tessuto ricamato con filo dorato,opera della scuolanapoletana. Nella statua si evidenzia il cuore,in argento,della Madonna traf<strong>it</strong>to da una spada.


Nicchia del coroNicchia posta alla estrem<strong>it</strong>à del coro, in noce massiccio, che custodisce il busto reliquiario dedicatoa San V<strong>it</strong>o martire del 1500.


Busto reliquiariodedicato a S. V<strong>it</strong>oMartireAnticamente <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> eraaffidata alla protezione delmartire San V<strong>it</strong>o, del quale siconserva un pregevole bustoreliquiario, di scuolanapoletana del sec. XVI. Èuna delle più pregevoli operedella Costiera Amalf<strong>it</strong>ana. Ilcapo, sbalzato in argento,probabilmente anteriore diun secolo, presenta elementidella scuola dei Laureana:appare esegu<strong>it</strong>o su unmodello vivente, cometestimoniano le orecchietrattate con individualenaturalezza. La capigliaturapresenta larghe ciocche,lisce, con un vivo gioco dipiani. Il naso è dr<strong>it</strong>to come ilmento, le labbra sono sottili,Singolare è il trattamentodella pupilla negli occhiappena incavati. Il busto èpiù convenzionale, decoratoa grandi "ramages" su fondosabbiato, inteso come vest<strong>it</strong>odi giubba chiusa da graffe,sopra una camicia con ilcollo pieghettato. Su di unagraffa è incisa data del 1599.Sulla graffa grande, divise daun calice ed ostia, si leggono le parole: SANTE VITE PROTECTOR POSITANI. Sul bordoinferiore del busto vi è l’iscrizione: REGE PHILIPPO TERCIO OPUS HOC COSTRUENDUMCURARUNT SUMTIBUS CONFRATERNITATIS MONTIS CORPORIS CHRISTIGUBERNATORES EIUSDEM – HONORATUS PORCIUS A. ET M. D. MARCUS AURELIODURSO SILVESTRO MIRELLA DOMINICUS REMITA E P. MAX. CLEMENTE OTTAVO(Durante il regno di Filippo Terzo con i mezzi della Congregazione del Corpo di Cristo igovernatori della stessa Onorato Porzio [...] Marco Aurelio D’Urso Silvestro Mirella DominicoRom<strong>it</strong>o fecero fabbricare quest’opera durante il pontificato di Clemente VIII).


Pulp<strong>it</strong>o in noce posto a ridosso del lato destro dell’arco trionfale che collega la navata centrale altransetto donato dai padroni mar<strong>it</strong>timi Nicola e Francesco Romano e dai loro marinai nel 1781.


Croci marmoreeDue croci marmoree del XV sec. intarsiate con mosaici , sono murate sulla facciata interna deipilastri dell’arco trionfale e cost<strong>it</strong>uiscono elementi recuperati delle decorazioni della chiesaprecedente.


Navata laterale destraLe navate laterali, invece, sono suddivise in cinque campate quadrate, coperte da basse cupolette eseparate da archi trasversali.Procedendo dall'ingresso verso l'altare maggiore, si susseguono a destra le cappelle di San Biagio,Immacolata, Sant'Antonio e Sant'Anna.Incoronazione dell’icona nel 1783.L’opera è stata dipinta da Vassilj Nec<strong>it</strong>ailov, p<strong>it</strong>tore russo,vissuto a <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>.


Arazzo sulla porta laterale della navata destra con motivi floreali .Al centro un medaglioneraffigurante la Madonna di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> del 1700 .


Cappella di San Biagio.Pala d’altare del 700 dedicata a San BiagioL’altare in marmo fu il primo degli altari delle navate ad essere stato realizzato nel 1780, per donodi Giuseppe Cocurullo, ed è l’unico che si differenzia nella forma. La tela r<strong>it</strong>rae il Santo Vescovo diSebaste (Armenia), martirizzato nel 316, protettore dai mali della gola (secondo la leggenda eglisalvò la v<strong>it</strong>a ad un bambino cui si era conficcata una lisca in gola).L’angelo in basso a destra mostrale spine, mentre il Santo rivolge lo sguardo all’angelo che regge la palma del martirio.In questa cappella il 3 febbraio si espone la reliquia del Santo e si impartisce la tradizionalebenedizione della gola.Un piccolo busto ligneo di San Biagio è conservato in Sacrestia.


Altare della cappella dedicata a San Biagio in commesso marmoreo. Gli altari furono fattirealizzare, quasi tutti, a dedicazione di Luca e Giomarino Buonocore e i suoi marinai 1781.La vetrata, sopra l’arco della cappella, rappresenta Maria rifugio dei peccatori.Il virgulto rappresenta il germoglio, che spunterà dal tronco di Iesse (Is 11,1-2). Si trattadell'albero-dinastia di Davide da cui è espresso il misterioso venire del Salvatore perchè il SignoreGesù è virgulto del tronco di Jesse. Il serpente ,intorno al tronco ,rappresenta il male ,il peccatoche allontana l’uomo da Dio. Ecco allora che Maria rifugio dei peccatori intercede per noi pressoDio perché ci conceda il perdono. Tra tutte le l<strong>it</strong>anie questa della Madonna "Rifugio dei peccatori"è la più vera e la più umana che possiamo rivolgere alla Vergine, convinti che abbiamo estremobisogno della consolante certezza che la Vergine Madre di tutti gli uomini non potrebbe nemmenoessere Salute degli infermi e Conforto degli affl<strong>it</strong>ti se non fosse, anz<strong>it</strong>utto, Rifugio di noi peccatori.


