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19INTERVENTIIL RISORGIMENTO ITALIANO - di Gianni Patrico<strong>la</strong> - [ seconda parte ]CARATTERI DEL RISORGIMENTO ITALIANODesidero riportare a complemento del presente scritto le parole del nostro <strong>in</strong>no nazionale.Fratelli d'Italia / l'Italia s'è desta / Dell'elmo di Scipio / S'è c<strong>in</strong>ta <strong>la</strong> testa / Dov'è <strong>la</strong> vittoria? / leporga <strong>la</strong> chioma) / Che schiava di Roma / Iddio <strong>la</strong> creò. Str<strong>in</strong>giamoci a coorte / Siam pronti al<strong>la</strong> morte,/ Siam pronti al<strong>la</strong> morte / Italia chiamò. Noi siamo da secoli / Calpesti e derisi, / Perché non siampopolo, / Perché siam divisi. / Raccolgaci un’unica bandiera, / Una speme, / Di fonderci <strong>in</strong>sieme / Giàl'ora suonò. Str<strong>in</strong>giamoci a coorte. Uniamoci, uniamoci / l'unione e l'amore / Rive<strong>la</strong>no ai popoli / levie del Signore / Giuriamo far libero / II suolo natio / Uniti per Dio / Chi v<strong>in</strong>cer ci può? Str<strong>in</strong>giamoci acoorte... Dall'Alpe o Sicilia / Dovunque é Legnano / Ogn'uomo di Ferruccio / Ha il cuore e <strong>la</strong> mano,/I bimbi d'Italia / Si chiaman Balli<strong>la</strong> / II suon d'ogni squil<strong>la</strong> / I Vespri suonò. Str<strong>in</strong>giamoci acoorte... Son giunchi, che piegano, / le spade vendute. / Già l'aqui<strong>la</strong> d'Austria / le penne ha perdute/ II sangue d'Italia / II sangue po<strong>la</strong>cco / Beve col cosacco / Ma il tor lo bruciò.Alcuni vogliono negare l‘unità d‘Italia ritenendo il nostro Stato nato privo di un forte radicamentonel<strong>la</strong> coscienza degli italiani. Ossia: lo Stato, secondo quelli, si resse su fragili basi nazionali.I significati di nazione e di stato, sono fondamentali per comprendere i limiti del<strong>la</strong> storiad‘Italia.NAZIONE <strong>in</strong>dica soprattutto una comunità di persone che condivide un territorio e un patrimonioculturale, storico, economico e l<strong>in</strong>guistico.STATO <strong>in</strong>dica un’organizzazione politica e giuridica di una collettività su un dato territorio.Esiste un‘identità culturale dell‘Italia che ha orig<strong>in</strong>i antiche, a <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciare dal<strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong>nostra l<strong>in</strong>gua italiana che ha avuto un impulso <strong>in</strong> Sicilia al<strong>la</strong> corte di Federico II di Svevia, peressere poi completata dal ―Sommo Poeta‖ Dante Alighieri. È certo che l‘unificazione del<strong>la</strong> l<strong>in</strong>gua,che prese l‘avvio da tanti dialetti che si formarono dopo <strong>la</strong> decadenza dell‘impero romano,stentò a diffondersi <strong>in</strong> Italia e poté essere conclusa veramente con <strong>la</strong> nascita e lo sviluppo del<strong>la</strong>radio, del c<strong>in</strong>ema sonoro e soprattutto del<strong>la</strong> televisione. Quell‘identità attraversa poi tutto il r<strong>in</strong>ascimento,con le meravigliose opere d‘arte dei grandi architetti, pittori e scultori che fecerogrande <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italiana. L‘Italia è <strong>in</strong>oltre ben def<strong>in</strong>ita geograficamente dalle Alpi alle Madoniesiciliane. L‘Italia è terra di uom<strong>in</strong>i di scienza e letterati che grande eco hanno avuto nelMondo <strong>in</strong>tero! Anche storicamente possiamo <strong>in</strong>travvedere azioni unitarie <strong>in</strong> diversi momentidel<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italica. Leggendo i versi del testo del nostro <strong>in</strong>no nazionale, scritti dalgiovane patriota Goffredo Mameli, questi, nei primi versi, allude a Scipione (detto l‘africano)che nel 202 a.C. sconfiggendo i cartag<strong>in</strong>esi a Zama (<strong>in</strong> Africa) pone f<strong>in</strong>e al<strong>la</strong> seconda guerra punica,unificando <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italica. Un momento decisivo nell‘unificazione istituzionale e politicadell‘Italia fu poi costituito dal<strong>la</strong> riforma amm<strong>in</strong>istrativa <strong>in</strong>trodotta da Augusto nel 27 a.C.,con cui <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> fu suddivisa <strong>in</strong> undici regioni. E le strade costruite dai romani segnarono itracciati del<strong>la</strong> viabilità che sarebbero stati percorsi nei secoli successivi. Sappiamo, però che cadutol‘impero romano, l‘Italia si smembrò <strong>in</strong> tanti piccoli stati e fu dom<strong>in</strong>ata da stranieri e dasignorie. Scrive ancora Mameli: ―Dall’Alpe al<strong>la</strong> Sicilia dovunque è Legnano…”. Il patriota daquesta strofa ripercorre sei secoli del dom<strong>in</strong>io straniero nel<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> italica: alludendo con Legnano,al<strong>la</strong> battaglia del maggio del 1176 <strong>in</strong> cui Alberto da Giussano sconfisse il Barbarossa.Altra <strong>in</strong>surrezione popo<strong>la</strong>re fu quel<strong>la</strong> dei ―Vespri siciliani‖, sommossa antifrancese scoppiata aPalermo all'ora del vespro del lunedì di Pasqua 31 marzo 1282; <strong>la</strong> rivolta di<strong>la</strong>gò presto su tuttal'iso<strong>la</strong> e si concluse con <strong>la</strong> cacciata degli Angio<strong>in</strong>i nel mese seguente. E ancora Mameli ci ricordaFrancesco Ferrucci che difese strenuamente <strong>la</strong> Repubblica di Firenze assediata dall‘esercitoimperiale di Carlo V nel 1530. In un altro verso il poeta ci ricorda Balil<strong>la</strong> (soprannome di GiambattistaPerasso) il ragazzo genovese che con il <strong>la</strong>ncio di una pietra diede l‘<strong>in</strong>izio al<strong>la</strong> rivolta popo<strong>la</strong>redi Genova contro l‘austro piemontesi del dicembre del 1746.

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