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Progetto AcCADemia nella Villa Adriana di Tivoli. Le gallerie ...

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Marina De Franceschini - Anna Maria Marras ● <strong>Progetto</strong> <strong>AcCADemia</strong> <strong>nella</strong> <strong>Villa</strong> <strong>Adriana</strong> <strong>di</strong> <strong>Tivoli</strong>. <strong>Le</strong> <strong>gallerie</strong> sotterranee <strong>di</strong> servizio: confronto e verifica dellepiante antiche e moderne me<strong>di</strong>ante indagini geoelettricheFig. 18. Il tracciato della parte accessibile delCriptoportico delle Sostruzioni dell’AccademiaA e dei cunicoli ad esso collegati B <strong>nella</strong> pianta<strong>di</strong>segnata in base al nostro rilievo. Nei riquadrisi vedono e si possono confrontare i <strong>di</strong>fferentitracciati dei cunicoli proposti nelle piante <strong>di</strong> Piranesi, Rakob e della Salza Prina Ricotti (vd.figg. 14-15-16).Fig. 19. Confronto fra piante antiche e moderne. Il tracciato delle <strong>gallerie</strong> C (in rosso) <strong>nella</strong>pianta <strong>di</strong> Piranesi e nel suo <strong>di</strong>segno preparatorio <strong>di</strong> Napoli, con la galleria obliqua (in<strong>di</strong>catadall’asterisco) che <strong>nella</strong> pianta definitiva non compare. Nelle due piante della Salza PrinaRicotti, il tracciato a V (in rosso) è completamente <strong>di</strong>verso da Piranesi, e vengono propostidue percorsi <strong>di</strong>versi per le <strong>gallerie</strong> B (in giallo). (vd. figg. 14-15-16-17).Non essendo possibile effettuareuno scavo per liberare le <strong>gallerie</strong> sotterraneedai detriti e verificare qualedelle varie piante fosse più precisa, abbiamodeciso <strong>di</strong> ricorrere alla geofisicaper ricostruire con meto<strong>di</strong> non invasivie non <strong>di</strong>struttivi il percorso delle <strong>gallerie</strong>interrate.Pianificando la ricognizione e valutandole tecnologie <strong>di</strong>sponibili, abbiamodovuto scartare il magnetometroperché l‟area è piena <strong>di</strong> rottami <strong>di</strong> ferro,chio<strong>di</strong> e filo spinato, che falsano la rispostadello strumento. Abbiamo quin<strong>di</strong>deciso <strong>di</strong> sperimentare il georesistivimetro,effettuando le prime misurazioniin corrispondenza della parte visibilee accessibile delle <strong>gallerie</strong>, per verificarnela risposta e la resa sullo strumento.Successivamente abbiamo effettuatodegli sten<strong>di</strong>menti e delle misurazioniin tutto il portico centrale dell‟Accademiaper ricostruire il tracciatodelle parti interrate delle <strong>gallerie</strong>.La ricognizione geolettricaM.D.F.Nel periodo compreso tra il 15ottobre 2007 e il 20 ottobre 2007 46 learcheologhe Anna Maria Marras e MartaBottacchi hanno realizzato 17 indaginigeoelettriche, utilizzando un georesistivimetroTerrameter SAS 1000(Abem Instrument) 47 . Sono state raccolte18.820 misure <strong>di</strong> resistività apparente,da cui, attraverso un processo<strong>di</strong> inversione, è stato possibile ottenere17 sezioni <strong>di</strong> resistività e 12 piante<strong>di</strong> resistività, utilizzando il software Res2DInv e Res3Dinv.Il periodo <strong>di</strong> tempo limitato a <strong>di</strong>sposizione per le ricerche ha logicamente avuto un peso determinante <strong>nella</strong>scelta del posizionamento e del numero degli sten<strong>di</strong>menti. La lunghezza degli sten<strong>di</strong>menti variava da 37,81 a 31,5m., con intercato<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> 0,50-0,60 m. Generalmente si è preferito un array Schlumberger, che risulta essere un accettabilecompromesso tra una buona risoluzione spaziale sia laterale che verticale.Per prima cosa è stato necessario tarare lo strumento in base al contesto geologico, il banco tufaceo naturale.Nella tabella (fig. 22) sono rappresentati i <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> saturazione del tufo che occupano la scala <strong>di</strong> colore che va46 Il rilievo è stato oggetto della Tesi <strong>di</strong> Anna Maria Maras per il Master universitario <strong>di</strong> II livello in Geotecniche per l'Archeologia:MARRAS 2008.47 Il Centro <strong>di</strong> GeoTecnologie dell‟Università <strong>di</strong> Siena molto cortesemente ha messo ha <strong>di</strong>sposizione la strumentazione, sotto la<strong>di</strong>rezione del Dr. Fabio Mantovani e della dott.ssa Marta Bottacchi.10www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2009-155.pdf

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