Fonte Battesimale in porfido che poggia sopra un cap<strong>it</strong>ello in marmo. II battistero ha tutt’intornoun involucro di legno che è sormontato dalla statuetta di San Giovanni Battista e rappresenta ilBattesimo di Gesù.


Cappella dell’Immacolata ConcezioneLa tela dell’Immacolata fu donata da Benedetto e Giosuè de Palma nel 1795 raffigura la Verginecome appare nella visione apocal<strong>it</strong>tica, coronata da dodici stelle, con la luna sotto i suoi piedi, checalpesta il serpente. Gli angeli che la circondano reggono alcuni simboli tratti dal “Cantico deiCantici” e attribu<strong>it</strong>i a Maria: il giglio, lo specchio, la rosa, il ramo d’ulivo,la stella.


Altare della cappella dedicata all’Immacolata in complesso marmoreo fu donato daGiomarino Buonocore e dai suoi marinai nel 1781Luca eLa vetrata sopra l’arco della cappella dell’Immacolata raffigura Maria Madre Amabile.La devozione cattolica al Cuore Immacolato ,fu estesa a tutta la <strong>Chiesa</strong> da papa Pio XII nel 1944,in ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, da lui fatta nel 1942. Laprima traccia di culto pubblico si trova a Napoli nel 1640 nella confratern<strong>it</strong>a del Cuore di Maria. Fufondata da Giovanni Eudes, che diffuse anche la devozione al Sacro Cuore di Gesù.Maria è Madre Amabile perché offre il suo Cuore di Madre per chiedere riparazione per i tantipeccati che offendono il Cuore di Gesù ed il Suo. Maria conosce quindi tutta la bruttezza delpeccato, capisce la bruttezza di tutto ciò che non è bene .Il cristiano quindi chiede l'intercessione diMaria, perché per i suoi mer<strong>it</strong>i, un<strong>it</strong>i a quelli di Cristo, Dio gli conceda il perdono.


Cappella di Sant’Antonio di Padova.La tela del 1795 donata da Nicola Arezio Fieri raffigura il Santo Francescano nelmomento della visione del Bambino Gesù, che esprime il suo attaccamentoall’uman<strong>it</strong>à di Cristo e la sua profonda intim<strong>it</strong>à con Dio.Il giglio, nel quadro tenuto dall’angelo in basso, rappresenta la sua purezza e la lottacontro il demonio che lo persegu<strong>it</strong>a fin dalla sua infanzia.Si conserva una bellissima statua in legno e cartapesta di S.Antonio, che vieneesposta il 13 Giugno.


Altare della cappella dedicata a Sant’Antonio in complesso marmoreo del 1781 fu donato dallafamiglia Buonocore e dai suoi marinai. La cappella fu costru<strong>it</strong>a dalla famiglia Orso nel 1720.La vetrata sopra l’arco della cappella di Sant’Antonio rappresenta Maria Vergine Clemente.Il tronco di Jesse cioè l’albero-dinastia di Davide dal cui tronco nascerà il Virgulto, cioè ilgermoglio che è Gesù. Vi è rappresentata la v<strong>it</strong>e che è Gesù e la brocca rappresenta” l’acqua vivache è Gesù”. Gesù vuole darci quell’acqua viva che è v<strong>it</strong>a: la Sua v<strong>it</strong>a che scorre continuamentenel nostro cuore come “una sorgente che zampilla” e ci rende nuovi fiammanti dentro e fuori.Questo simbolo è indicativo per Sant’Antonio soprattutto per la sua intensa attiv<strong>it</strong>à di predicatoreantieretico <strong>it</strong>inerante che gli valse il famoso appellativo di "martello degli eretici .L’aggettivo"clemente", rifer<strong>it</strong>o alla Beata Vergine Maria dice amore, dice benevolenza, dice misericordia,dice compassione, con attenzione anche all’indulgenza, al perdono, alla riconciliazione. La nostrafiducia in Maria, prima ancora che sulla sua potente intercessione presso Dio, poggia sulla suabontà materna; perciò giustamente a lei cantiamo nella 'Salve, Regina': "O clemens, o pia, o dulcisVirgo, Maria!". Capolavoro della misericordia infin<strong>it</strong>a, il cuore immacolato della Vergine è pursempre un cuore di madre. Ne sono prova persino le 'lacrime' versate, anche recentemente, in più diuna sua apparizione.


.Cappella della Vergine con Sant’Anna.La tela, opera di Gaetano Caporizzo, realizzata nel 1794, raffigura la Madre dellaVergine,Sant’Anna, che intercede presso il Bambino Gesù in favore delle anime delPurgatorio.In sacrestia sono custod<strong>it</strong>e una piccola statua di Sant’Anna con la Madonna Bambina,e un’altra statua di Maria Bambina.


Altare della cappella dedicata a Sant’Anna che fu donato nel 1781 dai padronimar<strong>it</strong>timi Luca e Giomarino Buonocore e dai loro marinai.La vetrata sopra l’arco della cappella della Vergine con Sant’Anna rappresenta Maria Madre delSalvatore. Si può affermare che, essendo quello del Salvatore il t<strong>it</strong>olo principale di Gesù, quello diMadre del Salvatore è il t<strong>it</strong>olo principale per Maria. Questo ci dice come la Vergine Maria, in tuttala sua v<strong>it</strong>a, sia stata intimamente un<strong>it</strong>a al Sacrificio redentivo di Cristo. Questo 'progetto' di Dio èstato annunciato dall'Angelo a Giuseppe, fin dal primo concepimento di Gesù: "La Verginepartorirà un figlio e gli metterai nome Gesù; perché lui salverà il suo popolo (da tutti i peccati)"(Mt 1, 21). Il Cuore Addolorato di Maria traf<strong>it</strong>to da sette spade si riferisce alla tradizionecristiana che afferma che, nella sua v<strong>it</strong>a, ha dovuto affrontare sette dolori : Il vecchio Simeoneannuncia a Maria che una spada di dolore le trapasserà l’anima; Maria fugge in Eg<strong>it</strong>to conGesù e Giuseppe; Lo smarrimento di Gesù; Maria incontra suo Figlio carico della Croce;Maria sta presso la Croce del Figlio; Maria riceve il corpo inanimato di suo Figlio; Maria allatomba di Gesù.


