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cinema in tvVIETNAM, TEATRO DI UNA GUERRA FEROCE“Apocalypse now”domenica 14 luglioalle 23.25”DALLA Cina con furore”lunedì 15 luglioalle 21.10“Kill Bill vol.1”martedì 16 luglioalle 23.05“Apocalypto”mercoledì 17 luglioalle 23.20Il Tv Radiocorriere ha scelto quattro appuntamenti da perdere, tutti su Rai4, che in questi giorni festeggia i suoiprimi cinque anni di programmazione. Si comincia con "Apocalypse now", uno dei capolavori di Francis FordCoppola, con un Marlon Brando ai suoi massimi livelli. "Dalla Cina con furore" segna l'esordio di Bruce Lee,che nel giro di pochi anni divenne un divo internazionale, mentre al centro di "Kill Bill vol.1", uno dei capolavoridi Tarantino, c'è la vendetta attraverso una lunga serie di duelli spietati. In "Apocalypto" Mel Gibson raccontal'epopea di una tribù di indios distrutta dalla violenza dei Mayadi Mauro ScaramuzzoAnno 1979Regia:Francis Ford Coppola.Anno 1972Regia:Lo WeiAnno 2003Regia:Quentin TarantinoAnno 2006Regia:Mel Gibson"Apocalypse now" è uno dei capolavori dellacinematografia mondiale diretto da Francis Ford Coppolae interpretato da Martin Sheen, Robert Duvall, FredericForrest, Sam Bottoms e da uno straordinario MarlonBrando. A Saigon, il capitano Willard dei servizi specialiriceve l'ordine di risalire un fiume della Cambogia,raggiungere il colonnello Kurtz, che sta combattendouna sua feroce guerra personale ed eliminarlo. Ispiratoa "Cuore di tenebra" (1902) di Joseph Conrad,sceneggiato da J. Milius e splendidamente fotografatoda V. Storaro, è il più visionario e sovreccitato filmsul Vietnam, trasformato in mito. Delirante, eccessivo,diseguale, ricco di sequenze straordinarie, assaidiscusso e talvolta estetizzante nel suo ostentatobrio stilistico e nella sua spropositata ambizionedi grandiosa complessità. È una riflessione amara,forse disperata, sull'imperialismo USA, erede delcolonialismo europeo, sulla follia omicida della civiltàoccidentale, sulle distorsioni dell'umanità. Palma d'oroa Cannes, ex aequo con "Il tamburo di latta”". DueOscar a Vittorio Storaro per la fotografia e a WalterMurch per il suono.Con "Dalla Cina con furore" il leggendario Bruce Lee,sconosciuto nel 1971, divenne nel giro di pochissimianni un divo internazionale. Il titolo originale, tradottoletteralmente, significa "l'onore di Jing Wu". Shanghai,1910. Il maestro Ho Yun Chia, fondatore della scuola JingWu di kung fu, viene assassinato. La sua scuola di artimarziali è in balia delle prepotenze della vicina scuolagiapponese di karate. Chen Zhen vuole vendicare la mortedel suo maestro. L'episodio che scatena la rabbia delgiovane è un cartello portato dai giapponesi al funeraledel maestro e indirizzato alla Jing Wu: "Marionettedell'Asia". Il giovane è un moderno eroe cavallerescoche difende il suo onore e le tradizioni della sua terra,in questo caso rappresentate dai valori incanalati dallapratica del kung fu. Bruce Lee, protagonista di quasitutte le sequenze di combattimento, dimostra in questofilm e in tutti quelli che seguiranno, una straordinariadedizione e un encomiabile zelo nella sua ricerca sullearti marziali. Ma il successo della pellicola fu dovutoanche alla semplicità con cui la trama si rivalevasull'invasore straniero, giapponese o occidentale,rinsaldando l'orgoglio nazionale cinese.In "Kill Bill vol.1" Uma Thurman subisce una terribileimboscata durante la sua cerimonia di nozze nellaquale tutti gli invitati, suo marito e il figlio cheaveva in grembo vengono brutalmente assassinati.Dopo essersi svegliata da un coma lungo quattroanni, la donna vuole vendicarsi dei responsabili diquesto massacro, un gruppo selezionato di spietatikiller professionisti, guidato dal terribile Bill (DavidCarradine). La vendetta è l'unico motivo scatenanteche spinge e dà forza alla donna di andare avanti,dopo esser quasi tornata dall'aldilà, fino a quandoil sangue di tutti i suoi avversari non sarà versato.Tarantino, firma un capolavoro filmico in equlibriocostante tra il sincero e devoto omaggio el'occhiata irreverente al cinema che fu. Narrazionein flashback a capitoli conclusi, tra passato epresente, con un un unico filo conduttore: il temadel duello spietato, violento e nobilitato nel suocerimoniale di vendetta dalla spada, protagonistaper eccellenza di combattimenti esplosivi la cuiviolenza si innalza ad un piano sublime e surreale,semplicemente fantastico."Apocalypto" è uno straordinario affresco diretto einterpretato da Mel Gibson, che ci conduce nella fasefinale e più turbolenta della grande civiltà Maya. Alcentro del racconto una tribù di Indios che viveall'interno della foresta e nella quale, tramandandodi padre in figlio le conoscenze, i suoi componentivivono in equilibrio con la natura e gli animalicircostanti. I suoi uomini sono cacciatori all'internodi un ecosistema nel quale è garantito il rispettodella natura, seppure in forma inconsapevolmenteistintiva e dove è inscindibile perciò il legamecon l'habitat. La brutale aggressione al villaggioda parte di una banda di mercenari incaricati daisacerdoti Maya di reperire vittime sacrificali dadonare al dio Kukucan per placare la sua rabbiae porre fine a una lunga siccità e all'epidmia dipeste che ha colpito la popolazione interompe persempre questa idilliaca armonia. Il risultato dellaspedizione, oltre a provocare tanti morti e violenzeinaudite anche su donne e bambini, è la catturadi un gruppo di prigionieri da vendere al mercatodegli schiavi.36 www.ufficiostampa.rai.itTV RADIOCORRIERE37