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Scarica la Rivista in pdf - Associazione Quarto Oggiaro Vivibile

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3L’attimo fuggente, ma noi siamo qui.EDITORIALE150 anni dell’Unità di’Italia. Festeggiamenti, orgoglio ritrovato e diffuso più di quanquantoci si potesse aspettare. Il Tricolore esposto su f<strong>in</strong>estre e balconi (e tuttora <strong>in</strong>molti casi bene <strong>in</strong> vista) senza bisogno di un successo sportivo nazional-popo<strong>la</strong>re.Troppo bello ! Comunque irripetibile, ma noi c’eravamo !“Voi siete qui” impersonale frasetta che si trova scritta abitualmente sulle mappe affissenei luoghi chiusi frequentati da molte persone. La troviamo accanto ad un grosso puntorosso e serve per <strong>in</strong>dicare a chi <strong>la</strong> legge dove si trova <strong>in</strong> quel preciso momento. Certamente,ma anche per <strong>in</strong>dicargli l’uscita di sicurezza più vic<strong>in</strong>a, dove sono le scale, gli ascensori,gli est<strong>in</strong>tori, i punti di raccolta delle persone. Tutte <strong>in</strong>formazioni utili per le emergenze,qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> caso di pericolo.Bene. Ora noi “siamo qui” <strong>in</strong>vischiati <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervento umanitario di una ―volonterosa coalizione‖ia base di aerei da combattimento, missili, portaerei, sommergibili; con contorno divittime, che, se sono civili, vengono considerate ―danni col<strong>la</strong>terali ―.Ma poco prima c’erano state le rivolte <strong>in</strong> molte nazioni nordafricane con conseguenti nuovemigrazioni dirette al di <strong>la</strong> del mare.Ma non è successo solo questo: tra le rivolte popo<strong>la</strong>ri e <strong>la</strong> guerra ― umanitaria‖ ci sonostati , un po’ più lontano, ma vic<strong>in</strong>o <strong>in</strong> questo mondo globalizzato, anche un terremoto disastrosoed un conseguente tsunami (onda mar<strong>in</strong>a anoma<strong>la</strong>) che, oltre a portare morte e distruzioneper molti, hanno aperto una porta oscura sul futuro di una nazione e sul<strong>la</strong> qualitàdel<strong>la</strong> vita di qualche milione di persone li accanto, ma non solo per loro.Qu<strong>in</strong>di ora mi chiedo: dove sono per noi le ―uscite di sicurezza‖ e le <strong>in</strong>formazioni utili ?!Come faremo, non solo ad uscire ma anche a limitare le conseguenze di un mix di eventidi tale portata, diciamo <strong>in</strong> parte ―naturali‖ ma per il resto frutto di <strong>in</strong>coscienza umana ?! ―E cerco di rispondermi da solo perché credo sia difficile avere risposte rassicuranti da chiavrebbe l’obbligo di farlo.Ripeto, dove sono e quali sono le uscite? Dovremo, credo, cercarle da noi, <strong>in</strong>sieme, cont<strong>in</strong>uandoa fare nel nostro piccolo tutto quello che potrà aiutare noi e gli altri a cont<strong>in</strong>uare avivere una vita degna di essere vissuta: dignitosa e rispettosa ancora di più dei diritti di tutti;più povera di beni superflui o <strong>in</strong>utili, ma ricca di solidarietà. Insomma, cont<strong>in</strong>uare a farequello che molti fanno da tempo, ma consci del fatto che per il prossimo futuro, che è giàqui oggi, <strong>la</strong> nostra‖impresa‖ sarà sempre più difficile: come peda<strong>la</strong>re <strong>in</strong> salita verso un traguardosempre più lontano.Qu<strong>in</strong>di: “forte il cuore e il braccio‖ e, come sempre: rimboccarsi le maniche ed al <strong>la</strong>voro!Ma se possibile, per favore, facciamolo una volta per tutte INSIEME !!Un caloroso auguri a tutti di una buona Santa Pasquae di una serena, positiva e attiva Primavera !!!!Bruno Rimoldi

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