Acquasantiera in marmo del 1700.


In corrispondenza del quinto arco della navata vi è l’ingresso alla sacrestia.Porta della sacrestia in legno con riquadri floreali del 1700.


Campane del 1707.


Credenza della sagrestia della chiesa.Riproduzione in miniatura dell’Icona Bizantina s<strong>it</strong>uata nella sagrestia.


Nella sagrestia è conservata la statua in cartapesta di Santa Lucia del 1900.


Statua lignea di San Giuseppe del 1700.


Statua di Sant’Antonio di Padova in legno del 1700.


Ex-voto. Un ex-voto si crea quando le preghiere individuali per un miracolo sono state esaud<strong>it</strong>e.Dopo le preghiere rivolte a un santo per un miracolosa guarigione, una persona può commissionaread un artista locale un ex-voto che potrà essere appeso nella chiesa locale come pubblicatestimonianza della fede di quell'individuo e della grat<strong>it</strong>udine per il miracolo


Medaglione in ricordo dell’Anno Giubilare del 1950.


Reliquiario marmoreo di S. V<strong>it</strong>oAl lato destro dell’Arco che dalla navata destra immette nel transetto è murato il reliquiariomarmoreo di S. V<strong>it</strong>o, pregevolissima opera rinascimentale del 1506 del maestro Giovan TommasoMalv<strong>it</strong>o, fatto eseguire e donato, come riporta un’iscrizione alla base, da Bernardo De Palma.


Lapide in memoria dell’ abate di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>, Pirro Giovanni Campoliso che rivestì tale carica nel1586 ,significativi sono le insegne vescovili , la m<strong>it</strong>ra, il pastorale e il campanile.


Nella crociera , l’altare della Circoncisione di Gesù, mirabile dipinto del famoso p<strong>it</strong>tore FabrizioSantafede napoletano del 1599.


Altare della Circoncisione in complesso marmoreo.Vetrata sull’arco dell’altare della Circoncisione rappresenta Maria Madre del Creatore.Maria è “Madre del Creatore” poiché ‘Madre di Cristo”.Il termine ‘Madre di Dio’ è quindi inteso nel senso che Maria è ‘Madre di Cristo’, ovvero madredella ‘Persona di Cristo’, che è allo stesso tempo, vero Dio e vero Uomo e quindi essendo Mariamadre di Cristo-Uomo lo è anche di Cristo-Dio, poiché non si possono separare le due naturePerché Maria può essere detta Madre del Creatore? Poiché nel Signore Gesù Cristo vi è una solapersona, la persona divina nella quale sussistono le due nature, è giusta l'affermazione che, secondola sua natura umana, egli deve la v<strong>it</strong>a alla sua Madre; mentre, secondo la sua natura divina, è Luiche dà la v<strong>it</strong>a alla madre, come la dà a tutto ciò che vive.


Cappella di Santo Stefano.La cappella è dedicata al Santo Protomartire, raffigurato nella pala d’altare con la Vergine Maria,mentre regge la pietra, simbolo della sua lapidazione. Tuttavia l’importanza di questa Cappella èdovuta alla statua lignea settecentesca della Madonna di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> che vi è custod<strong>it</strong>a, espostasull’altare maggiore durante le principali festiv<strong>it</strong>à dell’anno e portata in processione il 15 Agosto.Inoltre vi si trova il busto reliquiario di S. V<strong>it</strong>o Martire, una delle più pregevoli opere della CostieraAmalf<strong>it</strong>ana. Il capo, sbalzato in argento, probabilmente anteriore di un secolo, presenta elementidella scuola di Laureana: appare esegu<strong>it</strong>o su un modello vivente. La capigliatura presenta largheciocche, lisce, con un vivo gioco di piani. Il naso è dr<strong>it</strong>to come il mento, le labbra sono sottili.Singolare è il trattamento della pupilla negli occhi appena incavati. Il busto è più convenzionale,decorato a grandi “ramages” su fondo sabbiato, inteso come vest<strong>it</strong>o di giubba chiusa da graffe,sopra una camicia con il collo pieghettato. Su di una graffa è incisa la data 1599. Sulla graffagrande, divisa da un calice ed ostia, si leggono le parole:SANTE VITE PROTECTOR POSITANI.


Altare di Santo Stefano in complesso marmoreo con ciborio contornato di alabastro orientale eporticina in ottone.Palma in ottone


Quadro di Santo Stefano protomartire e la Madonna del 1700 di autore ignoto.


Statua lignea settecentesca della Madonna con BambinoNella cappella di Santo Stefano è custod<strong>it</strong>a la statua lignea settecentesca della Madonna conBambino che tiene sul braccio sinistro e anche un bastone .


Quadro della Madonna Immacolata del 1700.


Quadro della Madonna Assunta del 1700 .In questo quadro è dipinta l’Abazia Benedettina.


Particolare del quadro che raffigura l’Abazia Benedettina.L’Abbazia di S. Maria e S. V<strong>it</strong>o.Secondo lo storico Matteo Camera, già nel 994 vi era a <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> un abate di nome Seletto col t<strong>it</strong>olodi “abbas S. Mariae de <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>”.Risale all’anno 1071, per concessione di Sergio duca di Sorrento, il più antico privilegiodocumentato per l’Abbazia di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> e riguarda la libera navigazione nelle acque del Ducato perle imbarcazioni del Monastero. La“flotta”in questione godeva di analoga esenzione dai dazi anchenelle acque di Napoli e Castellammare. Inoltre beneficiava del dir<strong>it</strong>to esclusivo di pesca nellospecchio di mare compreso fra le isolette de “Li Galli” (CONCESSE DA FEDERICO II ALMONASTERO) e Vettica Maggiore. Numerosi erano i possedimenti di terre – taluni relativi adaltre Chiese – di empori e di magazzini, ubicati anche lontano dal paese. L’Abbazia fu bruscamenteabbandonata nel XV sec. , forse in segu<strong>it</strong>o a scorrerie piratesche , ed inizia in tal modo il periododegli Abati Commendatari che, affidandosi spesso ad un Vicario per le faccende locali, favorironola decadenza monasteriale. L’ultimo degli Abati Commendatari fu Liborio Marra decaduto nel1784. Alla fine del XVIII sec. la struttura non cost<strong>it</strong>uiva più un monastero, ma, passata al CleroSecolare, era divenuta Collegiata.


Tavola lignea della dedicazione della <strong>Chiesa</strong> alla Madonna Assunta del 1400.Nel 1159 il vescovo di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>,Giovanni II, dedicò la chiesa alla Madonna Assunta .Questoavvenimento è riportato in una pergamena conservata nell’archivio parrocchiale.


Navata laterale sinistraLe navate laterali, invece, sono suddivise in cinque campate quadrate, coperte da basse cupolette eseparate da archi trasversali.Lungo la navata sinistra, procedendo, si trovano le cappelle del Crocifisso, dell’Annunziata, di SanV<strong>it</strong>o e di San Nicola di Bari; in quest’ultima è allest<strong>it</strong>o un artistico presepe con pastori originali del‘700.


Quadro raffigurante Cristo con la croce.Al di sopra del portone della navata sinistra un quadro raffigurante il Cristo con la croce, risalentealla fine del sec XVI, fino a qualche anno fa collocato sopra l’altare del SS. Sacramento, un temposede dell’antica Congregazione o Confratern<strong>it</strong>a del Corpo di Cristo.


Cappella di San Nicola di Bari, lapide di dedicazione dell’altare che non è visibile perché èallest<strong>it</strong>o un presepe con pastori originali del 1700 napoletano.Cappella di S. Nicola di Bari.


Cappella dedicata A Santa Maria delle Grazie o cappella di San V<strong>it</strong>oLa cappella è dedicata a S. V<strong>it</strong>o Martire, protettore di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>, raffigurato nella tela con SantaTeresa d’Avila,che regge il libro sul quale si legge il suo celebre detto “ patire o morire”.Al centrol’immagine della Madonna delle Grazie, nella sua classica iconografia, intenta ad allattare ilBambino. Sul fondo, un angelo soccorre le anime del Purgatorio. Il quadro fu donato perdevozione dalle sorelle Maria, Teresa e Vincenza Parlato ed esegu<strong>it</strong>a dai Fratelli Max.Si conservano due statue di S. V<strong>it</strong>o: la statua lignea e il busto reliquiario, conservato nella “CappellaStellata”.


Altare della cappella laterale dedicato a San V<strong>it</strong>o , in commesso marmoreo donato nel 1781 daipadroni mar<strong>it</strong>timi Luca e Giomarino Buonocore e dai loro marinai.Statua lignea di San V<strong>it</strong>o del 1700 che viene portata in processione. Accanto a San V<strong>it</strong>o ci sono icani perché è invocato per le guarigioni dei morsi dei cani rabbiosi.


Confessionale della chiesa.


Cappella dell’Annunziata.La pala d’altare rappresenta ’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, datata 1795daifratelli Fortunato e Bonaventura Milano. Un particolare interessante è la presenza del gatto accantoal braciere, che si trova in rare rappresentazioni dell’Annunciazione, come quella di Recanatidipinta da Lorenzo Lotto nel 1528. Il gatto, da sempre considerato simbolo del focolare domestico,rafforza il significato simbolico della scena: l’annuncio a Maria non deve essere inteso come unfatto unico, eccezionale, irripetibile, ma come l’esempio di una “vocazione”che si ripropone nellav<strong>it</strong>a di ciascuno di noi, senza turbare l’ordine pacato dell’esistenza. Inoltre sulla sedia alle spalle diMaria il lavoro di ricamo abbandonato all’arrivo dell’angelo.Il punto di fuga è rappresentato dalla colomba dello Spir<strong>it</strong>o Santo che irradia luce su tutta la scena.


Altare dell’Annunziata in commesso marmoreo del 1781 donato dalla famiglia Buonocore e daisuoi marinai. .


Cappella del Crocifisso.Il dipinto, datato 1798, dono di Domenico Attanasio, raffigura il Calvario: le pie donne con MariaAddolorata, San Giovanni Evangelista e la Maddalena ai piedi della Croce. Accanto alla Maddalenaè appoggiato il suo vaso di unguento per la sepoltura di Gesù. Il simbolismo del teschio sotto laCroce corrisponde all’interpretazione di Cristo come Adamo novello, che porta l’uman<strong>it</strong>à a nuovav<strong>it</strong>a, ma si collega anche alla credenza diffusa a partire dal medioevo, che la Croce fosse statapiantata proprio sopra la tomba del capostip<strong>it</strong>e del genere umano, a significare il riscatto del peccatooriginale. La cappella custodisce la statua del Cristo Morto, usata il venerdì santo per la Paral<strong>it</strong>urgiadella Crocifissione e portata in processione dopo la deposizione dalla croce.


Statua del Cristo Morto, usata il venerdì santo per la Paral<strong>it</strong>urgia della Crocifissione e portata inprocessione dopo la deposizione dalla croce, custod<strong>it</strong>a nella Cappella del Crocifisso.


Cappella della Madonna del Carmine nella crociera sinistraMadonna del Carmine dipinto del XVI sec. proveniente dalla Certosa di Serra San Bruno inCalabria.La cinquecentesca pala d’altare raffigura la visione della Vergine del Monte Carmelo tra San Brunoe Santa Caterina d’Alessandria. Alle spalle di San Bruno si nota il volto del diavolo tentatore,caratteristico della sua iconografia.


Altare della cappella della Madonna del Carmine in commesso marmoreo


Cappella laterale sinistra del S.S. SacramentoCappella di forma quadrangolare coperta da volta a vela, presenta su tre lati vani a fondo rettilineo,di cui il centrale, fungente da abside, contiene un altare in marmo, dietro il quale è visibile unsegmento circolare di abside, presumibilmente medioevale.La cappella custodisce il Santissimo Sacramento. Al centro dell’altare si ammira il grande crocifissoin legno, sulla cui somm<strong>it</strong>à si nota la colomba dello Spir<strong>it</strong>o Santo,in stucco. Vi è custod<strong>it</strong>a la statuadel Sacro Cuore di Gesù.


Statua lignea del Cristo alla colonnaPregevole Cristo alla colonna opera dell’artista napoletano Michele Trilocco del 1798,commissionato da Aloisio e V<strong>it</strong>o Fiorentine.


Statua lignea del Sacro Cuore di Gesù del 1700.


Reperto della villa romanaSIMBOLOGIA DELLE VETRATELa chiesa di <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong> è dedicata a Santa Maria Assunta e le vetrate raccolgono la massimaespressione di qualsiasi simbolo che unisca cielo e terra, uomo e Dio, presente e futuro, peccato esalvezza. La simbologia utilizzata è tratta dalle l<strong>it</strong>anie lauretane (dette anche l<strong>it</strong>anie della BeataVergine Maria) rappresentano una singolare «oratio fidelium», invocazione a cori alterni, checantano l'azione di Dio in Maria e nella <strong>Chiesa</strong>. La Beata Vergine Maria viene invocata con i t<strong>it</strong>oliche traggono origine sia da formule devozionali sia da figure bibliche tradizionalmente associate aMaria. Le l<strong>it</strong>anie hanno per definizione una natura ripet<strong>it</strong>iva, e in tali preghiere le formule «Pregaper noi» e «Abbi pietà di noi» sono ripetute frequentemente .


(San Giovanni Eudes)San Giovanni Eudes raccomandavadi rec<strong>it</strong>are questa preghieraper la conversione dei peccatori eal capezzale degli infermi.La Santissima Vergine gli promise checoloro i quali, devotamente, l'avessero rec<strong>it</strong>atain stato di grazia, sarebbero cresciutiin devozione ad ogni lode. Quantoai peccatori,anche i più incall<strong>it</strong>i, sarebbesalutare inc<strong>it</strong>arli a rec<strong>it</strong>are questa preghierao per lo meno accettare che altrilo facciano per loro.È un potentissimo mezzo di conversionee di santificazione.Ave Maria, Figlia di Dio Padre.Ave Maria, Madre di Dio Figlio.Ave Maria, Sposa dello Spir<strong>it</strong>o Santo.Ave Maria, tempio di tutta la Divin<strong>it</strong>à.Ave Maria, candido giglio della Trin<strong>it</strong>à, folgorantee sempre sereno.Ave Maria, rosa risplendente di celestialeamen<strong>it</strong>à.Ave Maria, Vergine delle Vergini, Verginefedele, dalla quale ha voluto nascere e del cuilatte ha voluto essere allattato il Re dei Cieli.Ave Maria, Regina dei Martiri, la cui animafu traf<strong>it</strong>ta dalla spada del dolore.Ave Maria, Signora del Mondo, a cui fu datoogni potere nel Cielo e sulla Terra.Ave Maria, Regina del mio cuore, Madre,v<strong>it</strong>a, dolcezza e speranza mia carissima.Ave Maria, Madre amabile.Ave Maria, Madre ammirevole.Ave Maria, Madre di misericordia.Ave Maria, piena di grazia, il Signore è conte; benedetta sei Tu tra le donne e benedetto èil frutto del tuo ventre, Gesù.E benedetto è il tuo Sposo, San Giuseppe.E benedetto è tuo Padre, San Gioacchino.E benedetta è tua Madre, Sant'Anna.E benedetto è San Giovanni, a cui fosti affidataai piedi della Croce.E benedetto è il tuo Angelo, San Gabriele.E benedetto è l'Eterno Padre che Ti ha scelto.E benedetto è tuo Figlio che Ti ha amato.E benedetto è lo Spir<strong>it</strong>o Santo che Ti ha sposato.E benedetti sono eternamente coloro che Tibenedicono e credono in Te.


Vetrate della navata laterale destraVetrata Maria Regina della pace.Come simbolo della pace interiore del cristiano che si trova in comunione con Dio . I cristianihanno adottato spesso la colomba che reca in bocca il ramoscello d’ulivo in analogia con la pacedella Nuova Alleanza promessa a Noè, da Dio, dopo il Diluvio Universale rappresentatodall’Arcobaleno. La corona indica Maria Madre di Dio, ma Maria diventa la donna portatrice dipace perché con il suo ‘sì’ al progetto salvifico di Dio accoglie in sé la sorgente di pace che è Gesù.Inoltre Maria intercede per gli uomini presso Dio e questo fa di Lei la Regina della Pace.


Vetrata Maria “ Turris” DavidicaLa simbologia di Maria “Turris”, si vuole indicare il particolare aspetto della inviolabil<strong>it</strong>à diMaria, che è la sua perpetua vergin<strong>it</strong>à, simboleggiata dalla prezios<strong>it</strong>à di una torre d'avorioLa C<strong>it</strong>tà di Davide, fortificata con solide torri - è scr<strong>it</strong>to nel 1 Libro dei Maccabei (1, 33.34) -,divenne una fortezza inespugnabile"; da qui l'immagine di "torre (della santa C<strong>it</strong>tà) di Davide"rifer<strong>it</strong>a alla Vergine. "Turris fort<strong>it</strong>udinis a facie inimici", "Torre salda davanti all'avversario" (Sal60, 4): di fronte agli assalti dei nemici della <strong>Chiesa</strong> di ogni razza e in ogni tempo.A partire dal decimo secolo, sono sorte e dedicate alla Vergine Madre numerose cattedrali con ilt<strong>it</strong>olo di Nostra Signora. Le due torri della cattedrale appaiate, massicce, elevate, metafore di castellie di fortezze stavano proprio lì a rivelare e a testimoniare il ruolo della <strong>Chiesa</strong> e di Maria. Per lo piùè a loro che venivano dedicate. Non avevano ancora a che fare con le campane. Una era la <strong>Chiesa</strong>,l’altra era Maria. Solo più tardi, il campanile ebbe voce e divenne il predicatore o il prelato cheistruiva i fedeli. Nel Medio Evo, vede venir meno il ruolo della bellezza fisica a favore di quellaspir<strong>it</strong>uale incentrata soprattutto sulla vergin<strong>it</strong>à, sulla protezione e sulla matern<strong>it</strong>à: la torre dellacattedrale! Se la chiesa è il luogo della nasc<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale, occorre la presenza di una madre. E allora,applicare a Maria la simbologia della torre, figura del santuario, equivale a vederla comecattedrale vivente nel suo comp<strong>it</strong>o materno e i Gigli sono il simbolo di Maria della sua purezza edolcezza con cui si accoglie il credente.


Vetrata Maria Stella MattutinaMaria è la "Stella splendida et matutina", "Stella radiosa del mattino" (Ap 22, 16), perché annunziail Sole di Giustizia. Anzi, lei è l'Aurora del giorno del Signore, perché ha dato al mondo CristoGesù. Rifer<strong>it</strong>a a Cristo, la stella significa divin<strong>it</strong>à e compimento della salvezza perché Gesù è la«stella del mattino», l'astro che sorge da oriente portando la speranza di un giorno nuovo (Ap 22,16;2 Pt 1,19).La stella a otto punte deriva dall’ottagono, quindi, ne ered<strong>it</strong>a tutti i sensi simbolici chederivano dal numero otto. Per la sua simmetria centrale è annoverabile tra la cospicua schiera dei"Simboli del Centro". Per tale motivo, essa riceve l’appellativo "polare", ad indicare l’idea del"polo", ossia del Centro del Mondo .Perciò la stella a otto punte o Stella Polare è un simbolomariano .La troviamo rappresentata più frequentemente sul suo capo, oppure sul manto, ed indicanola vergin<strong>it</strong>à prima, durante (questa stella è a volte non visibile, semi-nascosta dietro al bambinoGesù) e dopo il parto. Come la Stella Polare indica la via giusta, la Stella ad Otto punterappresenta la via dei giusti, la via del risveglio, secondo i più recenti m<strong>it</strong>i popolari. La stella aotto punte è la stella della redenzione o Rigenerazione e rappresenta il battesimo per questomotivo il fonte battesimale spesso ha una forma ottagonale in riferimento anche al fatto che Gesù èstato circonciso l’ottavo giorno,secondo la tradizione ebraica .I raggi di luce: simboleggiano legrazie, dalla <strong>Chiesa</strong> sono defin<strong>it</strong>i la Tesoriera di Dio .L’oceano da cui sorge il sole :Mària, cioèmari, Oceano, perché come tutti i fiumi si riversano nel mare, così tutti i rivoli di pianto degliuomini fluiscono verso Maria,e sono visti e presi in considerazione anche da Gesù.Quindi Mariacome mediatrice tra Dio e gli uomini. Il Sole è emblema di Cristo (crisma), con 12 Raggi, quantigli apostoli, Sol just<strong>it</strong>iae, sol invictus, Sole di Ver<strong>it</strong>à.


Vetrata Regina Concep<strong>it</strong>a senza macchia originaleL'immagine dell'Immacolata si cost<strong>it</strong>uisce su tre fondamentali concetti: la sua particolare elezione (o predestinazione), la sua pienezza di grazia (sant<strong>it</strong>à perfetta), la sua dimensione mil<strong>it</strong>ante come riparatrice del peccato delle origini (Nuova Eva).L'idea di predestinazione vuole evidenziare come Maria è stata da sempre nella mente di Dio,avvolta sin dal suo primo esistere dalla grazia del Padre,per essere la Madre del Figlio.L'idea di pienezza di grazia indica che Maria è stata preservata da ogni connivenza col male eperciò nata senza il peccato originale. L’idea che Maria è la Nuova Eva rappresenta l’elementoportante dell'iconografia dell'Immacolata. Il riferimento biblico della Nuova Eva è Genesi 3,15:Maria è la riparatrice del peccato, colei che recupera l'integr<strong>it</strong>à prim<strong>it</strong>iva.Nella vetrata è rappresentato un Giglio che è il simbolo della purezza, innocenza e vergin<strong>it</strong>àconnessi a Maria. Il Giglio è bianco come la veste dell’Immacolata ,il Giglio poggia sulla luna così come Maria ad indicare la sua sovran<strong>it</strong>à sulla storia e sul temporealtà caduche e mutevoli,Sul Giglio c’è una fiamma mossa dal vento che vuol significare l’obbedienza di Maria il suo “SI”allo Spir<strong>it</strong>o Santo. Se Eva con la sua disobbedienza ha conosciuto il peccato e la morte, Maria colsuo Fiat ha accolto la Grazia ed è stata preservata dalla corruzione.Il Giglio è circondato di luce rappresenta la Grazia di DioIl Giglio è circondato di stelle indicano Maria Regina del Cielo ma la stella si riferisce alla l<strong>it</strong>aniastella matutina ci sarà da leggervi un richiamo a Maria aurora della redenzione: in lei albeggia il esoctava, il nuovo giorno della ri-creazione dell’uman<strong>it</strong>à.


Vetrata Regina della famigliaIl Papa Giovanni Paolo II ha avuto una ispirazione meravigliosa dallo Spir<strong>it</strong>o Santo nell’inserirenelle L<strong>it</strong>anie Lauretane l’invocazione “Regina della famiglia” che ha collocato dopo “Regina delSanto Rosario” e prima di “Regina della pace”. Così ora le invocazioni delle L<strong>it</strong>anie sono 50, come50 sono le Ave Maria della corona del Rosario. La Madonna vuole aiutare ogni famiglia a realizzarei tre grandi beni che la renderanno felice, come afferma S. Agostino: il bene della fedeltà, il benedei figli, il bene del sacramento. Il simbolo della M di Maria indica Madre, i raggi di luce versoil basso ,rappresentano le Grazie che Dio elargisce attraverso la Sua mediazione. Le bracciaprotese con il cuore tra le mani è simbolo del servizio, del suo amore generoso per tutti gliuomini. Le fedi rappresentano l’amore sponsale di Maria con lo Spir<strong>it</strong>o Santo manifestata mediantel'incarnazione del Verbo, Ella è modello per tutti coloro che sono un<strong>it</strong>i in matrimonio o consacrati alfine dell’unione totale con Dio. Le rose, di colore rosa simbolo dell’amore per l’uman<strong>it</strong>à e la Rosabianca, regina dei fiori, emblema della Vergine, Regina dei Cieli, indica la salvazione, la purezza, ladevozione. La Rosa, consacrata a Maria, diventa nel personificarla "il Fiore tra i Fiori" e assume ilpiù importante tra i suoi significati nella simbologia medievale.


Vetrate del transetto in ricordo degli 850 anni della venuta della Madonna a <strong>Pos<strong>it</strong>ano</strong>


Vetrate navata laterale sinistraVetrata Regina delle Vergini.La matern<strong>it</strong>à divina di Maria, la sua perpetua vergin<strong>it</strong>à, la sua pienezza di grazia, la sua potenteintercessione presso Dio e la sua amabil<strong>it</strong>à sono le ragioni di un culto unico a lei dovuto. La Verginestessa aveva vaticinato questo suo destino di gloria: "Tutti mi diranno beata" (Lc 1, 48).Il giglio di colore bianco è il simbolo della purezza, innocenza e vergin<strong>it</strong>à della MadonnaTre gigli centrali rimandano alla Santissima Trin<strong>it</strong>à e anche alla Sacra Famiglia di Gesù, Maria eGiuseppe.La corona della Beata Vergine ha solo tre punte, a simboleggiare Maria Madre di Dio.I sette gigli indicano anche i Sette Dolori di Maria Santissima.Papa Benedetto XIII, con decreto del 22 agosto 1727, inserì questa festiv<strong>it</strong>à nel calendario della<strong>Chiesa</strong> universale, sotto il nome di Festa dei sette Dolori della Beata Vergine Maria. In tal giornodunque la <strong>Chiesa</strong> vuole onorare Maria addolorata ai piedi della Croce. Fino all'epoca in cui il Papanon estese all'intera cristian<strong>it</strong>à la Festa, col t<strong>it</strong>olo suindicato, essa veniva designata con differentinomi: La Madonna della Pietà, La Madonna Addolorata, La Madonna dello Spasimo; in unaparola, questa festa era già sent<strong>it</strong>a dalla pietà del popolo, prima che fosse consacrata dalla <strong>Chiesa</strong>.


Vetrata Regina del Santo RosarioQuella della Madonna del Rosario è una delle tradizionali raffigurazioni nelle quali la <strong>Chiesa</strong>cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosariotra le mani. Il nome ROSARIO indica la "corona di rose", con riferimento al fiore "mariano" pereccellenza, simbolo della stessa "Ave Maria”. La parola "rosario" deriva da un'usanza medioevaleche consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolodelle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana digrani (la corona) per guidare la med<strong>it</strong>azione. Nel XIII secolo, i monaci cistercensi elaborarono, apartire da questa collana, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano aduna corona di rose mistiche offerte alla Vergine. Questa devozione fu resa popolare da SanDomenico, il quale, secondo la tradizione, ricevette nel 1214 il primo rosario dalla Vergine Maria,nella prima di una serie di apparizioni, come un mezzo per la conversione dei non credenti e deipeccatori. Prima di San Domenico, era pratica comune la rec<strong>it</strong>a dei "Rosari di Padre Nostro", cherichiedevano la rec<strong>it</strong>a del Padre Nostro secondo il numero di grani di una collana. Nel 1571, annodella Battaglia di Lepanto, Papa Pio V chiese alla cristian<strong>it</strong>à di pregare con il rosario per chiedere laliberazione dalla minaccia turco-ottomana. La v<strong>it</strong>toria della flotta cristiana, avvenuta il 7 ottobre,venne attribu<strong>it</strong>a all'intercessione della Vergine Maria, invocata con il rosario. In segu<strong>it</strong>o a ciò ilpapa introdusse nel Calendario l<strong>it</strong>urgico la festa della Madonna del Rosario per quello stessogiorno. La "Madonna del Santo Rosario" è venerata nel "Pontificio santuario di Pompei".Le lettere A e M si riferiscono alle "Ave Maria" rec<strong>it</strong>ate in famiglia


Vetrata Madre degli AngeliNelle l<strong>it</strong>anie Lauretane che si rec<strong>it</strong>ano alla fine del S. Rosario, la Madonna viene salutata conl'appellativo di "Regina degli Angeli". Maria, proprio perché profondamente inser<strong>it</strong>a nel misterotrin<strong>it</strong>ario del Verbo, si eleva al di sopra di tutte le creature non solo terrestri, dai profeti agliApostoli, dalle vergini ai martiri, ma delle stesse creature angeliche. Il fondamento teologico delladivina matern<strong>it</strong>à di Maria si applica anche alla questione specifica di Maria come Regina degliangeli, perché in forza di quella matern<strong>it</strong>à essa divenne nello stesso momento madre fisica di Gesùe Madre spir<strong>it</strong>uale di tutto il corpo mistico del Cristo. Giustamente, nella L<strong>it</strong>urgia delle Ore dellafesta <strong>dell'Assunta</strong>, la <strong>Chiesa</strong> celebra Maria con le parole: "La Santa Madre di Dio è stata esaltataal di sopra dei Cori degli Angeli, nei regni celesti" (cfr. Responsorio Ad Laudes).


Vetrata Regina dei MartiriMaria è Regina dei Martiri anz<strong>it</strong>utto perché intimamente associata alla Passione redentrice delFiglio suo Gesù: è corredentrice del genere umano. È il mistero di dolore che i Mariologi chiamanodella Com-passio Matris, le sofferenze della Vergine Addolorata, pat<strong>it</strong>e con Gesù per la salvezzadel mondo. Del resto, così si doveva per lei realizzare la profezia di Simeone: "Il dolore ti colpiràcome colpisce una spada" (Lc 2, 35). La spada del dolore che tanto ha fatto sanguinare il cuoredella Vergine Madre ai piedi della Croce e quando, deposto Gesù dalla Croce, lo accolse nelle suebraccia. Dunque Regina dei Martiri perché più di ogni altro martire ha sofferto e soffre, conGesù,fino alla fine del mondo. L'antica simbologia della palma del martirio risulta essere unodegli attributi peculiari che identificano un martire. Il suo significato è quello della v<strong>it</strong>toria,dell'ascesa, della rinasc<strong>it</strong>a e dell'immortal<strong>it</strong>à. Tale raffigurazione era già in uso nell’erapaleocristiana per identificare qualsiasi persona che per causa della fede aveva dato la morte perCristo. La stretta connessione che elegge questo vegetale come distintivo dei martiri è trattodirettamente dalle Sacre Scr<strong>it</strong>ture; infatti, nel libro dei Salmi si legge: “come la palma fiorirà cosìfiorirà il giusto”. Inoltre, botanicamente parlando, la palma ha facoltà di rifiorire dal suo arbustomorto, quindi, ha come significato la rinasc<strong>it</strong>a dalla morte; perciò sinonimo di resurrezione.Nellavetrata il martirio della Madonna sotto la croce è rappresentato dalla corona della terra che èadornata da un serto di primule, il fiore della primavera per eccellenza, che indicano il destarsidella natura (Resurrezione), dell’offerta d’amore alla Madre del Cielo..


Vetrata Regina dei ProfetiMaria Regina dei Profeti con i suoi inv<strong>it</strong>i e consigli ci richiama costantemente all’applicazionedella Parola del Signore per ottenere la guarigione dell’anima e del corpo e per ottenere la salvezzaeterna. Dio utilizza la Madonna nel ruolo di profeta, di strumento eletto dello Spir<strong>it</strong>o Santo, perrichiamare l’uman<strong>it</strong>à dall’eresia e dal peccato. Infin<strong>it</strong>amente meglio di qualunque madre terrena cirammenta, con i suoi consigli, l’importanza prior<strong>it</strong>aria della Parola di Dio . Possiamo ben affermareche la Madonna è da secoli la profetessa inviata da Gesù per soccorrere l’uman<strong>it</strong>à preda del peccatoe sempre più orientata all’autodistruzione. Maria, del resto, ebbe nel grado più alto il dono dellaprofezia, avendo avuto la più alta conoscenza del mistero della Redenzione; e nel Magnificatpredisse l'universale e defin<strong>it</strong>ivo trionfo del Verbo in Lei incarnato: profetizzò la storia delle etàcristiane e la sua stessa glorificazione presso 'tutte le generazioni' (cfr. Lc 1, 48).La “pergamena dispiegata”, cioè aperta è il libro dell’Apocalisse. Dio nell’Apocalisse assiso sultrono tiene nella mano destra “un libro a forma di rotolo, scr<strong>it</strong>to sul lato interno e su quello esterno,sigillato con sette sigilli” (Ap 5,1). Solo Gesù può aprire questo libro, cioè spiegarlo (Ap.5,2-5).”La tromba ,il suono della tromba rappresenta il Giudizio di Dio alla fine dei tempiLa corona , Maria Regina dei profeti e Madre di Dio.

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